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Lombardia, bufera sulle Rsa Blitz a Milano e nel Bergamasco

Finanza e carabinieri sono intervenuti oggi al Pio Albergo Trivulzio di Milano e in altre residenze per anziani della provincia di Bergamo, dove si è registrato un tasso di mortalità superiore rispetto alla norma.

 
14 aprile 2020 | 16:07

Lombardia, bufera sulle Rsa Blitz a Milano e nel Bergamasco

Finanza e carabinieri sono intervenuti oggi al Pio Albergo Trivulzio di Milano e in altre residenze per anziani della provincia di Bergamo, dove si è registrato un tasso di mortalità superiore rispetto alla norma.

14 aprile 2020 | 16:07
 

Un terremoto giudiziario si sta abbattendo sulle strutture sanitarie della Lombardia: dopo l’inchiesta aperta a Bergamo sull’ospedale di Alzano Lombardo, dove nei primi giorni dell’emergenza si sono verificate decine di casi di contagio da coronavirus, le azioni della magistratura si stanno ampliando alle case di riposo, dove invece ci sono stati numerosissimi casi di decessi legati al Covid-19.

Proprio in queste ore la guardia di Finanza di Milano sta svolgendo delle perquisizioni al Pio Albergo Trivulzio nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo ed epidemia colposa, coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che vede indagato il direttore generale dell'istituto Giuseppe Calicchio. Secondo quanto rivela una fonte il sequestro di una "ingente mole di documenti" tra cartelle cliniche e documenti cartacei e informatici è in corso da parte degli investigatori della Guardia di finanza.

Nelle case di riposo sono scattate le perquisizioni - Lombardia, bufera sulle Rsa Blitz a Milano e nel Bergamasco

Nelle case di riposo sono scattate le perquisizioni

Gli inquirenti stanno verificando eventuali carenze nei protocolli interni e dei dispositivi di sicurezza che potrebbero aver determinato un numero di morti elevato tra gli anziani ospiti della struttura, registrato nel pieno dell’emergenza Coronavirus.

Gli uomini della Guardia di Finanza di Milano hanno notificato l'avviso di garanzia al direttore generale della struttura Calicchio, il quale risulta così ufficialmente indagato per epidemia colposa e omicidio colposo. Non solo: la struttura nota come Pat o la Baggina risulta indagata per la legge 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e affidata ai sostituti Mauro Clerici e Francesco De Tommasi, dovrà fare luce su eventuali carenze e delle negligenze nella gestione dell'emergenza sanitaria, in particolare ad esempio sull'assenza, denunciata da alcuni lavoratori, di dispositivi di protezione individuali per i dipendenti. Nei primi 12 giorni di aprile nell'istituto ci sarebbero stati 70 decessi, gli stessi lutti dell'intero mese di marzo, ma spetterà alla procura dimostrare se esiste un collegamento tra le morti e l'infezione da Covid-19.

Tra i punti su cui si concentrano le indagini della Procura di Milano sul Pio Albergo Trivulzio, così come sue altre Rsa milanesi, ci sono anche gli effetti della delibera regionale dell’8 marzo che dava la possibilità alle strutture, su base volontaria, di ospitare pazienti Covid dimessi dagli ospedali, perché si era reso «necessario liberare rapidamente i posti letto degli ospedali per acuti». A seguito di quella delibera, il Trivulzio ha assunto il ruolo di centro di «smistamento» di questi pazienti nelle altre strutture e, invece, formalmente non ha mai ricevuto pazienti colpiti da Coronavirus. La Regione aveva disposto, comunque, che quei pazienti dovessero essere accolti nelle case di riposo in strutture separate rispetto a quelle in cui sono ospitati gli anziani.

E ancora dalla Bergamasca arriva la notizia che la Procura ha acceso fari su alcune Rsa della provincia: «Già da qualche tempo, alcune strutture hanno ricevuto la visita dei carabinieri del Nas dopo alcune segnalazioni», spiega Roberto Rossi, responsabile della FP-Cgil di Bergamo, aggiungendo che i dati raccolti dal sindacato hanno portato a stimare nelle 65 Rsa della provincia almeno 1.500 decessi dall’inizio dall’emergenza a settimana scorsa «pari al 25% degli ospiti».

Ma le ispezioni non si fermano alledue province lombarde: i carabinieri del Nas di Milano hanno perquisito le Rsa di altre tre province di loro competenza territoriale, ovvero  Monza, Como e Varese. I controlli del Nucleo vanno avanti già da qualche giorno e riguardano il rispetto delle normative igienico-sanitarie nelle residenze per anziani, in particolare le recenti disposizioni per prevenire il contagio da Coronavirus.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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