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I buongustai bergamaschi riscoprono i sapori altoatesini

di Roberto Vitali
 
18 marzo 2019 | 15:03

I buongustai bergamaschi riscoprono i sapori altoatesini

di Roberto Vitali
18 marzo 2019 | 15:03
 

I sapori dell’Alto Adige hanno deliziato le papille gustative di un gruppo di buongustai intervenuti al ristorante “Ciccio passami l’olio”, un po’ nascosto ma ben frequentato in centro a Bergamo.

La serata è stata organizzata da Luca Locatelli (chef) e Eleonora Spallino (direttore di sala), titolari da 19 anni del “Ciccio passami l’olio”. Ai vini da abbinare al menu deciso dallo chef, ha pensato l’enologo Mattia Grattieri, che ha scelto la cantina “Erste+Neue” di Caldaro (Bolzano).

(I buongustai bergamaschi riscoprono i sapori altoatesini)

La cantina Erste+Neue è un pezzo inscindibile della storia enologica dell’Alto Adige. Nata dalla fusione della “Erste Kellerei” (la prima cantina sociale di Caldaro, fondata nel 1900) e della “Neue Kellerei” (la “Nuova Cantina” sociale fondata nel 1925), nel 2016 ha compiuto una scelta coraggiosa e lungimirante confluendo nella Cantina Kaltern, ma mantenendo il marchio di Erste+Neue in considerazione dell’immutata fama di qualità e tradizione di cui gode tuttora nel mondo del vino.


(I buongustai bergamaschi riscoprono i sapori altoatesini)
Mattia Grattieri, Luca Locatelli ed Eleonora Spallino

I vigneti terrazzati della cantina Erste+Neue si estendono attorno al Lago di Caldaro, stringendolo in un abbraccio paesaggistico di una bellezza mozzafiato. Tutta la zona di produzione è ubicata nel cuore della zona vinicola dell’Alto Adige, distribuita in vari vigneti e cru di prestigio, ciascuno coltivato con i vitigni più idonei al suo terreno e alle sue caratteristiche microclimatiche. Baciati dai caldi raggi del sole di mezzogiorno e rinfrescati dai venti alpini, i grappoli ricoprono questo paesaggio dando vita a dei vini che diventano preziosi ambasciatori di questo angolo incantevole d’Italia.

(I buongustai bergamaschi riscoprono i sapori altoatesini)

La cena è cominciata con un profumatissimo Traminer aromatico 2018 che ha accompagnato il tagliere di speck con pane nero, cetrioli e riccioli di burro. Tipici gli “knodel” (grossi gnocchi, detti anche canederli) che sono seguiti (uno allo speck, l’altro con spinaci), ai quali è stata abbinata una Schiava trentina 2017 dal colore intenso e il profumo fruttato, sapido, fresco. Un impegnativo Pinot Nero Riserva 2016, con macerazione prolungata e 15 mesi di affinamento in barrique, ha accompagnato un delizioso gulash di manzo servito con polenta. Per finire un dolce poco conosciuto, dal nome impossibile per chi non conosce il tedesco, “Kaiserschmarren”, una frittata dolce con mele e cannella, accompagnata da salse al cioccolato e ai piccoli frutti di bosco. Interessante. Così come molto interessante e raro il vino “Prepositura Vigneti delle Dolomiti Igt 2017”, un uvaggio di vitigni bianchi da vendemmia tardiva, prodotto in un migliaio di bottiglie a San Michele all’Adige, quindi nel confinante Trentino, dalla Fondazione Edmund Mach.

A rendere ancora più altoatesina la serata, le musiche tipiche bavaresi e, servito caldo, il “bretzel”, il tipico pane diffuso nella popolazione di lingua tedesca.

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