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Olearie 2018, non solo una kermesse Weekend dedicato all'Olivastra Seggianese

 
13 aprile 2018 | 10:09

Olearie 2018, non solo una kermesse Weekend dedicato all'Olivastra Seggianese

13 aprile 2018 | 10:09
 

È forse riduttivo definire “Olearie 2018” una kermesse, se il termine di origine olandese viene interpretato solo nell'accezione di festa paesana. In realtà è un evento colto nei contenuti e anche volutamente simbolico.

L’obiettivo della manifestazione, che si svolgerà a Seggiano (Gr) sabato 21 e domenica 22 aprile è di dare visibilità ed esaltare - insieme all’unicità dell'Olivastra Seggianese - l’identità solidale di un intero territorio. Spieghiamo meglio perché.

Il Consorzio di tutela dell'olio di Seggiano (una delle quattro Dop toscane) è nato nel 2011 e si è rinnovato nel 2016, anche grazie alla presenza di alcuni giovani e dinamici produttori. Recentemente ha cercato di “svecchiare” l'impianto tradizionale della manifestazione (che rischiava di omologarsi a tante iniziative similari) e puntare su un elemento di forza del territorio: le dimensioni contenute e il sostanziale “idem sentire” degli attori della filiera. In altri termini, si è messo in movimento e consolidato il circolo virtuoso realizzatosi anche in campo vitivinicolo con il riconoscimento, ad analoghe realtà produttive di piccole dimensioni e ben coese, dell'ambita denominazione Docg.

(Olearie 2018, non solo una kermesse Weekend dedicato al Olivastra Seggianese)

Ma vediamo, nei punti essenziali, come è stato realizzato dagli organizzatori (tra cui lo stesso Comune e la Fondazione “Radici di Seggiano”) questo nuovo approccio all'evento. Si partirà dalla degustazione, nei locali dell’ex municipio, dei 10 olii di produttori che certificano la Dop. In contemporanea, sempre all'interno del centro storico, si svolgerà il “Fuori Olearie” che consentirà di degustare e acquistare i prodotti delle aziende locali (olio extra vergine Igt toscano e biologico, vini, formaggi, miele e carbone di faggio).

La piazzetta del Cisternone - balcone naturale che si affaccia sul monte Amiata - sarà invece il fulcro della parte culturale dell'evento. Due i convegni previsti: il primo, sabato 21 dal titolo “Seggiano Dop: la costruzione del paesaggio rurale dell’olio. Fra patrimonio culturale, identità locale, ambiente, economia e marketing territoriale”. Il secondo, domenica 22 sul tema: “Territorio e insediamenti di Seggiano e dell’Amiata nei secoli”. Si tratta di argomenti non scelti casualmente.

Quello del paesaggio rurale - e relative interazioni con identità territoriale, patrimonio culturale e ambiente - è uno degli aspetti più interessanti delle trasformazioni avvenute nella nostra agricoltura, come rilevato da Emilio Sereni, coltissimo caposcuola degli studi italiani in questo settore. Non meno rilevanti gli aspetti del secondo convegno, se si considerano le origini antiche degli insediamenti olivicoli nell'areale amiatino. L'interesse della potente Abbazia di San Salvatore (il cui patrimonio economico nell'alto medioevo fu notevole, come risulta dalle ricerche dello studioso tedesco Wilhelm Kurze) per la qualità dei terreni posti sul versante grossetano dell’Amiata è confermato da un documento che attesta - fin dall'inizio del X secolo d.C. - l'esistenza di “Terreni Olivellati” posti nei pressi del Castello di Seggiano. In questi luoghi i monaci benedettini, detentori e custodi del sapere agronomico, introdussero una cultivar di montagna resistente alle basse temperature, geneticamente discendente dall’Olea Europea Silvestri. Secondo una versione abbastanza accreditata, sembra che la provenienza della cultivar impiantata fosse di origine dalmata, tanto da meritarsi localmente anche il secondo appellativo di “Slavo”.

Durante l'intero svolgimento dell'evento sarà possibile accedere con unico biglietto (prezzo 5 euro), sia al Museo dell'olio che al parco-museo dell'artista svizzero Daniel Spoerri. Il Museo di Seggiano è conosciuto per l’originalità del progetto “Olivo nel Cisternone”, primo esempio sperimentale di pianta di Olivastra Seggianese posta all’interno di un’antica cisterna e alimentata con tecnica "aeroponica": radici sospese in vapori acquei e sostanze fitonutritive.

Nel suggestivo e storico scenario del Castello del Potentino (originario impianto medievale e antico possedimento dei vescovi di Chiusi) sabato sera si svolgerà la cena di gala, che inizierà con i saluti degli attuali proprietari (eredi famiglia Green) e si avvarrà della partecipazione del cuoco Fabio Magini (ristorante “La Scottiglia” di Pescina). Alle pietanze proposte verranno abbinati vini e olii del territorio presenti alla manifestazione.

Domenica alle 17.00 è prevista la chiusura dell'evento presso il podere Montale, che è una delle aziende produttrici di Olio Dop Seggiano. Durante la manifestazione saranno assicurate navette gratuite per raggiungere il centro storico, Museo dell'olio e Giardino di Daniel Spoerri.

Per informazioni: www.consorzioolioseggiano.it

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