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Trump: La pandemia di Covid-19 ha messo fine alla globalizzazione

Il presidente Usa annuncia la fine della globalizzazione mentre gli Stati Uniti raggiungono gli 85mila morti. Davanti al Congresso una protesta simbolica per ricordare a Trump la cattiva gestione dell'emergenza.

 
14 maggio 2020 | 18:37

Trump: La pandemia di Covid-19 ha messo fine alla globalizzazione

Il presidente Usa annuncia la fine della globalizzazione mentre gli Stati Uniti raggiungono gli 85mila morti. Davanti al Congresso una protesta simbolica per ricordare a Trump la cattiva gestione dell'emergenza.

14 maggio 2020 | 18:37
 

Trump: «La pandemia mostra che la globalizzazione è finita». E intanto crescono i morti
«La pandemia di coronavirus dimostra che l'era della globalizzazione è finita»: lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox Business. Intanto negli Usa. Nelle ultime 24 ore i morti per coronavirus hanno superato quota 85mila mentre i casi positivi sono quasi 1.390.000.
Si fa protesta intanto al Congresso. Organizzata dal movimento Move on. Davanti al Campidoglio è stato piazzato anche uno schermo che proietta alcune frasi del presidente e ricorda la cifra di 85mila vittime di Covid19 raggiunta dagli Stati Uniti.



Gran Bretagna, gli Auti di Stato costeranno 140 miliardi
Le misure del mega pacchetto di aiuti statali messo in campo dal governo Tory britannico di Boris Johnson a sostegno dell'economia di fronte all'emergenza coronavirus costerà per il solo anno finanziario corrente 123 miliardi di sterline: pari a circa 140 miliardi di euro. È la stima resa nota oggi dall'Office for Budget Responsibility (Obr), organismo pubblico indipendente incaricato di controllare i conti pubblici. L'Obr stima inoltre un impatto diretto annuo da 103,7 miliardi di sterline dei sussidi governativi concessi per finanziare, fino a ottobre compreso, l'80% del salario (con un tetto di 2500 sterline mensili) a milioni di persone costrette al congedo dal lockdown. E consentire così al business di metterle in aspettative senza dichiarale in esubero.

In Francia si parla di vacanze a luglio e agosto: il premier: «Via con le prenotazioni»
I francesi potranno partire in vacanza in Francia nel mese di luglio e nel mese di agosto 2020: lo ha detto il premier francese, Edouard Philippe, avvertendo tuttavia sulla «possibilità di restrizioni molto localizzate» in funzione dell'evoluzione dell'epidemia da Covid-19. «I francesi possono procedere alle loro prenotazioni», ha proseguito, sottolineando che «gli attori del turismo, gli albergatori, si sono impegnati a fare in modo che i villeggianti siano totalmente rimborsati nell'ipotesi in cui l'evoluzione dell'epidemia non rendesse possibile la partenza».

Giappone toglie lo stato d'emergenza nel Paese, ma non a Tokyo
Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha annunciato la fine dello stato d'emergenza nella maggior parte delle regioni ma non a Tokyo e Osaka. «Oggi abbiamo deciso di togliere lo stato d'emergenza in 39 delle 47 prefetture" del Paese», ha dichiarato Abe in una conferenza stampa televisiva. In precedenza il ministro dell'Economia Yasutoshi Nishimura aveva spiegato di avere la conferma che «il numero di nuovi casi è sceso sotto i livelli di metà marzo, quando le infezioni hanno cominciato a propagarsi», aggiungendo che ieri sono stati identificati solo 55 nuovi casi, 10 dei quali a Tokyo. Il Giappone ha registrato in totale circa 16 mila casi di Covid-19 e 687 decessi.

Bce, forte incertezza su tempi e portata ripresa. E le borse crollano, riducono solo all'ultimo
La crisi pandemica, che ha arrestato gran parte dell'attività economica, provocherà una caduta del Pil dell'Eurzona compresa fra -5 e -12%: «Con la graduale rimozione delle misure di contenimento, si verificherà una ripresa dell'attività economica, la cui rapidità e portata restano tuttavia fortemente incerte». Lo scrive la Bce nel Bollettino economico.
Le Borse europee peggiorano dopo queste indicazioni contenute nel bollettino della Bce. All'attenzione degli investitori la forte incertezza su tempi e la portata della ripresa. Tra i listini Londra (-1,9%) è la peggiore. In forte calo anche Parigi (-1,7%), Francoforte e Madrid (-1,5%).

Borse asiatiche in calo, si allontana l'ipotesi di una rapida ripresa
I mercati asiatici sono in calo, perché i tempi dell'auspicata ripresa economica si allungano, nonostante la fine dei lockdown. Tokyo arretra dell'1,6%, Hong Kong dell'1,51%, Shanghai dello 0,6%, Seul dell'1,23%.

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