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Abbiamo anche il vaccino di Oxford, in Italia 50mila morti da inizio crisi

Un altro passo avanti nella lotta al Covid. Mentre i nuovi positivi sono 22.930 e +630 i decessi. Il ministro Speranza blocca gli allevamenti di visoni, che rischiavano di diffondere il virus. Le novità sulla pandemia.

 
23 novembre 2020 | 09:10

Abbiamo anche il vaccino di Oxford, in Italia 50mila morti da inizio crisi

Un altro passo avanti nella lotta al Covid. Mentre i nuovi positivi sono 22.930 e +630 i decessi. Il ministro Speranza blocca gli allevamenti di visoni, che rischiavano di diffondere il virus. Le novità sulla pandemia.

23 novembre 2020 | 09:10
 

Mentre in Italia ci si azzuffa sull'eventuale obbligatorietà del vaccino anti-Covid e su quanto sia sicuro farselo subito, appena sarà disponibile, l'offerta sul mercato aumenta. Ora è arrivato anche quello dell'Università di Oxford, con un piccolo "giallo" sull'efficacia.

Più 22.930 positivi rispetto a domenica
I numeri del contagio, invece, sembrano rallentare, complice anche il solito "effetto weekend" (cioè meno tamponi processati la domenica): +22.930 positivi rispetto a ieri, +630 morti. Esegutiti 148.945 test, cioè 39.802 in meno rispetto al giorno prima quando erano stati 188.747. Tasso di positività al 15,4%, come ieri quando era del 15,01%.

In tutto sono oltre 50 mila le vittime dall'inizio della pandemia. È il dato più tragico. Il nostro Paese è da settimane il sesto al mondo per numero di decessi, dietro al Regno Unito (unico in Europa con più decessi dell'Italia) e davanti alla Francia.

Arriva anche il vaccino di Oxford - Arriva anche il vaccino di Oxford, efficacia fino al 90%
Arriva anche il vaccino di Oxford

Ma tornando al vaccini, inizialmente si era parlato di un efficacia del 70% per l'ultimo arrivato. Quota un po' bassina, se si considera che i vaccini messi a punto da Pfizer e Moderna hanno mostrato una protezione rispettivamente del 90% e 94,5%, è anche quello cinese è stato definito sicuro.

Poi però è arrivato il chiarimento: i dati preliminari di fase 3 sul vaccino sviluppato da università di Oxford e Irbm di Pomezia, prodotto da AstraZeneca, hanno mostrato in effetti un'efficacia del 70,4%: è efficace al 62% se somministrato in due dosi piene, ma se somministrato a una dose e mezza (mezza dose iniziale e poi una dose dopo un mese) l'efficacia è al 90%, con protezione e tollerabilità massima per le persone più anziane.

Più economico degli altri e senza la necessità di un super frigo
E quanto costerebbe? Il prezzo è 2,80 euro a dose, secondo una nota «potrà essere trasportato e conservato a temperature da frigorifero domestico (2-8 gradi). Ciò significa che il prodotto potrà essere distribuito facilmente e velocemente attraversi ambulatori medici e farmacie locali», senza dunque il problema di avere dei super frigo da 80 gradi sottozero.

Il punto di forza del vaccino sviluppato nei laboratori di Oxford è quindi che risulta decisamente più economico rispetto agli altri due, oltre che più facile da conservare e quindi può essere disponibile in ogni parte del mondo. Per questo, se venisse approvato, potrebbe svolgere un ruolo significativo nella lotta contro la pandemia. Il governo britannico ha già ordinato 100 milioni di dosi, abbastanza per immunizzare 50 milioni di persone.

App Immuni, campagna nella grande distribuzione
Intanto in Italia continua la campagna di sensibilizzazione sull'utilizzo dell'app Immuni - che però ha dimostrato ampie lacune nel tracciamento, quando invece sarebbe potuta essere fondamentale per i ristoranti - nei punti vendita e nelle comunicazioni ai clienti, frutto del protocollo di intesa tra ministero della Salute, Ancc-Coop, Ancd-Conad e Federdistribuzione. Moltissime le adesioni all'iniziativa.

Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza, «in questi mesi abbiamo imparato che i comportamenti individuali sono fondamentali per fermare la corsa del virus, alle tre regole che sono ormai parte della nostra quotidianità - il lavaggio delle mani, l'utilizzo costante della mascherina e il distanziamento fisico per evitare assembramenti - dobbiamo aggiungerne sempre una quarta: l'utilizzo dell'App Immuni per proteggerci e proteggere gli altri».

Fermati in Italia gli allevamenti di visoni
Lo stesso Speranza ha firmato un'ordinanza che prevede la sospensione delle attività degli allevamenti di visoni su tutto il territorio italiano fino alla fine del mese di febbraio 2021, quando verrà effettuata una nuova valutazione sullo stato epidemiologico. Il provvedimento interviene dopo che a livello internazionale, come per esempio in Danimarca, sono stati rilevati rischi da Covid-19 legati a questi allevamenti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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