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''Le indagini di Lolita Lobosco'': I sapori pugliesi conquistano la tv

Nella serie Rai tratta dai romanzi della scrittrice Gabriella Genisi e interpretata da Luisa Ranieri, le ricette pugliesi fanno da filo conduttore del racconto. Dopo il successo di marzo, pronta per il bis

di Carmen Vesco
 
12 aprile 2021 | 13:13

''Le indagini di Lolita Lobosco'': I sapori pugliesi conquistano la tv

Nella serie Rai tratta dai romanzi della scrittrice Gabriella Genisi e interpretata da Luisa Ranieri, le ricette pugliesi fanno da filo conduttore del racconto. Dopo il successo di marzo, pronta per il bis

di Carmen Vesco
12 aprile 2021 | 13:13
 

L’Italia a tavola, ma anche sugli schermi tv. Il grande successo della prima serie della fiction Rai “Le indagini di Lolita Lobosco”, tratto dai romanzi di Gabriella Genisi, porterà a un bis grazie ai fondi stanziati da Apulia Film Commission. Tra esaltazione della “baresità” e riscatto femminile, la vice questore Lobosco è entrata nelle case degli italiani dal 21 febbraio al 14 marzo, e si appresta a farlo di nuovo.

Luisa Ranieri

Luisa Ranieri

Tra omicidi e ricette

Interprete Luisa Ranieri, avvenente attrice che ha fatto innamorare gli italiani alle prese con molteplici casi di omicidio e altrettante ricette. Complice nell’impresa un territorio bellissimo, che è entrato nelle mire di tanti italiani vogliosi di vacanze, quando si potrà, grazie alle immagini di una città capoluogo svelata nei suoi scorci più belli: il suggestivo lungomare, la zona della Fiera del Levante, la città vecchia, gli antichi palazzi, il Castello svevo, la Basilica di San Nicola e la Cattedrale di San Sabino a fianco della quale abita proprio la vice-questore Lobosco.

Ma la serie ha accompagnato lo spettatore, tra fiction e realtà, anche nei comuni limitrofi, Monopoli, Putignano, Polignano e San Vito con la sua splendida Abbazia sul mare. Ognuno degli 8 romanzi dell’autrice, di Mola di Bari, è intriso di bellezza, gusto e cultura gastronomica. E già dai titoli un po’ vien fame: La circonferenza delle arance, Giallo ciliegia, Uva noir, Gioco pericoloso, Spaghetti all'assassina, Mare nero, Dopo tanta nebbia, I quattro cantoni.  Dai panzerotti, agli spaghetti all’assassina, “Le indagini di Lolita Lobosco” è uno scrigno di bontà, un percorso sensoriale.

L'amore per la cucina nei romanzi

«Ma non solo pugliesi. Io amo la cucina e la condisco di contaminazioni», dice Gabriella Genisi che, tra un’indagine e l’altra della vice-questore Lolita, nei suoi romanzi, lascia un vademecum di ricette per tutti i gusti. Una decina per ogni romanzo. Fate un po’ voi i conti sul prezioso contributo donatoci dalla scrittrice. E, confermata la seconda serie, si festeggia a tavola. Con i piatti di Gabriella Genisi, che non doma dai mille impegni, continua sui suoi profili social a sfornare ricette della tradizione rivisitate in chiave personalissima.

Gabriella Genisi ''Le indagini di Lolita Lobosco'' I sapori pugliesi conquistano la tv
Gabriella Genisi


Allora vogliamo sapere, quanto di Gabriella c’è in Lolita Lobosco?
Siamo molto diverse, ma qualche mio tratto c’è, quello della passione per la cucina, per esempio. Ma non sono romanzi autobiografici. La cucina è la mia passione, credo sia un modo per esprimere i sentimenti, e in Puglia questo aspetto è condiviso. L’importanza del cibo sta anche nel nutrimento dei legami. Ecco perché la vita dei pugliesi si esprime a 360 gradi a tavola, in famiglia e con gli amici. Rispetto ad altre regioni in Puglia la cucina ha un aspetto sentimentale. E Lolita è barese, la sua storia si svolge a Bari, che è sì un meltin pot di culture, ma la quotidianità qui è imprescindibile dalla tavola. Nella mia scrittura ho traslato proprio questo aspetto. I miei romanzi, tutti, parlano molto di territorio e per descriverlo bisogna descriverne anche i sapori. E poi, al lettore, le storie vanno fatte assaggiare, annusare.

Come si riesce a far assaggiare un territorio leggendo?
Accompagnandolo in un percorso sensoriale. In ogni romanzo di Lolita regalo un’appendice di ricette, che il lettore può riproporre a casa.

Quali sono le ricette a cui sei più affezionata?
Quella dei panzerotti baresi, sicuramente, che si trova nel romanzo “Mare nero”, e lì c’è anche quella della focaccia di Lolita. E quella degli spaghetti all’assassina che dà proprio il titolo a un libro. È la stessa Lolita che nell’imparare la preparazione degli spaghetti all’assassina accompagna il lettore in questo percorso sensoriale.

E per i golosi di dolci, dove ci porti?
Ad assaggiare gli “Sporcamùsse, le “Carteddàte”, ma anche ciambelle e marmellate. In “Circonferenza delle arance” ci sono tante preparazioni a base di arance, come le scorzette candite, e in “Giallo ciliegia” e “Uva noir” ci sono ricette a base di ciliegie e uva.  

Quanto di Gabriella c’è, invece, nelle ricette?
Tanto, mi piace sperimentare, sono una fautrice della libertà in cucina. Ognuno può metterci il proprio sentimento. Per esempio, la focaccia di Lolita è con patate e tre farine diverse: la bianca, la manitoba e la semola. Mi piace semplice con solo pomodori e olio. Ma anche di “spaghetti all’assassina” ho dato più variazioni sul tema. Nei giorni della puntata ho ricevuto centinaia di foto di piatti diversi, è diventata una ricetta “virale” anche fuori dei nostri confini.

Barese sì, ma con personalizzazioni, dunque, dalla cucina all’interpretazione televisiva?
Sì, Lolita si “compone” di barese, siciliano e napoletano, e questo si evince anche dall’accento che l’attrice ha dato al personaggio. Anche perché Bari è abitata da un meticciato culturale bellissimo, che contamina anche la cucina.

Se dovessi raccontare un’altra cucina tipica quale racconteresti?
Quella napoletana, che è tanto legata al mare e ai profumi, la costiera, i suoi limoni.

E ora cosa bolle in pentola?
Una serie di romanzi dedicati ancora una volta al territorio ma quello salentino stavolta. “Pizzica amara” e “La regola di Santa Croce”, la protagonista è un maresciallo dei carabinieri e si svolge in vari paesi del Salento, qui non troverete ricette, ma racconti di piatti tipici salentini. E c’è un progetto per portarla in tv.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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