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Natale con spostamenti tra comuni? Una manna per ristoranti e turismo

Il premier Giuseppe Conte avrebbe aperto una riflessione sull'opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno. Sarebbe una spinta per turismo e ristoranti. Fipe e Fiepet soddisfatte dopo numerose richieste; 24mila agriturismi iniziano a sorridere dopo aver visto "nero".

10 dicembre 2020 | 15:41
Natale con spostamenti tra comuni? 
Una manna per ristoranti e turismo
Natale con spostamenti tra comuni? 
Una manna per ristoranti e turismo

Natale con spostamenti tra comuni? Una manna per ristoranti e turismo

Il premier Giuseppe Conte avrebbe aperto una riflessione sull'opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno. Sarebbe una spinta per turismo e ristoranti. Fipe e Fiepet soddisfatte dopo numerose richieste; 24mila agriturismi iniziano a sorridere dopo aver visto "nero".

10 dicembre 2020 | 15:41
 

Il premier Giuseppe Conte avrebbe aperto una riflessione sull'opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno. A rivelare l'indiscrezione sono fonti parlamentari che, se confermate con una disposizione ufficiale del Governo, darebbero una grossa spinta a tutta l'accoglienza sia sul fronte ristorazione che su quello del turismo. Il disappunto dei ristoratori infatti, non appena era stato reso noto il Dpcm Natale era proprio relativo al fatto che i ristoranti (anche di caratura) con sede in piccoli centri non avrebbero giovato dell'apertura a pranzo consentita anche nei giorni di festa. E anche gli alberghi potrebbero ritoccare un po' le loro prenotazioni in su, così come tutto l'indotto (negozi, bar, attività commerciali) che potrebbero forse contare su un bacino di turisti di seconde case più ampio.

Proprio per questo è arrivato subito il commento positivo di Fipe e Fiepet, soddisfatte dopo giorni di richieste insistenti. Coldiretti ha invece subito sorriso pensando agli agriturismi, tra i locali più danneggiati da un'eventuale stop agli spostamenti. Il Consorzio Qualità Abruzzo invece aveva lanciato una petizione su Change.org per chiedere che il Dpcm cambiasse linea proprio sui giorni di festa.

Sul fronte politico, Luigi Di Maio e Teresa Bellanova sono stati i maggiori sostenitori delle aperture, mentre il leader della Lega, Matteo Salvini ha detto: «Gli italiani hanno bisogno di buone notizie».


Natale con spostamenti tra comuni? Una manna per ristoranti e turismo

Natale con spostamenti tra comuni?

Fipe: Apertura favorirebbe i ristoranti in tre giornate cruciali
Fipe
Confcommercio e Fiepet Confesercenti, le due organizzazioni nazionali maggiormente rappresentative delle imprese del settore della somministrazione, accolgono con favore le parole del presidente del Consiglio in merito all’avvio di una riflessione sull’opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra i comuni nelle giornate del 25, 26 dicembre e 1 gennaio, così come richiesto più volte dalle due federazioni.


"Ormai - si legge in una nota ufficiale congiunta - e` un dato di fatto che il settore della somministrazione e` uno dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria e sicuramente ne uscirà decimato nel prossimo futuro. Questa apertura favorirebbe certamente la frequentazione dei ristoranti nelle tre giornate interessate dal provvedimento, richiesto proprio per limitare gli ingenti danni che il settore sta registrando".

Gli agriturismi potrebbero limitare le perdite

La possibilità di consentire gli spostamenti tra i comuni, nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno è importante per salvare i 24mila agriturismi italiani che sono principalmente situati in piccoli centri rurali con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi. Senza aperture sarebbe a rischio un sistema leader in Europa che ha giù perso oltre 1 miliardo di euro nel 2020 per gli effetti della pandemia con l’azzeramento delle visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in alcune regioni rappresenta la maggioranza degli ospiti.

Consorzio Qualità Abruzzo: una petizione contro il dpcm
Sempre sul fronte accoglienza si è esposto senza mezzi termini anche il Consorzio Qualità Abruzzo checon i suoi 70 associati in tutta la regione tra ristoratori, pasticcieri e produttori, chiede alla Regione Abruzzo e Governo ristori immediati e lancia una petizione sulla piattaforma Change.org per esprimere il suo malcontento per le drastiche decisioni prese dal governo che infliggono all’intero settore della ristorazione italiana un ennesimo duro colpo, danneggiando ulteriormente le attività nei piccoli centri italiani.

«La nostra vuol essere anche una provocazione - spiega Sandro Ferretti presidente del Consorzio Qualità Abruzzo – non possiamo accettare un Dpcm pensato solo per le metropoli e non per i comuni più piccoli. Come possono salvarsi un ristorante stellato, una trattoria, un’osteria, un bar o una pasticceria di un borgo di poco più di 1.000 abitanti, senza la clientela che solitamente arriva da fuori? Qui in Abruzzo abbiamo diversi ristoranti che hanno costruito la loro fortuna grazie al proprio sacrificio e alla curiosità di clienti appassionati che sono venuti da ogni parte d’Italia e del mondo per conoscerne la cucina. Chiudere la viabilità a Natale può avere senso in una grande città come Roma, ma qui è solo un’ulteriore spinta alla chiusura forzata. Proprio per questo chiediamo che vengano autorizzati gli spostamenti almeno all’interno dei confini provinciali o regionali, per permettere a quanti vorranno di poter raggiungere il ristorante desiderato».

«In questo modo - prosegue - si amplierebbe il bacino d’utenza dei ristoranti nei borghi dell’entroterra, che sono elogiati da tutti per bellezza e particolarità quando conviene, ma sempre i primi a rimetterci sempre in situazioni come questa, perché dimenticati da tutti. Tutto questo è paradossale, stiamo solo chiedendo di poter fare il nostro lavoro e niente di più, di poter aprire i nostri ristoranti che sono a tutti gli effetti dei luoghi sicuri; non siamo più disposti a restare chiusi e a vedere morire così quello che abbiamo costruito fino ad oggi con grande sacrificio. Vogliamo tornare alla nostra realtà, alla nostra economia circolare fatta di ristoratori, piccoli produttori, allevatori, vogliamo salvare l’intera filiera alimentare regionale e nazionale».

Ad ora il Dpcm impedisce spostamenti il 25-26 dicembre e 1 gennaio

Attualmente è previsto il divieto di uscire dal Comune in cui ci si trova nei giorni 25-26 dicembre e 1 gennaio. La riflessione aperta da Conte, secondo le stesse fonti, potrebbe portare a modifiche al decreto legge sul Covid o a un aggiornamento delle Faq del governo, con un'interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra Comuni.

Sindaci e il Ministro Teresa Bellanova tra i più caldi sulla richiesta di apertura
A spingere per l'apertura sono stati negli ultimi giorni numerosi sindaci, l’Unione delle Province e alcuni parlamentari dopo l’approvazione dei provvedimenti entrati in vigore il 4 dicembre che invece vietavano questa libertà di movimento. Anche la ministra Teresa Bellanova, al momento di discutere le nuove regole in vista delle festività aveva chiesto nel corso delle riunioni di poter consentire gli spostamenti, soprattutto per venire incontro alle esigenze dei cittadini che abitano nei piccoli Comuni e che sono inevitabilmente penalizzati da queste norme. La modifica potrebbe essere formalizzata già nelle prossime ore.

Di Maio approva. Salvini: Gli italiani aspettano buone notizie
La linea che porta a restrizioni meno severe non ha colori politici in queste ore. «È assurdo che non ci si possa spostare tra piccoli comuni quando ci sono città con milioni di abitanti» dichiara il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. In una diretta sul suo profilo Facebook, Di Maio ha sottolineato che «la regola è poco credibile e crea un problema di percezione delle misure giuste e corrette» e quindi «occorre metterci mano». Era stato il capogruppo dem al Senato Marcucci nei giorni scorsi a chiedere di cambiare la norma e anche Italia Viva insiste. «Siamo ben lieti che il presidente Conte si sia accorto che è necessario rivedere la norma che vieta gli spostamenti anche tra piccoli comuni a Natale», dice la presidente dei deputati di Italia Viva, Maria Elena Boschi. Il centrodestra ha presentato una proposta di modifica e Matteo Salvini è netto: «Al di là di simpatie o antipatie politiche, credo sia una questione di buonsenso, le famiglie italiane aspettano buone notizie».

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