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lunedì 08 dicembre 2025  | aggiornato alle 00:37 | 116192 articoli pubblicati

Lucera, crocevia di popoli e tradizioni: viaggio tra storia e gastronomia

Lucera, Capitale pugliese della Cultura 2025, unisce storia federiciana, anfiteatro romano e Fortezza svevo-angioina a sapori autentici di grano, olio Peranzana e Cacc’ E Mmitte Dop, tra turismo culturale e Dop

 
14 ottobre 2025 | 16:30

Lucera, crocevia di popoli e tradizioni: viaggio tra storia e gastronomia

Lucera, Capitale pugliese della Cultura 2025, unisce storia federiciana, anfiteatro romano e Fortezza svevo-angioina a sapori autentici di grano, olio Peranzana e Cacc’ E Mmitte Dop, tra turismo culturale e Dop

14 ottobre 2025 | 16:30
 

È proprio vero che per il turismo, in questa seconda metà del terzo decennio del terzo millennio, sta nascendo una nuova era. Tanti i segnali: l’ampliamento epocale del turismo outgoing, con flussi turistici da popolose nazioni provenienti da continenti diversi da Europa e Nord America. Il fenomeno Bric (Brasile, Russia, Indica, Cina) oramai non recentissimo, dacché il suo insorgere risale già a circa due decenni fa, sta oggi vivendo la sua fase matura, sebbene si osservi la temporanea riduzione dei turisti russi. E poi, pensando soprattutto al turismo domestico e a quello europeo, una rivoluzione paradigmatica con il ritorno al concetto sublime della “villeggiatura” in contrapposizione alla vacanza mordi e fuggi a vocazione nightlife, e la scoperta di quella che, con locuzione fuorviante, è l’Italia minore. Testimonianza virtuosa, frutto di cooperazione di intenti tra istituzioni, imprenditori, esercenti del settore e, last but not least, comunità cittadina, di quanto si è accennato è Lucera.

Lucera, crocevia di popoli e tradizioni: viaggio tra storia e gastronomia

Lucera è Capitale pugliese della Cultura 2025

Lucera: un esempio virtuoso

Il positioning geografico, senza il meticoloso rigore del geografo professionista (!) che utilizzeremmo per Lucera, è pensarla come il puntino centrale della Y maiuscola. Il segmento basico la separa dalla vicina Troia. I due segmenti divergenti, sorta di simbolo della vittoria (V) di Churchill, conducono ai Monti Dauni l’uno, e al massiccio garganico l’altro. A riempimento, se così ci si può esprimere, verso Oriente l’incanto favoloso del Tavoliere. Lucera è testimone dell’atavico rito della transumanza.

Lucera, crocevia di popoli e tradizioni: viaggio tra storia e gastronomia

Lucera: l'anfiteatro

Lucera, crocevia di popoli e culture

Lucera, città federiciana, è da secoli un crocevia di popoli e culture. Grazie alla sua posizione, i romani vi insediarono una colonia di diritto latino e nel I secolo a.C. vi realizzarono un maestoso anfiteatro, in onore di Ottaviano, oggi utilizzato per suggestivi spettacoli teatrali e musicali a cui, dall’estate 2026, potranno assistere fino a tremila spettatori. Ai romani seguirono i normanni e gli svevi, il cui imperatore Federico II (stupor mundi) decise di edificare il Palatium e di insediarvi una colonia saracena, giunta a contare 40mila fedeli dell’Islam. Negli anni della presenza federiciana Lucera visse un periodo di grande sviluppo civile ed economico e si arricchì di splendide testimonianze dell’arte musulmana, di cui ancora oggi si ritrova traccia. La splendida dimora imperiale, oggetto di campagne di scavo e restauro, fu inclusa nella possente Fortezza, la cui costruzione fu avviata da Federico II e ulteriormente ampliata dagli Angioini.

Lucera, crocevia di popoli e tradizioni: viaggio tra storia e gastronomia

Lucera: il Palatium

Agli Angioini, la cui condotta nei confronti della popolazione musulmana fu esecrabile, si deve l’edificazione, agli inizi del ‘300, della Basilica Cattedrale dedicata a Santa Maria, patrona della città. Lucera fu capoluogo della Capitanata e del Contado del Molise fino al 1806 e sede di prestigiose istituzioni: la Biblioteca Civica ‘R. Bonghi’ con la Pinacoteca e i Mosaici di San Giusto, il Teatro “Garibaldi”, il Museo “Fiorelli”. Altrettanto prestigiosi sono i numerosi palazzi gentilizi, che conservano ancora oggi splendide corti ed affreschi originali. Lucera, avendone ben donde, è insignita del titolo di Città d’Arte.

Cosa vedere a Lucera

Se ci venisse posta la domanda diretta, alla quale rispondere sinteticamente ma con obbligatoria schiettezza: «Cosa c’è da vedere a Lucera?», la risposta sarebbe: «A Lucera, c’è da vedere… Lucera!». Ma è proprio così! Visitare, giovandosi della cultura profonda e della capacità divulgativa della guida dottor Simone De Troia, la Fortezza svevo-angioina, l’Anfiteatro Augusteo, l’imponente bellezza della Cattedrale e dell’annesso Museo Diocesano, i reperti custoditi nel Museo civico di archeologia Giuseppe Fiorelli, è gioioso task al quale ci si sottopone volentieri: cibo per la mente, la storia che diviene attualità, il passato che diviene presente e la riflessione che mai dovremmo smarrire, secondo la quale historia magistra vitae est. E se lo diceva Cicerone!!!

Lucera, crocevia di popoli e tradizioni: viaggio tra storia e gastronomia

Lucera: il museo civico

Il fascino del paesaggio e dei sapori

E lo stupore lieto del vento. Qui il vento, sovente zefiro sereno atto a lenire i bollori di estati ardenti, si fa pittore valente, e attingendo a misterica tavolozza, dipinge paesaggi che emozionano. Qui a Lucera, città federiciana, sedersi a tavola comporta innanzitutto disfarsi dell’orologio («tanto, a tavola non si invecchia!») e poi godere di sapori autentici, laddove le tipiche pietanze lucerine, il mare quasi snobbando, sono creature golose ottenute in prevalenza da carni, formaggi e ortaggi.

Lucera, crocevia di popoli e tradizioni: viaggio tra storia e gastronomia

Il territorio intorno a Lucera

Qui la triade mediterranea è ben presente: grano, olivo, vite.

  • Grano, e per forza: il Tavoliere è il granaio d’Italia!
  • Olivo. In Puglia ci sono circa 59 milioni di alberi di olivo. Praticamente ci sono nella regione tanti alberi di olivo quanti noi italiani in Italia. In particolare, in quest’area c’è la cultivar Peranzana, da cui si ricava olio di grande qualità.
  • La vite! Qui non si può non versare in appropriato calice, poste le adeguate pietanze per il corretto abbinamento, il Cacc’ E Mmitte di Lucera Dop.

Turismo Dop e futuro della città

Lucera, pertanto, è vocata anche per i flussi turistici di quel fenomeno emergente che è il Turismo Dop. A quanto è stato dato capire e constatare, i fondi Pnrr sono stati ben spesi qui a Lucera. Si auspica, e a fronte degli incontri con Amministratori, Imprenditori e rappresentanti della comunità locale, si può essere ragionevolmente ottimisti, che alle due “R” ufficiali dell’acronimo Pnrr (Ripresa e Resilienza), si aggiungano altre due “R”, atte a significare Restanza e Ritornanza.

Lucera, crocevia di popoli e tradizioni: viaggio tra storia e gastronomia

Lucera: la Cattedrale e il centro storico

Difatti cruccia dover constatare che la popolazione di Lucera soffra di decremento: i giovani vanno via. La vision della classe dirigente complessivamente intesa (operatori turistici inclusi) legittima l’anelito a ché i giovani innanzitutto non vadano via (Restanza) e anzi si sono create le condizioni per il loro ritorno (Ritornanza). E poi viene il momento, e quel momento ahinoi sempre sopraggiunge, che si deve andare via da Lucera. Sopraggiungono impegni e si va via da Lucera. Sì, ma è Lucera che non andrà mai più via da noi!

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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