Sono 37.242 i nuovi contagi registrati in Italia nelle ultime 24 ore. I tamponi sono stati 238.077, ovvero 12.109 in meno rispetto a ieri quando erano stati 250.186. Mentre il tasso di positività è intorno al 15,6%; ieri era di circa il 14% (di preciso 14,4%).
Contagi del giorno
I
pazienti ricoverati con
sintomi sono 33.957 (+347, +1%; ieri +106), mentre i malati più gravi in
terapia intensiva sono 3.748 (+36, +1%; ieri +42). Questi dati sono visibili nella tabella in alto, nella seconda e nella terza colonna da sinistra.
I decessi sono stati invece 699. 520.022 le persone guarite o sono state dimesse (+21.035, +4,2%; ieri +17.020). Adesso, i soggetti attualmente positivi dei quali si ha certezza sono 777.176 (+15.505, +2%; ieri +18.503).
«L’
epidemia si mantiene a livelli critici», «fotografa» il monitoraggio settimanale dell’Iss-
ministero della
Salute. «Quasi tutte le Regioni/PA sono ancora classificate a rischio alto di una
epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane» precisa il monitoraggio. Ma i segnali positivi ci sono: l’indice Rt nazionale è sceso a 1,18 e in quattro regioni è sotto l’1. L’obiettivo? Portare l’Rt nazionale sotto l’1.
La
Lombardia rimane la più colpita con positivi in aumento (+9.221), seguita da
Campania (+4.226), Piemonte (+3.861) e Veneto (+3.468). Con un incremento a quattro cifre ci sono poi: Lazio (+2.667), Emilia-Romagna (+2.533) che supera i 100 mila casi totali compresi guariti e decessi, Toscana (+2.207), Sicilia (+1.634),
Puglia (+1.456) e Friuli-Venezia Giulia (+1.018).
Aumentano le vittime: nessuna regione registra zero
decessi per il terzo giorno consecutivo. Questo dato sarà l’ultimo a scendere, precisano gli esperti. Il maggior numero di decessi si trova in Lombardia (+175), Piemonte (+88), Veneto (+66), Toscana (+48), Emilia-Romagna (+47), Sicilia (+43) e Lazio (+41).