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Spumanti dell’Etna, a Catania le bollicine del vulcano

Nella zona si contano 20 produttori di spumante metodo classico. A loro sarà dedicata l’iniziativa in programma domenica nel capoluogo etneo.

di Gianni Paternò
 
05 dicembre 2019 | 09:44

Spumanti dell’Etna, a Catania le bollicine del vulcano

Nella zona si contano 20 produttori di spumante metodo classico. A loro sarà dedicata l’iniziativa in programma domenica nel capoluogo etneo.

di Gianni Paternò
05 dicembre 2019 | 09:44
 

Le bollicine del vulcano più alto d'Europa ritornano in centro città per la seconda edizione di Spumanti dell’Etna, in programma domenica 15 dicembre a palazzo Biscari a Catania, con un appuntamento in sinergia con le migliori eccellenze del territorio: le cantine etnee, giovani chef della costa Jonica, i produttori e gli amanti del buono e del bello. L’evento è organizzato dall’agenzia Scirocco, con la collaborazione della Fondazione Italiana Sommelier e del portale Bibenda, il patrocino della Strada del Vino dell’Etna e rappresenta l’unica manifestazione unicamente dedicata alla spumantistica etnea.

La giornata sarà dedicata alle bollicine prodotte sull'Etna (Spumanti dell’Etna, a Catania le bollicine del vulcano)

La giornata sarà dedicata alle bollicine prodotte sull'Etna

«Sull’Etna si contano circa 20 produttori di spumante metodo classico, sugli oltre 160 complessivi che producono vino, insieme rappresentano circa l’1% delle produzioni», dice Francesco Chittari ideatore e organizzatore della manifestazione, che inoltre ha organizzato Etna Made e le 9 edizioni di Beer Catania. «Tra la città e i vini etnei - prosegue - c’è da colmare una distanza, c’è una discreta conoscenza dell’Etna rosso, si comincia ad apprezzare la produzione di bianchi e di rosati, mentre per gli spumanti siamo ancora agli inizi anche se la loro altissima qualità meriterebbe una maggiore diffusione e un maggior impegno da parte delle altre cantine».

L’evento, vuole essere l’occasione per mettere al centro del dibattito le prospettive future di un prodotto dalle enormi potenzialità, per il quale occorre sviluppare progetti di marketing, investimenti, consolidare sinergie tra i produttori,  in una visione comune capace di  abbracciare anche sfide coraggiose come quella, per esempio, di lanciare un disciplinare dedicato agli Spumanti dell’Etna, che hanno tutte le caratteristiche per stare almeno al pari con i più noti  Trentodoc, OltrePo Pavese, Franciacorta.

Le decorazioni di Palazzo Biscari (Spumanti dell’Etna, a Catania le bollicine del vulcano)
Le decorazioni di Palazzo Biscari

La scelta della sede che ospiterà l’evento non è casuale, le sontuose stanze del Palazzo Biscari in pieno centro storico quindi nel cuore della città rappresentano il contesto ideale per un prodotto aristocratico. E quando si parla di vini spumanti e di territorio inevitabile diventa il connubio con il buon cibo. Per questo, al fianco dei produttori ci saranno diversi giovani chef tra cui Marco Cannizzaro Ristorante Km 0 a Catania, Lorenzo Ruta Taverna Migliore a Modica, Williams Cioffi Osteria Nicosia a Trecastagni, Giorgio Cicero Murika a Modica, Giuseppe Geraci Modì a Torregrotta, Valentina Rasà ManiPura a Catania, Massimiliano Vasta Vico Astemio a Riposto, Gianluca Barbagallo Villa Miraglia a Cesarò, Marco Timpanaro Scirocco Fish lab a Catania, Giuseppe Pastura Uzeta Bistrot Siciliano a Catania che interpreteranno il tema del Gattopardo illustrando con le loro creazioni l’evoluzione enogastronomica nelle diverse dominazioni che hanno contrassegnato la storia siciliana.

Il programma prevede domenica 15, a Palazzo Biscari, alle 16.30 una sessione di approfondimento con Manlio Giustiniani, docente di Fondazione Italiana Sommelier esperto di Champagne e Paolo Di Caro, presidente siciliano di Fondazione Italiana Sommelier, sul tema del valore del territorio negli spumanti. Alle 19,30 verranno aperti i banchi di assaggio dove si potranno degustare i vini, prodotti gastronomici e i piatti preparati dagli chef (per le degustazioni è necessario acquistare il titolo in loco o attraverso il sito www.spumantidelletna.it ).

Sarà possibile assaggiare e acquistare gli spumanti autoctoni (Spumanti dell’Etna, a Catania le bollicine del vulcano)
Sarà possibile assaggiare e acquistare gli spumanti autoctoni

L’Etna rappresenta un continente enologico, con i suoi microclimi, con le differenze da versante a versante, con un suolo vulcanico che cambia morfologia, struttura e composizione da colata a colata, con i vitigni specialmente autoctoni, si va dal Pinot Nero al Nerello Mascalese, dal Carricante al Catarratto. Oggi il disciplinare prevede che per la denominazione Spumante Etna Doc le produzioni abbiano almeno il 60% di Nerello Mascalese escludendo di fatto la possibilità che siano Blanc de Blanc.

Nella storia della spumantistica siciliana una delle prime sperimentazioni risale al 1870 per opera del barone Spitaleri con un primo spumante della Sicilia fatto con uve Pinot nero. Una tradizione poi ripresa a fine degli anni ottanta dalla cantina Murgo, la prima ad avere spumantizzato il Nerello mascalese. “Siamo ancora agli albori - commenta Chittari - però c’è un’attenzione sempre crescente dei produttori che hanno capito di avere la possibilità di produrre uno spumante che può addirittura essere superiore rispetto ad altri territori.”

Per informazioni: www.spumantidelletna.it

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