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Lombardia e Piemonte arancioni? A bar e ristoranti non cambia nulla

La promozione delle regioni potrebbe arrivare già entro il weekend. Ma per la ristorazione non ci sono aperture in più. Si potrà circolare nel proprio comune liberamente dalle 5 alle 22. Intanto 29.003 contagi in Italia.

 
26 novembre 2020 | 12:50

Lombardia e Piemonte arancioni? A bar e ristoranti non cambia nulla

La promozione delle regioni potrebbe arrivare già entro il weekend. Ma per la ristorazione non ci sono aperture in più. Si potrà circolare nel proprio comune liberamente dalle 5 alle 22. Intanto 29.003 contagi in Italia.

26 novembre 2020 | 12:50
 

Ancora qualche ora e poi Lombardia e Piemonte dovrebbero essere promosse dalla zona rossa a quella arancione grazie a numeri sui contagi da coronavirus che da due settimane sono in costante miglioramento, tale da portare il governatore Attilio Fontana a considerarli addirittura da zona gialla. Numeri che stanno andando in calo anche a livello nazionale: l'ultimo bollettino parla di 29.003 contagi nelle ultime 24 ore con 822 decessi e un tasso di positività al 12,5% in virtù dei 232.711 tamponi effettuati. Tuttavia la questione non è politica e non decide la Regione Lombardia, il passaggio richiede la valutazione dei famosi 21 parametri scientifici. Vediamo se realmente questa mutazione di colore possa avvenire, con quali tempistiche e con quali modalità.

Cosa cambia in zona arancione? - Lombardia e Piemonte arancioni? A bar e ristoranti non cambia nulla

La Lombardia può diventare zona arancione

Arancione, un bel segnale ma cambierà poco per bar e ristoranti
«C'è un confronto col governo - ha detto l’assessore lombardo alla sanità, Giulio Gallera - capiremo a breve se riaprire lunedì o se partire addirittura da questo sabato, noi in ogni caso siamo pronti». Passare in zona arancione vorrebbe dire, naturalmente, un allentamento delle misure. La decisione arriverà probabilmente nella giornata di venerdì dopo che oggi si sono confrontati Conte, Speranza, Boccia, i capogruppo e le Regioni.

Tra le proposte più forti avanzate dalle Regioni c'è quella di lasciare i licei con didattica a distanza fino a gennaio. Nel corso della riunione i presidenti delle Regioni hanno chiesto anche di valutare la richiesta di chiudere le frontiere se sarà confermato il divieto di aprire gli impianti da sci per evitare la concorrenza di quei Paesi che invece consentiranno lo sci. Il governo ha confermato che di riapertura si potrà parlare soltanto dopo le festività.

Sarà però solo un piccolo miglioramento per cittadini e lavoratori, a meno che nel confronto non emergano eccezioni considerando l’arrivo del Natale oppure distinzioni interne alle regioni con comuni e province che potrebbero colorarsi di una tinta diversa rispetto alle altre, sempre stando rigorosamente ai numeri del Covid.

Non devono però esultare bar e ristoranti che anche in zona arancione non potranno aprire al pubblico. Ma allora, cosa si potrà fare grazie a questa promozione?

1. Come si potrà circolare?
  • Zona arancione Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all'interno del proprio Comune.
  • Zona rossa In zona rossa invece stop a ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute, vietati spostamenti da una regione all’altra e da un comune all’altro.
2. Bar, ristoranti e negozi
  • Zona arancione Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi a eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre.
  • Zona rossa Serrande sempre abbassate per bar e ristoranti, asporto consentito fino alle 22. Consegne a domicilio senza restrizioni. Chiusura dei negozi ad eccezione di supermercati, beni alimentari e di necessità. Aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici. Chiusi musei e mostre, teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo (anche nei bar e nelle tabaccherie).
3. Scuola
  • Zona arancione Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
  • Zona rossa Lezioni a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Aperte solo scuole dell’infanzia, scuole elementari e prima media. Chiuse le università.
4. Trasporto pubblico
  • Zona arancione Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
  • Zona rossa Trasporto pubblico consentito con il riempimento dei posti solo fino al 50%, a parte gli scuolabus.
5. Sport
  • Zona arancione Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.
  • Zona rossa Stop a tutte le competizioni sportive a parte quelle riconosciute di interesse nazionale da con e Cip. Sospese attività nei centri sportivi. Possibile l'attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva all’aperto in forma individuale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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