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Gli Accademici della cucina a Bergamo per una cena-convegno sul settore olio

La Trattoria Falconi di Ponteranica (Bg) ha ospitato la riunione della delegazione bergamasca dell'Accademia italiana della cucina, durante la quale è stata approfondita la difficile situazione del settore olivicolo

di Roberto Vitali
 
16 febbraio 2015 | 10:08

Gli Accademici della cucina a Bergamo per una cena-convegno sul settore olio

La Trattoria Falconi di Ponteranica (Bg) ha ospitato la riunione della delegazione bergamasca dell'Accademia italiana della cucina, durante la quale è stata approfondita la difficile situazione del settore olivicolo

di Roberto Vitali
16 febbraio 2015 | 10:08
 

Gioie e dolori del mercato dell’olio d’oliva italiano sono stati illustrati, con competenza e simpatia, da Adriano Pelle (nella foto, il primo da sinistra), Accademico della cucina, giornalista e scrittore, direttore del centro studi Regione Toscana, intervenuto ad una riunione conviviale della delegazione bergamasca dell’Accademia italiana della cucina - delegato l’avvocato Lucio Piombi (nella foto, il secondo da sinistra) - alla Trattoria Falconi di Ponteranica (Bg). Tra gli ospiti il delegato di Brescia e coordinatore territoriale Lombardia Est, Giuseppe Masserdotti (nella foto, il quarto da sinistra).

da sinistra: Adriano Pelle, Lucio Piombi, Marco Falconi e Giuseppe Masserdotti

«L’etichetta sulle bottiglie di olio - ha esordito Pelle - nonostante i miglioramenti fin qui avuti, è ancora a favore del produttore più che del consumatore. Sulla bottiglia non è indicata la data di produzione ma solo quella di scadenza. Non si dice quale tipo di oliva è stata franta. Solo ora, dopo tanti mesi, si è arrivati all’obbligo della bottiglia antiriempimento sul tavolo del ristorante».

L’oratore ha quindi toccato il tasto dolente del sorpasso che la Spagna ha operato nei confronti dell’Italia in relazione alla produzione di olio. Tra il 1995 e il 1998 la Spagna ha piantato 45 milioni di nuovi ulivi, contro 1,5 milioni di piante dell’Italia. Inoltre società spagnole hanno acquisito celebri marchi italiani come Carapelli, Bertolli e Sasso. L’Italia è quindi retrocessa al secondo posto tra i produttori mondiali. L’olio spagnolo all’origine costa meno di quello italiano e quindi è avvantaggiato sui mercati, per non parlare dell’introduzione a prezzi bassissimi di olio tunisino e marocchino che sconvolgono il mercato.

«Di olio buono se ne trova ancora - ha detto Pelle - ma bisogna saperlo individuare, anche se purtroppo il costo è, per una famiglia, una condizione spesso imprescindibile. Avendo un elevato punto di fumo (circa 180 gradi), l’olio d’oliva va bene per le fritture, ma sempre più spesso è soppiantato dall’olio di semi di arachide modificato, che non nuoce ma non dà sapore al fritto».

La dotta lezione di Adriano Pelle ha accompagnato una sontuosa cena tosco-bergamasca, come è nella tradizione della storica Trattoria Falconi fondata nel 1963 dal nonno degli attuali patron, i fratelli Giorgio in cucina e Marco (nella foto, il terzo da sinistra) in sala. Dopo un ricco antipasto (notevoli il paté toscano, il lardo di Colonnata e la polenta di mais di Gandino con crema di Branzi), sono piaciuti, più che i Casoncelli alla Bergamasca, i Gigli alla maremmana al ragù bianco toscano con pecorino grattugiato. Nulla da dire sui due secondi a base di carne: ottimo sia l’arrosto con porcini trifolati, polenta bramata e patate di Martinengo sia i bocconcini di Chianina stufati al Valcalepio Rosso.



Del resto la Trattoria Falconi è nota e molto frequentata per l’eccellenza delle sue carni. Per finire un assaggio di formaggi e un ottimo tortino di cacao e crema pasticcera. A parte i Casoncelli, una cena sicuramente degna dell’Accademia della Cucina, come ha rilevato il delegato Lucio Piombi e come è emerso dalle schede di giudizio compilate dai soci. È stato infine annunciato che il 18 aprile l’Accademia sarà a Brescia per visitare la mostra “Il cibo nell’arte: capolavori dei grandi maestri dal “600 a Warhol”. La cena verrà consumata a Brione, ristorante Madia (prenotazioni: Alberto Pinetti, tel 335 6970744, alberto@pinetti.it).


Trattoria Falconi
via Valbona 81 - 24010 Ponteranica (Bg)
Tel 035 572236
www.trattoriafalconi.it
trattoria.falconi@invind.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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