I dati del
monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore della sanità (
Iss) e del ministero alla Salute ritoccano di poco il quadro cromatico dell'Italia alle prese con l'emergenza
Covid.
I colori dell'ultimo monitoraggioIl
Lazio è l'unica Regione che cambia colore, passando dal rosso all'arancione. Confermate, invece, tutte le altre
restrizioni. Rimangono
arancioni Bolzano, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria e Sicilia. La Valle D’Aosta si aggiunge a Trento, Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia, Veneto e Campania che sono
zone rosse.
Ancora restrizioni prima del lockdown di PasquaCosa succede dopo il 6 aprile?Dal sabato di Pasqua, comunque, tutta Italia tornerà rossa fino a Pasquetta. Mentre dalla cabina di regia di venerdì 26 sono
emerse le prime indicazioni sulle misure che potrebbero entrare in vigore dal 7 aprile. Si va verso a un'estensione delle attuali limitazioni almeno fino al 30 aprile. Da quel momento in poi, le attività commerciali potrebbero seguire le regole del
giallo rafforzato che, per ora, prevdono la chiusura dei locali alle 16.00.
Il
decreto legge con le nuove misure dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana, forse martedì. Di sicuro c'è la riapertura della scuola fino alla prima media, come confermato dalla conferenza stampa di Mario Draghi. La
speranza per ora è che nei 12 giorni che mancano al 6 aprile la curva dei contagi inizi a raffreddarsi.
Il bollettino del 26 marzoSono 23.987 i nuovi
casi di coronavirus in Italia; in linea con i 23.696 di ieri. Sale così ad almeno 3.488.619 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 dall’inizio dell’epidemia. I
decessi odierni sono 457, per un totale di 107.256 vittime da febbraio 2020.
Dal sabato di Pasqua, comunque, tutta Italia tornerà rossa fino a Pasquetta«C’è un rallentamento della crescita della
curva epidemica e vediamo i primi segnali di stabilizzazione», ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità,
Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sul monitoraggio settimanale. «L’indice Rt segna 1,08, la settimana passata era 1,16. Il tasso di incidenza è sceso sotto i 250 per 100 mila abitanti. È un trend che va valutato ancora con la massima prudenza», ha aggiunto il ministro della Salute Roberto Speranza. Per
Giovanni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, si osservano anche i primi effetti della campagna vaccinale. Ma le terapie intensive occupate, a livello nazionale, restano sopra la soglia di allerta.
Le dosi di
vaccino somministrate sono oltre 8,7 milioni. I cittadini che hanno ricevuto la seconda dose sono più di 2,7 milioni.