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Lombardia: oltre 500 nuovi casi I tecnici: Siamo ancora preoccupati

Sono 223.096 i casi totali di coronavirus mentre le persone morte, nelle ultime 24 ore, sono state 262. I decessi in totale sono 31.368. Le persone guarite dall’inizio della pandemia sono invece 115.288, +2.747.

 
14 maggio 2020 | 18:54

Lombardia: oltre 500 nuovi casi I tecnici: Siamo ancora preoccupati

Sono 223.096 i casi totali di coronavirus mentre le persone morte, nelle ultime 24 ore, sono state 262. I decessi in totale sono 31.368. Le persone guarite dall’inizio della pandemia sono invece 115.288, +2.747.

14 maggio 2020 | 18:54
 

Il punto della protezione civile
Sono 223.096 i casi totali di coronavirus mentre le persone morte, nelle ultime 24 ore, sono state 262. È quanto emerge dall’ultimo bollettino della Protezione civile. I decessi in totale sono 31.368. Le persone guarite dall’inizio della pandemia sono invece 115.288, con un incremento di 2.747 nelle ultime 24 ore.

Lombardia: oltre 500 nuovi casi I tecnici: Siamo ancora preoccupati

Comitato tecnico scientifico: Siamo sempre discretamente preoccupati. R con zero deve restare sotto l'
«Poiché questa fase 2 è fondamentale perché ci traghetterà verso una sorta di relativo ritorno alla normalità della nostra vita, siamo sempre discretamente preoccupati. Il coronavirus è una patologia nuova di cui si sa ancora ben poco e per la quale dobbiamo agire con grande prudenza». Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione civile, in audizione davanti alla commissione Affari sociali della Camera.
«Ci confrontiamo continuamente con la comunità internazionale per capire quello che fanno gli altri, anche se abbiamo anticipato molte decisioni di carattere politico che altri hanno mutuato dalla nostra esperienza», ha aggiunto Miozzo, in videocollegamento.
«Guardiamo come un incubo all'indice R con zero che deve restare sotto l'1. In altri Paesi un troppo veloce allentamento delle misure di contenimento ha causato una salita dell'indice sopra 1. Serve grande prudenza e ragionare settimana per settimana». Lo ha detto Agostino Miozzo coordinatore del Comitato tecnico-scientifico sull'emergenza Covid 19.

Lombardia: oltre 500 nuovi casi I tecnici: Siamo ancora preoccupati

La Lombardia
Oggi 522 positivi e 111 morti.
Oggi in Lombardia sono stati registrati 522 positivi al coronavirus e 111 decessi. In totale il conto sale a 83.820 contagiati e 15.296 decessi. Questi i dati giornalieri sull'emergenza coronavirus, forniti dalla Regione Lombardia nel corso di un video su Facebook con l'assessore regionale all'Agricoltura, Fabio Rolfi. Ieri i casi positivi erano stati 394, due giorni fa 614. I decessi, invece, rispettivamente 69 e 62. I tamponi processati oggi sono stati 14.080, dato che porta il totale a 538.243. I guariti sono 653 (30.009 dall'inizio dell'epidemia)

La nuova ordinanza
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza che prevede alcune prescrizioni per i datori di lavoro, più restrittive di quelle statali. L'obiettivo è garantire la tutela della salute in tutti i luoghi di lavoro della Lombardia. Le misure sono valide dal 18 al 31 maggio. Tra le prescrizioni, sottoporre il personale, prima dell'accesso al luogo di lavoro, al controllo della temperatura corporea. Se la temperatura è superiore ai 37.5, non sarà consentito l'accesso o la permanenza nei luoghi di lavoro. Questa operazione deve essere effettuata anche quando, durante l'attività, il lavoratore dovesse manifestare i sintomi di infezione respiratoria da Covid-19 (ad esempio tosse, raffreddore, congiuntivite)

Fontana: Sulle riaperture del 18 maggio, faremo un'analisi attenta
La scelta sulle riaperture del 18 maggio in Lombardia «verrà fatta dopo aver fatto un'analisi attenta e precisa di quella che è la situazione e di quelle che sono le garanzie». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso della conferenza stampa dell'iniziativa #RipartiLombardia. «È chiaro che faremo un ampliamento delle aperture soltanto nel caso in cui ci sia l'assoluta certezza che lo si possa fare nel rispetto della garanzia sanitaria, oltre che nel rispetto della situazione economica che sta purtroppo sempre peggiorando», ha aggiunto Fontana.

Milano, Sala: «Passate l'estate all'idroscalo»

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel suo video quotidiano sui social è stato all'Idroscalo e ha invitato i milanesi a passarci una parte della loro estate. «L'idroscalo è una delle bellezze milanesi, tanti lo conoscono e io consiglio di passare parte del vostro tempo estivo qui», ha detto Sala.

Bergamo (12.347)
Brescia (13.948)
Como (3.598)
Cremona (6.285)
Lecco (2.599)
Lodi (3.313)
Monza e Brianza (5.182)
Milano (21.900)
Mantova (3.275 )
Pavia (4.896)
Sondrio (1.338)
Varese (3.322)

Matrimoni, 65mila cancellati. Perdite da 26 miliardi
Una delle filiere che ha visto bruscamente interrotto il lavoro, con il crollo dei fatturati e posti di lavoro in bilico, è quella dei matrimoni, eventi che riguardano non solo chi vende abiti da sposa, vestiti da cerimonia, servizi legati all'intrattenimento, bomboniere, ma anche fotografi, ristoratori, pasticceri, agenzie di viaggio, parrucchieri, estetisti, fioristi e tante altre persone. «L'Associazione italiana organizzatori di matrimonio (Aiom)  - spiega la presidente Tiziana Lucioli - stima in 17mila quelli cancellati in Italia tra marzo e aprile e altri 50mila tra maggio e giugno, con una perdita di giro d'affari attorno ai 26 miliardi».

Università, lezioni negli atenei 6 giorni a settimana
«Il nostro progetto è spalmare le lezioni all'università su 6 giorni a settimana, anche il sabato, e avere lezioni in presenza ma stiamo attrezzando le aule per trasmettere anche on line le lezioni: abbiamo la platea degli studenti stranieri e dei fuorisede che potrebbero non potersi spostare». Lo ha detto il ministro dell'Università Gaetano Manfredi a Un giorno da pecora. «A luglio le università lombarde continueranno a fare esami online».

Conftrasporto: Crociere ignorate, a rischio 120mila posti
Intervenire urgentemente nel settore crocieristico. L'ha sostenuto ieri con determinazione Confcommercio, nell'audizione sul Turismo al Senato, evidenziando la necessità del supporto del Governo  per la ripartenza delle crociere, consapevole del fondamentale apporto che il settore porta al turismo e al commercio di moltissime città italiane. Lo ribadisce oggi il presidente di Federlogistica-Conftrasporto Luigi Merlo, che invoca l'apertura di un tavolo per discutere il rilancio di un settore che occupa 120mila persone e fornisce significative commesse all'eccellenza nazionale della cantieristica navale che sarebbe, pertanto, gravemente penalizzata da una sua ritardata ripartenza.

Franceschini: Nel decreto 4 miliardi per il rilancio del turismo e 1 miliardo per quello della cultura
«Complessivamente possiamo parlare di 4 miliardi di euro per il turismo e 1 miliardo per la cultura con il dl rilancio». Lo ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini nel corso di una conferenza stampa in video parlando dei contenuti del dl rilancio varato ieri sera dal governo.

La Camera approva il decreto, Stato di emergenza fino al 31 luglio
La Camera ha approvato il decreto Covid. I sì sono stati 241, i "no" 166 e 5 astenuti. Il provvedimento definisce con legge la durata dell'emergenza coronavirus al 31 luglio, il che implica che il prolungamento dovrà avvenire con lo stesso strumento. Il decreto conferma la possibilità del Governo di ricorrere a Dpcm per imporre limitazioni ai cittadini, ma tali limitazioni sono definite in modo stringente. Il testo passa al Senato.

I posti di lavoro
In Veneto si stimano circa 60mila posti di lavoro persi
Sono circa 80mila i posti di lavoro persi in Veneto a causa della caduta occupazionale determinata dall'emergenza Covid-19. Tra contratti a tempo determinato, apprendistato e lavoro intermittente, sono circa 60 mila i posti di lavoro persi tra il 23 febbraio e il 6 maggio 2020, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In Alto Adige persi 11.500 posti di lavoro in due mesi
In Alto Adige nel settore del turismo negli ultimi due mesi sono stati persi 11.500 posti di lavoro. Lo sviluppo  dell'occupazione nel settore alberghiero e della ristorazione causa la crisi dovuta alla pandemia di Covid-19 è stato fortemente colpito. Come noto, tra le vallate altoatesine il turismo è la maggior fonte di reddito. I posti di lavoro persi sono da ricercare soprattutto nella ristorazione e alberghi (cuochi, camerieri e cameriere ai piani) ma anche nei centri benessere costretti alla chiusura.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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