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Il Premio Italia a Tavola vola col gradimento dei lettori

di Alberto Lupini
direttore
 
07 gennaio 2019 | 15:33

Il Premio Italia a Tavola vola col gradimento dei lettori

di Alberto Lupini
direttore
07 gennaio 2019 | 15:33
 

Il popolo del web ha risposto con entusiasmo al primo turno dell’11ª edizione del sondaggio di Italia a Tavola. Oltre 170mila votanti che ora sono chiamati a tenere alta l’attenzione perché i giochi non sono chiusi, anzi.

Innanzitutto un grazie ai nostri lettori per la grande partecipazione al primo turno del nostro sondaggio. (CLICCA QUI PER VOTARE) Il risultato è sopra le nostre aspettative. Pur avendo cambiato radicalmente il sistema di votazioni usato nei dieci anni precedenti, il Premio Italia a Tavola continua a raccogliere consensi. Anzi, a giudicare dai commenti sembra piacere di più. La scelta di adottare i tre turni di votazione riduce forse un po’ l’effetto vetrina per quei candidati che non restano in corsa, ma in compenso attenua di molto la disparità dei risultati.

(Il Premio Italia a tavola vola col gradimento dei lettori)

C’è molta più gradualità nelle differenze di voto dei vari candidati, e in molti casi c’è chi non è passato al secondo turno giusto per una manciata di voti. E poiché tutti i candidati sono professionisti di valore, ciò alla fine non è un male. Soprattutto considerando che noi non invitiamo a scegliere il miglior o il più bravo (le classifiche sulla presunta professionalità le lasciamo ad altri), ma solo chi si pensa abbia rappresentato al meglio la sua categoria.

Del resto basta guardare ai risultati del primo turno: in 3 settimane abbiamo registrato quasi la metà dei voti totali ottenuti nella passata edizione in due mesi. E a giudicare da alcuni messaggi ricevuti molti si sono pentiti di non avere votato prima (magari perché assorbiti giustamente dagli eventi delle festività natalizie), pensando di poterlo fare più avanti come negli anni passati. Poco male, avranno la possibilità di votare adesso cambiando gli equilibri determinati fin qui, visto che col secondo turno si riparte con votazioni azzerate. E l’anno prossimo parteciperanno magari fin dall’inizio.

Sulle votazioni va sottolineato un altro aspetto. Per quanto riguarda le ultime posizioni (al di là del candidato) in genere i voti ottenuti si avvicinano molto al risultato finale dell’anno scorso. Un dato per tutti: l’ultima posizione dei cuochi l’anno scorso, dopo due mesi di votazioni, aveva 744 preferenze. L’ultima posizione di quest’anno, in sole tre settimane di voto, ne ha 709. Molto diverso è invece il dato delle prime posizioni: se ad esempio Rocco Pozzulo aveva vinto l’anno scorso raccogliendo in due mesi 25.714 preferenze, quest’anno la prima posizione temporanea nella sezione Cuochi è di Bruno Barbieri con 9.360 preferenze. Un segnale che i lettori hanno cercato di fare passare al secondo turno i loro preferiti, evitando di concentrare i voti su un ipotetico vincitore che a oggi non c’è.

Proprio il nuovo sistema di voto spiega anche i repentini cambiamenti nelle classifiche. Con pochi voti di scarto fra un candidato e l’altro, sono bastate due mail azzeccate o un invito sui social a generare in poche ore flussi di voto che hanno modificato il risultato. La rete comunque ha giocato finora il ruolo maggiore, insieme alla notorietà televisiva. Vedremo ora al secondo turno, che dimezzerà il numero di candidati al risultato finale, come si comporteranno i lettori che avevano votato per altri candidati. La logica delle votazioni in più turni è quella di allargare il consenso e rendere più significativa una scelta finale che non si basa solo sui fan diretti: vincerà chi avrà convinto anche chi inizialmente non aveva votato per lui. O per lei.

Il riferimento al femminile è obbligatorio visto che mai come quest’anno c’è una forte spinta di preferenze in rosa. In tutte le sezioni fra i candidati al secondo turno c’è almeno una donna, e in quella degli Opinion leader ci sono addirittura 7 donne su 12 candidati, di cui 4 che sono risultate ai primi posti nella classifica parziale e 4 sono food blogger. E più che mai in bocca al lupo per tutti… e per tutte.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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