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Birrifici, Italia 4ª in Europa In 7 anni la crescita è del 146%

 
29 aprile 2019 | 09:39

Birrifici, Italia 4ª in Europa In 7 anni la crescita è del 146%

29 aprile 2019 | 09:39
 

Cresce il consumo, ma soprattutto cresce la produzione di birra in Italia. Il nostro Paese è infatti il quarto in Europa per numero di birrifici (757), mentre si piazza al decimo posto per quantità di birra prodotta, con 14,5 milioni di ettolitri. È quanto emerge dal rapporto 2018 di Unionbirrai, che quest’anno festeggia i vent’anni di attività.

Rispetto a tanti altri colossi europei, presenti soprattutto nel Regno Unito, in Germania e in Belgio, i nostri birrifici sono ancora realtà ancora piuttosto piccole. Tuttavia la loro attività sta crescendo, così come la domanda interna, attestatasi l’anno scorso a 18,9 milioni di ettolitri, con una media di 31 litri pro capite.

(Birrifici, Italia 4ª in EuropaIn 7 anni la crescita è del 146%)

L’ultimo report di Unionbirrai, realizzato in collaborazione con l'Università degli studi di Firenze-ObiAr (Osservatorio permanente sulla birra artigianale) quantifica nell'Unione europea un numero di birrifici attivi nel 2016 pari a 8.490 unità con in testa il Regno Unito (2.250 unità), seguito da Germania (1.408) e Francia (950). In Italia sono 757, con un incremento del 146% negli ultimi 7 anni. Un comparto che dà lavoro, ormai a circa 10mila addetti, soprattutto nelle regioni del Nord. La Lombardia, con 159 imprese, è la regione in cui questa attività è più pratica, davanti a Piemonte (101) e Veneto (96).

(Birrifici, Italia 4ª in EuropaIn 7 anni la crescita è del 146%)

«Ci troviamo a osservare il nostro giovane comparto - spiega Vittorio Ferraris, presidente di Unionbirrai - in grado di affermarsi non solo sul mercato interno, ma anche di imporsi all'attenzione degli addetti ai lavori di tutto il mondo, grazie alla indiscussa capacità dei nostri birrai di creare birre di altissima qualità, innovative e sempre capaci di stimolare la curiosità di appassionati consumatori in tutto il pianeta. La strada percorsa è stata lunga, ma anche tortuosa. Fare impresa nel nostro Paese può essere estremamente complesso, farlo in campo birrario ha significato confrontarsi con normative inadeguate e una scarsa attenzione da parte delle istituzioni alle legittime esigenze di questo “nuovo” comparto produttivo».

Se si guarda i dati sulla produzione, appare chiaro che in Italia ci sia stato un movimento in crescita, pur senza la presenza di colossi enormi. L'Europa, infatti, con 400,2 milioni di ettolitri nel 2016, risulta essere il secondo maggiore produttore mondiale di birra subito dopo la Cina (497,8 mln di ettolitri). L'Italia ha contribuito nel 2016 alla produzione europea con 14,5 milioni di ettolitri, posizionandosi al decimo posto.

Per quel che riguarda i consumi, la domanda interna europea di birra ha superato nel 2016 i 359 milioni di ettolitri. Tra i Paesi europei il primato dei consumi totali, evidenzia il Rapporto Unionbirrai, è detenuto dalla Germania con 85,5 mln di ettolitri, seguita dal Regno Unito (43,7 mln di ettolitri), dalla Spagna (38,6 mln di ettolitri), dalla Polonia (37,9 mln di ettolitri), dalla Francia (21,3 mln di ettolitri), dall'Italia (al sesto posto con 18,9 mln di ettolitri), dalla Repubblica Ceca (15,9 mln di ettolitri) e dalla Romania (15,8 mln di ettolitri).

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