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Farsons Brewery, con la Cisk in bottiglia la birra è più vicina al consumatore

Il birrificio maltese ha investito nell'export e nel suo marchio Cisk, lanciandolo nel settore Horeca, in bottiglie da 33 e presto da 66 cl, con l'obiettivo di far conoscere la sua qualità ai consumatori

 
22 settembre 2016 | 16:07

Farsons Brewery, con la Cisk in bottiglia la birra è più vicina al consumatore

Il birrificio maltese ha investito nell'export e nel suo marchio Cisk, lanciandolo nel settore Horeca, in bottiglie da 33 e presto da 66 cl, con l'obiettivo di far conoscere la sua qualità ai consumatori

22 settembre 2016 | 16:07
 

Investimento per ora pienamente riuscito e operativo, ma non ancora terminato nella sua totalità, per il birrificio Farsons. Nato a Malta nel lontano 1928, opera da tempo con marchi come Cisk e Farsons, offrendo una gamma di birre completa, a 360° sul mercato dell'isola e soprattutto, internazionale. L'ultimo passo è destinato a fare compiere un nuovo salto di qualità ad una delle aziende simbolo di innovazione e imprenditoria a Malta: la qualità del prodotto verrà portata a contatto diretto del consumatore attraverso il packaging. Nelle vendite all'estero si passerà dai fusti, oggi prevalentemente commercializzati, alle bottiglie. Anche in nuovi formati che vanno oltre la classica 33 cl. Su questa scelta strategica, oltre che su alcune tipologie di birre di qualità, punta il birrificio maltese per avere sempre più spazio sui mercati dell'Horeca in tutto il mondo, a partire da quello italiano (principale area di riferimento), dove pure si confronta con colossi a livello mondiale.



Con quasi un secolo di storia, il birrificio conserva oggi una grande reputazione, per qualità, eccellenza, e soprattutto per essere riuscito, nonostante operi in un'area ristretta com'è Malta, a competere con i grandi colossi in una sfida internazionale. «Abbiamo avuto dei leader capaci di vedere lontano - ha raccontato Michael Farrugia (nella prima foto in basso), chief business development officer di Farsons, e terza generazione di una famiglia che ha fatto la storia imprenditoriale dell'isola, un po' come gli Agnelli o i Pirelli in Italia - con una direzione chiara in mente e spirito intraprendente». Parole che Michael esprime con grande rispetto per il nonno e il padre, nonché con grande semplicità ed umiltà pur essendo chiaro che tocca a lui segnare ora i nuovi passi di un gruppo che a Malta oltre alla birra ha molte altre attività e che, per restare in campo alimentare, rappresenta e distribuisce alcuni dei più importanti marchi mondiali.

Michael Farrugia continua oggi l'attività iniziata dal nonno, che proprio nel 1928 ha fondato il marchio, aprendo molto giovane la prima birreria. «Era una persona molto capace, ha creato le condizioni per sviluppare il brand. Considerando ad esempio che nel 1928 c'erano molti inglesi a Malta, ha creato delle birre mirate a loro, che hanno avuto immediatamente molto successo». Un momento storico per questa realtà è arrivato negli anni '40, quando il birrificio, allora Malta Export Brewery, si fuse con la Simonds Farsons Limited, dando vita all'attuale Simonds Farsons Cisk. E come allora si guardava al mercato degli inglesi, oggi si guarda al mondo, con un occhio particolare all'Italia, vicina per ragioni geografiche, ma anche storiche, culturali e famigliari.

Michael Farrugia
Michael Farrugia

«Adesso, 90 anni dopo, abbiamo dei brand locali che sono visibilmente molto forti, fanno parte dell'identità di Malta. Quando si viene a Malta è infatti molto difficile non incontrare i nostri brand. Oggi abbiamo anche scelto lavoratori molto bravi, abbiamo una filosofia di trasparenza e di meritocrazia, oltre che un'altra particolarità: quando le persone vengono nella nostra azienda, possono notare ciò che ci differenzia, cioè uno spirito di squadra. Tra la gente che lavora da noi è diffuso un senso di orgoglio, di passione per i nostri brand, per l'azienda».

Questa crescita non rimane però ancorata a Malta, ma si diffonde, arrivando ovviamente al vicino mercato italiano, dove Farsons vuole portare la qualità dei suoi marchi. «I prodotti per il mercato italiano sono diversi - spiega Norman Aquilina (nella foto in basso), ceo Farsons - ma ovviamente a marchio Cisk. Ad esempio Cisk Lager, Cisk Export, Cisk Strong. Ci sono anche prodotti “speciali”, ma per quelli dobbiamo ancora capire qual è il potenziale che il mercato ci offre». E quando Norman Aquilina parla di prodotti speciali, si riferisce alle «Ale, quindi Farsons Ipa, Farsons Blue Label. Ma per ora la concentrazione è riservata al marchio Cisk, perché per noi è un marchio importantissimo, è un marchio storico, un marchio che è stato presente nel mercato italiano per diverso tempo. Adesso, con questo investimento saremo in grado di offrire una gamma completa, sperando ovviamente di ottenere dei risultati che giustifichino l'investimento per il mercato italiano».

Norman Aquilina e Louis Farrugia (presidente Farsons)
Norman Aquilina (ceo Farsons) e Louis Farrugia (presidente Farsons)

La Cisk vuole presentarsi al mercato italiano come birra di qualità, un target medio-alto che punta al settore Horeca, sull'onda di una strategia che punti al consumatore. «Per noi il marchio - ha detto Norman Aquilina - non è ancora abbastanza conosciuto, e per arrivare al consumatore e fargli capire che si tratta di un prodotto medio-alto, abbiamo pensato che sia meglio trovare dei distributori che possano aiutare a presentare la gamma, il marchio, così da posizionarlo in un settore medio-alto».

Questi gli obiettivi di Farsons Brewery, portati avanti con orgoglio, intraprendenza e lungimiranza. E il traguardo che ci si aspetta, è quello di continuare a crescere. «Noi siamo un'isola piccola, abbiamo molti turisti e i nostri brand sono molto radicati, qui dominiamo il mercato della birra, e ovviamente adesso che siamo parte dell'Unione europea, da dieci anni, abbiamo investito ancora di più nei nostri brand. È quindi naturale - conclude Aquilina - che dobbiamo crescere, vogliamo crescere, dobbiamo guardare alle zone vicine, ma anche a quelle fuori dal Mediterraneo. Stiamo guardando ad esempio a Paesi come la Cina, l'Australia, l'Inghilterra. Adesso abbiamo una collezione, “State of the art”, e possiamo essere più competitivi a livello di export. C'è chiaramente più concorrenza, il mondo è cambiato con l''avvento dei social media, ma così noi possiamo muoverci più velocemente, ci sono più opportunità».


Simonds Farsons Cisk plc
The Brewery, Mdina Road - Mriehel BKR 3000, Malta
Tel +356 2381 4114
www.farsons.com
export@farsons.com

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