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C'è un possibile vaccino tedesco? Trump e la Merkel se lo contendono

I comportamenti di Trump in questa crisi proseguono verso il basso, arrivando addirittura a chiedere di avere «solo per gli Usa» un vaccino in fase di testazione in Germania. Berlino non ci sta: «Anche per l'Europa».

 
15 marzo 2020 | 15:47

C'è un possibile vaccino tedesco? Trump e la Merkel se lo contendono

I comportamenti di Trump in questa crisi proseguono verso il basso, arrivando addirittura a chiedere di avere «solo per gli Usa» un vaccino in fase di testazione in Germania. Berlino non ci sta: «Anche per l'Europa».

15 marzo 2020 | 15:47
 

Dovrebbe considerarsi impensabile in una situazione del genere, dove la collaborazione tra i vari Paesi colpiti da quest'emergenza è fondamentale. Ma Donald Trump torna a far parlare di sé, ancora una volta - come nei giorni passati - in maniera decisamente negativa. Con centinaia di persone che muoiono ogni giorno nel mondo, la sua ultima grande idea è cercare di "corrompere" l'azienda di Tubinga, in Germania, che sta lavorando al vaccino contro il coronavirus, per averlo in esclusiva.

Donald Trump - Virus, Trump chiede l'esclusiva su un possibile vaccino tedesco

Donald Trump

A riportarlo è l'edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt, citando fonti del Governo di Berlino. Secondo il Welt Am Sonntag, il presidente americano avrebbe offerto «ingenti somme di denaro» alla tedesca CureVac per riuscire ad accaparrarsi la cura «solo per gli Stati Uniti».

«Ma, appunto, solo agli Usa»: questo è l'irritato (giustamente) commento che arriva dal Governo di Berlino, stando a quanto riferisce il giornale. «Il Governo tedesco - si prosegue, leggendo - è molto interessato al fatto che vaccini e altre sostanze utili contro il coronavirus vengano sviluppati anche in Germania e in Europa». Per queste ragioni il Governo è attualmente impegnato in uno scambio molto intenso con la CureVac.

La preoccupazione più alta la desta direttamente il sito dell'azienda, che riferisce di un incontro tra il presidente del cda della CureVac, Daniel Menichella, all'inizio del mese con Trump e il vicepresidente Mike Pence. Il presidente della società ha commentato poi: «Siamo molto fiduciosi di essere capaci di realizzare entro pochi mesi un farmaco che si candidi a essere il vaccino» così da fermare l'epidemia.

Non solo. L'azienda afferma anche di disporre di un impianto di produzione «certificato nel dicembre 2019» grazie al quale è in grado di «produrre in un ciclo produttivo fino a 10 milioni di dosi di vaccino». Pochi giorni fa uno dei fondatori della CureVac, Florian von der Muelbe, aveva dichiarato - ripreso da alcuni media tedeschi - che erano state avviate diverse ricerche su diversi possibili vaccini: «Attualmente si starebbero scegliendo le due ricerche migliori, per iniziare appositi test clinici», sperando di riuscire a sviluppare un vaccino sperimentale «entro giugno o luglio».

Il passo successivo sarebbe il via libera delle autorità competenti per la sperimentazione sulle persone.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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