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Dati allarmanti: iniziata la fuga dal nord. Tutto prenotato su aerei e treni

Schizzate le prenotazioni del 50% tra il 14 e il 20 dicembre per Alitalia. Posti esauriti o in via di esaurimento sui Freccerosse. Il Governo annuncia controlli. I contagi sono sopra quota 20mila per il 4 giorno di fila.

 
05 dicembre 2020 | 12:51

Dati allarmanti: iniziata la fuga dal nord. Tutto prenotato su aerei e treni

Schizzate le prenotazioni del 50% tra il 14 e il 20 dicembre per Alitalia. Posti esauriti o in via di esaurimento sui Freccerosse. Il Governo annuncia controlli. I contagi sono sopra quota 20mila per il 4 giorno di fila.

05 dicembre 2020 | 12:51
 

Attilio Fontana e Nello Musumeci, tra gli altri, lo hanno esplicitato subito: il timore di rivedere una riedizione dell'esodo di massa del marzo scorso a poche ore dal lockdown, ora che, con l’Italia che potenzialmente diventerà gialla nel giro di poche settimane e il nuovo dcpm che vieta gli spostamenti dal 21 dicembre al 6 gennaio, si aprirà una finestra di fuga, soprattutto dalle Regioni del Nord. E, infatti i posti su aerei e treni stanno praticamente andando a ruba. Ma l’attenzione deve rimanere alta perché anche oggi i contagi sono comunque sopra quota 20mila per il quarto giorno di fila e come ha detto il premier Conte «la strada per uscire dalla pandemia è lunga». E anche per questo il Viminale vuole garantire controlli nei giorni centrali delle festività con 70mila agenti.

Aumentano treni e aerei fino al 20 dicembre - Rischio esodo verso il sud,  Musumeci: Pronti a intervenire
Aumentano treni e aerei fino al 20 dicembre

«Il rischio di un nuovo esodo verso il Sud è un fatto reale, che non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il ministero della Salute – ha sottolineato Musumeci - C’è un sostanziale miglioramento in Sicilia e si inizia finalmente a vedere una progressiva regressione della pressione sulle strutture ospedaliere. Non possiamo, quindi, rischiare di far correre di nuovo il virus per comportamenti individuali che appaiono improntati a superficialità. Lo dobbiamo alle tante vittime che abbiamo avuto e alla straordinaria passione con cui migliaia di operatori hanno adempiuto con professionalità alla loro missione di vita».

Una preoccupazione che nelle ultime ore sta diventando sempre più reale e concreta.

Alitalia: +50% delle prenotazioni tra il 14 e il 20 dicembre
Alitalia ha, infatti, visto schizzare le prenotazioni con un incremento del 50% tra il 14 e il 20 dicembre (e del 13% per volare nella settimana 21-27 dicembre), come riporta il Sole 24 Ore.

Freccerosse: posti esauriti il 19 dicembre
Ma i treni non sono da meno. Il 19 dicembre, sulla maggior parte delle Freccerosse di Trenitalia i posti sono esauriti o in via di esaurimento sulla tratta Milano-Napoli o Milano-Bari.

Intanto Italo ha incrementato la propria offerta di treni nel weekend del 20 dicembre, con 4 viaggi giornalieri, pari a mille posti in più (considerato che il riempimento è ancora al 50%), sulla dorsale Napoli-Roma-Milano-Torino.

Trenitalia precisa "Ad oggi nessun picco prenotazioni"
Dal canto suo Trenitalia assicura che, quantomeno al momento, non si registrano picchi di acquisti per viaggi sui treni nazionali di Trenitalia (Frecce e Intercity) nelle prossime settimane. Probabilmente le persone si stanno ancora organizzando ma, in ogni caso, per Fs il temuto “assalto al treno”, analogo a quello che si è verificato, peraltro alla vigilia del primo lockdown, non si potrà comunque ripetersi. E i motivi, specifica Fsnews, sono due.

In primo luogo, perché ancora oggi vige il criterio della disposizione dei posti occupabili a scacchiera su Frecce e Intercity, con soltanto il 50% di posti acquistabili sul totale, in più perché le persone sono ormai abituate a queste regole a differenza di quanto era successo a marzo. Sui treni regionali, quelli a maggior flusso di viaggiatori, si sta sperimentando da mesi la possibilità di controllare attraverso l’App Trenitalia il numero dei posti disponibili con tre colori diversi (verde, giallo e rosso) che indirizzano le persone sulle corse meno affollate che, in ogni caso, permangono sempre sotto i limiti previsti del 50% di occupazione. Attualmente, ricordano le Fs, l’offerta di Trenitalia prevede 90 Frecce al giorno e il 100% dell’offerta di Intercity, 108 corse giornaliere e la normale programmazione di treni regionali, equivalente nei giorni feriali a 6.700 corse su tutto il territorio nazionale.


Nello Musumeci - Rischio esodo verso il sud: Musumeci: Pronti a intervenire
Nello Musumeci

Predisposti posti di blocco e controlli con i droni
Proprio per monitorare la situazione, a partire dal 21 dicembre, è previsto un giro di vite sui controlli degli spostamenti. Non così rigidi come nel lockdown, ma comunque con posti di blocco in autostrada e controlli in stazioni e aeroporti, con verifiche a campione e poi più serrate nei giorni di festa e nei weekend. Previsto il monitoraggio, anche con i droni, di strade e piazze dello shopping per evitare gli assembramenti.

«Ci saranno forze polizia in numero elevato, circa 70mila unità, che saranno addette a questo tipo di controllo – ha annunciato la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese - Lo faranno con senso di equilibrio perché dal momento in cui teniamo aperto i negozi lo facciamo per salvaguardare un certo tipo di economia. Ma serve anche che i titolari pongano in essere le precauzioni per non fare entrare più persone nello stesso momento. Sicuramente faremo dei controlli più incisivi alle frontiere e negli aeroporti per chi entra e chi esce Dobbiamo stare davvero attenti perché l'esperienza di quest'estate non è stata un'esperienza positiva. Dobbiamo evitare una terza ondata».

L’invito del presidente dei medici: State a casa è più sicuro
Una situazione da evitare che preoccupa anche il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici Filippo Anelli: «L'esodo c'è già stato nella prima ondata, ma in quel caso le conseguenze non sono state drammatiche come si temeva, anche grazie al lockdown e al fatto che il virus non era diffuso come oggi su tutto il territorio nazionale. Adesso la situazione è ben diversa, e non so davvero se le cose vadano meglio al Nord o al Sud. Qui in Puglia la situazione è davvero difficile. Ecco perché il mio messaggio è: restate a casa, è più sicuro. Ci saranno occasioni per abbracciarsi e tornare a stare insieme senza rischi. Occorre un grande senso di responsabilità: rispettate le misure e fidatevi dei medici e delle loro indicazioni».

Contagi sopra quota 20mila per il quarto giorno di fila
Anche perché i contagi sono sopra quota 20mila per il quarto giorno di fila (oggi, 5 dicembre, i nuovi casi sono +21.052). E dunque, se abbiamo lasciato alle spalle le impennate (40mila casi il 13 novembre con il tasso di positività del 16%), l’incidenza dei casi rimane alta. E non possiamo dimenticare i tanti decessi: oggi sono ancora 662 per un totale di 59.514 vittimeda febbraio.

Ad oggi, in Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.709.991 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2.

I tamponi sono stati 194.984, ovvero 17.757 in meno rispetto a ieri quando erano stati 212.741. Mentre il tasso di positività è del 10,8%: (l’approssimazione di 10,79%).

Le persone guarite o dimesse 23.923 per un totale di 896.308 e gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 754.169, pari a -3.533 rispetto a ieri. Diminuiscono ancora gli attuali positivi, perché i guariti odierni, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi. Si tratta di un trend cominciato a fine novembre.

Ma l’attenzione deve rimanere alta fino alle feste per evitare una terza ondata a gennaio: «Non possiamo permetterci una recrudescenza ulteriore — ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza a SkyTg24 —, non vogliamo vedere i nostri presidi sanitari in una difficoltà assoluta, non vogliamo vedere questo numero purtroppo molto alto di decessi crescere ancora».


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