Forse il primo aggettivo che molti affiancherebbero a Milano non è “rigogliosa”. Eppure anche Milano sa germogliare. In un angolo insolito di Piazza Cavour, là dove si parlava di cinema e intrattenimento, ha messo radici un nuovo concept, Linfa da Visionnaire, facendosi strada fra quarzite e onice: un locale che si fa portavoce di una filosofia che celebra il benessere, la qualità e l’arte del vivere, dimostrando che ogni scelta alimentare può diventare un atto di consapevolezza e di responsabilità.

Gli interni di design del ristorante Linfa da Visionnaire
L’esperienza di Linfa da Visionnaire, che aprirà le sue porte al pubblico dal 3 Marzo, si rivolge a un pubblico eterogeneo, che va dai puristi del vegano a chi cerca un’esperienza culinaria raffinata e innovativa dedicata interamente alla cucina plant-based. Un manifesto di un futuro in cui il cibo diventa arte, il design si fa emozione e ogni pasto si trasforma in un’esperienza di vita, nella sua forma più pura.
Linfa da Visionnaire: la storia e il locale
Dietro l’innovativa proposta di Linfa da Visionnaire c’è Edoardo Valsecchi, il giovane imprenditore milanese che ha saputo trasformare le sue esperienze internazionali in una visione rivoluzionaria della cucina. Classe 1991, con una laurea in economia e un master in enogastronomia, dopo aver vissuto e lavorato in città come Dubai e Londra, Valsecchi è tornato a Milano, per tornare alle sue radici e dare vita a un progetto che potesse rispondere a un’esigenza personale e collettiva.

Edoardo Valsecchi
Il suo bagaglio di esperienza e di vita lo ha aiutato a comprendere che la cucina vegana poteva rappresentare non una rinuncia, ma una scelta audace e innovativa, capace di unire tradizione e modernità. Nel 2021, tuttavia, il mondo era ancora scosso dalle incertezze della pandemia. In un periodo in cui le restrizioni imponevano chiusure e limitavano le possibilità di socialità, il fondatore di Linfa ha colto l’opportunità per reinventare il concetto di ristorazione: da delivery e asporto, il progetto ha preso forma con l’apertura del primo Linfa in Via Bergognone, il primo ristorante 100% vegano e senza glutine della città.

I dettagli del bancone di Linfa da Visionnaire
Oggi, con Linfa Visionnaire, il progetto raddoppia, portando in una location di prestigio il connubio tra alta cucina vegana e design Made in Italy. L’idea di integrare uno spazio gastronomico all’interno dello showroom di Visionnaire, non è casuale: Eleonore Cavalli, creative director di Visionnaire, ha scoperto il progetto ordinando il delivery del primo Linfa e, colpita dalla qualità e dall’originalità delle proposte, ha proposto una collaborazione che oggi si traduce nell’apertura del nuovo locale all’interno dei loro spazi esclusivi. Il frutto di una collaborazione nata nelle asperità, proprio come un fiore di Asfodelo.
La filosofia di Linfa da Visionnaire: sostenibilità e lusso
Il concetto che anima Linfa Visionnaire è molto più di una semplice proposta gastronomica: è una filosofia di vita. La cucina plant-based, infatti, non è vista come un compromesso, ma come una scelta consapevole che abbraccia la sostenibilità, il benessere e la qualità della vita. Ogni piatto nasce da una ricerca accurata degli ingredienti, selezionati con cura e provenienti da fornitori locali che condividono la stessa visione di una cucina etica e rispettosa della natura.
Linfa si impegna a ridurre l’impatto ambientale attraverso pratiche responsabili, collaborando con realtà come Planet Farm per l’agricoltura verticale e privilegiando prodotti che garantiscano tracciabilità e qualità. Questo approccio si riflette non solo nel menu, ma anche nell’arredamento e nella gestione dello spazio: ogni elemento, dai materiali naturali usati per le superfici agli oggetti di design realizzati da artigiani italiani, racconta una storia di eccellenza e di rispetto per il pianeta.

I dettagli dell'arredo di Linfa da Visionnaire
La proposta culinaria, ispirata alla tradizione mediterranea e arricchita da contaminazioni internazionali, si configura come un’esperienza olistica. La cucina di Linfa diventa così un atto di cura e responsabilità verso se stessi e verso il mondo, un invito a nutrire il corpo e lo spirito attraverso scelte alimentari che uniscono piacere, innovazione e sostenibilità. Il contesto in cui si inserisce Linfa Visionnaire è altrettanto affascinante quanto la proposta culinaria. Lo showroom di Visionnaire si sviluppa su tre livelli, ognuno dei quali è stato progettato per guidare l’ospite in un percorso che richiama il viaggio verso Agarthi, il regno nascosto nel cuore della Terra.
L’ingresso al locale è segnato da una scalinata scenografica, che conduce l’ospite in un mondo dove la luce e i materiali si fondono in un’armonia perfetta. Le pareti in travertino raccontano storie antiche, mentre le superfici in prezioso quarzite Emerald Light e gli accenti in acciaio moderno parlano di un design contemporaneo che vuole resistere nel tempo. Il grande bancone bar, che si estende per 18 metri, diventa il fulcro dell’attenzione, simbolo di un’ospitalità che unisce convivialità e raffinatezza.

Il dettaglio dei tavoli di Linfa da Visionnaire
Il colore Mocha Mousse, scelto come tavolozza centrale per il bistrot, dona all’ambiente un’eleganza discreta e sussurrata, capace di interagire con gli altri elementi architettonici e di creare un gioco dinamico tra luce e ombra. Questo spazio polifunzionale che ospita oltre 50 posti a sedere e una galleria d’arte di artisti internazionali spesso emergenti, è un palcoscenico in cui ogni dettaglio, dall’arredamento agli accessori, dai materiali scelti alle luci, portano l’ospite a fermarsi, a osservare, a gustare e a lasciarsi trasportare in una foresta di design. Un invito a scoprire una nuova dimensione del “vivere bene”.
Il menu, dal sushi vegan alla Cacio e pepe alternativa
Il vero protagonista di Linfa Visionnaire è, senza dubbio, il menu, un vero e proprio almanacco di intenti, gusto e innovazione. Il commensale viene accolto da un’esperienza culinaria che si articola in diverse “stagioni”: snack, insalate, piatti forti e dessert, ognuno studiato per esaltare la materia prima e per sorprendere il palato con combinazioni audaci.

La cacio e pepe di Linfa da Visionnaire
La proposta inizia con una selezione di snack, pensati per essere dei piccoli assaggi che anticipano l’esperienza completa. Tra questi spiccano la focaccia artigianale, le mandorle Marcona e una ricotta di mandorle che, preparata in casa, esprime la genuinità degli ingredienti locali. I prezzi contenuti, tra i 4,50 e gli 8 euro, permettono a tutti di assaporare l’innovazione di Linfa senza rinunciare alla qualità.

Le orecchiette di Linfa da Visionnaire
Le insalate, con prezzi tra i 16 e i 18 euro, sono pensate per chi desidera iniziare il pasto con leggerezza ma senza compromessi sul gusto. Ingredienti freschi, abbinamenti originali e condimenti studiati trasformano ogni piatto in un’ode alla freschezza mediterranea reinterpretata in chiave plant-based.

La parte di cucina, con portate che vanno dai 6 ai 18 euro, rappresenta il cuore pulsante del locale. Qui si incontrano i “cavalli di battaglia” di Linfa: la Cacio e Pepe agli anacardi, una rivisitazione audace del classico romano: la pasta viene avvolta da una crema ricca e vellutata, capace di sorprendere. E il ragù di shiitake, con il suo sapore intenso, racconta una storia di innovazione e rispetto per la materia prima.

Il nigiri di Linfa da Visionnaire
Particolare attenzione merita il sushi in chiave plant-based, con uramaki, nigiri, gunkan, carpacci e tartare vegetali, realizzati utilizzando proteine di piselli ed estratti di alghe, per ricreare la consistenza e il gusto del pesce. Infine, i dessert: che si tratti della cheesecake o del tiramisù, dei baci di dama o del “Bicchiere goloso”, con il suo crumble di manorle di Sicilia, crema chantilly al limone e frutti di bosco in salsa, ogni proposta è studiata per offrire un equilibrio perfetto tra dolcezza e leggerezza, con prezzi che variano tra i 5 e i 9 euro. Tutti i piatti, oltre ad essere privi di glutine, sono preparati senza additivi artificiali, a testimonianza dell’impegno di Linfa per una cucina sana e rispettosa della natura.

Il sashimi di Linfa da Visionnaire
Dietro ogni portata c’è la storia personale di Edoardo Valsecchi: «non proporrei nulla che non mangerei io stesso». Lui per primo riconosce il grande gap esistente nella scena gastronomica milanese, specialmente per chi, come lui, cerca opzioni vegane di alta qualità. In un’epoca in cui “vegano” viene ancora spesso associato a compromessi, Linfa ha voluto dimostrare il contrario, creando un locale che sfida i pregiudizi e che invita a scoprire una cucina alternativa, ricca di sapori e di possibilità.
Un segnale importante: Milano, città internazionale e all’avanguardia, si sta aprendo a nuove tendenze culinarie, pronte a sfidare e reinventare i canoni tradizionali della ristorazione con il suo spirito cosmopolita e la sua incessante voglia di reinventarsi. E non è forse la linfa vitale di tutti noi il futuro?
Piazza Cavour 3, Milan 20121 Milano