Giusto in coincidenza con la scadenza del primo trimestre di
campagna vaccinale, l'Italia taglia il traguardo di 10 milioni di
dosi somministrate. Un risultato amaro dal momento che è stato raggiunto solo con l'
accelerazione delle ultime settimane dopo un lungo periodo di confusione e rallentamenti.
10 milioni le dosi di vaccino somministrate in Italia dall'inizio della campagna vaccinale
Un terzo delle dosi agli over 80
Come riportato dal sito del
Governo dedicato alla campagna vaccinale, un terzo delle dosi sono andate al
personale sanitario, stessa quota per gli
over 80. Il resto è stata distribuito fra personale scolastico, forze armate, degenti delle Rsa e altre categorie. In totale, comunque, l'Italia ha ricevuto finora circa 11,2 milioni di fiale (la maggior parte da Pfizer, 7,6 milioni).
Risultati ancora lontani dalle attese
I risultati raggiunti, però, sono ben al di sotto del
target nazionale. La tabellla di marcia indicata dal ministero della Salute, infatti, prevedeva di poter contare su 15,7 milioni di dosi alla fine del primo quarto dell'anno. Per il secondo trimestre, inoltre, sono attese altre 52,4 milioni di dosi. Numero che necessità di un vero e proprio salto di qualità e
velocità nella campagna vaccinale che ad aprile potrà contare su ulteriori 9 milioni di dosi. L'obiettivo, come confermato dal generale
Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all'emergenza sanitaria, è quello di arrivare alle 500mila somministrazioni al giorno. Cadenza che dovrà poi essere mantenuta stabile se si vuole raggiungere la quota del 60% di italiani immunizzati entro la fine di luglio; e il 90% a fine settembre. Stessa posizione sostenuta anche dal capo della Protezione Civile,
Fabrizio Curcio. In visita, assieme a Figliuolo, all'hub vaccinale di
MalpensaFiere (nei pressi dell'autostrada A8 e apochi chilometri dallo scalo varesino), i due hanno parlato della necessità di velocizzare la campagna vaccinale, prendendo a prestito le miglio best practice presenti sul territorio.
La Lombardia in rosso fino all'11 aprile
Nel frattempo, però, proprio la
Lombardia, per bocca del presidente di Regione
Attilio Fontana, ha comunicato l'estensione della zona rossa fino all'11 aprile. A determinare la scelta, la pressione sugli ospedali: 862 pazienti ricoverati in terapia intensiva, altri 7.109 posti letto occupati negli altri reparti Covid. La conferma dovrebbe arrivare venerdì, durante l'incontro della cabina di regia del Comitato tecnico scientifico.
Il bollettino del 31 marzo
Sono 23.904 i nuovi
casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore rispetto ai 16.017 di ieri. Sale così ad almeno 3.584.899 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 dall’inizio dell’epidemia. I
decessi odierni sono 467, per un totale di 109.346 vittime da febbraio 2020. Le persone
guarite o dimesse sono complessivamente 2.913.045.
I
tamponi totali effettuati sono stati 351.221, ovvero 49.770 in più rispetto a ieri, per un
tasso di positività del 6,8%; un punto e mezzo percentuale più di ieri. Fra i positivi, «la variante inglese è presente in circa l'87% dei campioni esaminati», ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. In alcune Regioni dell'Italia centrale, inoltre, è stata identificata anche la variante brasiliana.