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Dalle monorigini al progetto ristorazione Caffè Cagliari promuove qualità e cultura

di Marco Di Giovanni
 
09 febbraio 2018 | 13:01

Dalle monorigini al progetto ristorazione Caffè Cagliari promuove qualità e cultura

di Marco Di Giovanni
09 febbraio 2018 | 13:01
 

Caffè Cagliari festeggerà l'anno prossimo i suoi 110 anni di attività, a cominciare da quando il bisnonno dell'attuale titolare dell'azienda, Alessandra Cagliari, andò in Brasile per fare esperienza nelle piantagioni.

Ad oggi le lezioni apprese dal bisnonno si sono trasformate in esperienze tramandate di generazione in generazione, legate tra loro e nel tempo dal fil rouge della buona e sana cultura del caffè.

Una cultura del caffè che, come ricorda Alessandra Cagliari, rivive, tra gli altri, nell'apertura di «un museo dove abbiamo raccolto una collezione in continua espansione delle macchine del caffè dai primi del Novecento, gli anni della nostra fondazione, fino ai giorni nostri».

(Dalle monorigini al progetto ristorazione Caffè Cagliari promuove qualità e cultura)

Ma la storia del caffè non si fa soltanto ricordando il passato, ma proponendo nuovi prodotti di alta qualità. Ed è in quest'ottica che si collocano le monorigini della linea Caffè Gourmet di Caffè Cagliari: «Da alcuni anni c'è molto interesse per queste monorigini, caffè provenienti da un singolo Paese, che ha delle caratteristiche aromatiche particolari». Si distinguono infatti dalle più usuali miscele a cui noi italiani siamo abituati, risultato di caffè di origini diverse tra loro per ottenere un bouquet aromatico più completo. La monorigine invece «ci permette di scoprire quali sono le caratteristiche aromatiche del caffè di quel singolo Paese. Da ogni singola monorigine è possibile evincere caratteri molto interessanti, dall'acidità al floreale fino al pan tostato; se degustate durante la giornata, con un po' d'attenzione, come si fa col vino», possono rivelarsi delle belle sorprese.

(Dalle monorigini al progetto ristorazione Caffè Cagliari promuove qualità e cultura)

Sorprese perché «aprono un mondo fatto di curiosità», come spiega Alessandra: sempre di più il consumatore si approccia al caffè come è abituato già a fare con il vino, desidera «crearsi una cultura» anche intorno alla tazzina. E Caffè Cagliari dà questa possibilità ai suoi clienti offrendo quattro diverse monorigini:
  • Kenya: spiccata acidità tipica delle colline del Paese
  • Brasile: caffè 100% Arabica, squilibrato e dall'aroma delicato, un'armonia costruita su note dolci, delicatamente intense con sentori di cioccolato. «L'aroma è quello di pantostato, più vicino alle miscele italiane»
  • Costa Rica: caffè 100% Arabica, che cresce sulle incontaminate montagne vulcaniche della Costa Rica, gusto intenso e vellutato con un tipico retrogusto floreale. «Da assaggiare, le sue caratteristiche sono davvero apprezzabili»
  • India: un 100% Robusta Kaapi Royal, cresce all'ombra di una vegetazione ricca di agrumi e spezie; intenso ed aromatico, dona note di pan tostato e legno speziato a cui si accompagna un retrogusto deciso con sentore finale di liquirizia. «Contrariamente a quello che si pensa sull'amarezza dei Robusta, che dà corpo e che bevuto da solo potrebbe risultare sgradevole, questo è moltopiacevole e particolare».

(Dalle monorigini al progetto ristorazione Caffè Cagliari promuove qualità e cultura)

Protagonista alla 42ª edizione di Expo Riva Hotel, accanto alle monorigini di Caffè Gourmet, il progetto Caffè Cagliari 10+, vale a dire «Dieci e più buoni motivi per bere Caffè Cagliari, un progetto dedicato alla ristorazione». Un tema molto trattato ultimamente: il caffè nella ristorazione tende ad essere svalorizzato, sia perché «il ristorante può non essere formato nell'ambito della caffetteria», sia perché «il ristorante è molto grande, e sono molte le persone ad avvicinarsi alla macchina del caffè senza aver la giusta formazione». Le ragioni possono essere diverse, ma non bisogna dimenticare che il caffè «è l'ultima cosa che rimane in bocca, e rischia quindi di annullare un'esperienza positiva nel ristorante».

(Dalle monorigini al progetto ristorazione Caffè Cagliari promuove qualità e cultura)

«Questo progetto è proprio rivolto a quei ristoratori che vogliono servire l'eccellenza non solo nel piatto ma anche nella tazzina» e consiste in «capsule di altissimo livello, da 8 g, con la nostra miscela top di gamma che noi abbiamo per l'Horeca, con la quale è possibile ottenere, grazie a delle macchine professionali, un risultato simile a quello ottenuto dalle macchine professionali in grani, quindi un prodotto in tazza eccellente, semplificando la vita al ristoratore». Senza sprechi, senza problemi di macinatura, senza problemi di regolazione della macchina.

Caffè Cagliari, approfondendo questo progetto, offre al ristoratore, oltre alla propria miscela top gamma, anche le monorigini, da servire nello stesso modo. Il ristoratore potrà quindi «servire al cliente, insieme alla carta dei dessert, un menu ad hoc, dal quale il consumatore può scegliere, a seconda delle caratteristiche, la monorigine che preferisce, con una tazza particolare e la carta descrittiva di quel caffè, che può restargli anche per ricordo».

Per informazioni: www.caffecagliari.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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