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Consumatori attenti alla qualità Nove su dieci comprano olio d’oliva

 
09 aprile 2019 | 09:53

Consumatori attenti alla qualità Nove su dieci comprano olio d’oliva

09 aprile 2019 | 09:53
 

Oltre nove italiani su 10 consumano olio di oliva in Italia, due su tre lo acquistano addirittura più volte al mese, selezionandolo principalmente in base all’origine ancor prima del brand e del prezzo.

È quanto emerge da una ricerca effettuata da Nomisma, i cui contenuti sono stati resi noti nella giornata inaugurale di Sol&Agrifood, la fiera del food and beverage in corso fino a domani a Verona.

(Consumatori attenti all’acquisto di qualità Nove su dieci comprano olio d’oliva)

L’analisi del profilo di chi acquista olio di qualità restituisce l’identikit di un uomo, over 45 anni, con posizione lavorativa stabile ed economicamente sicura, laureato o con un altro titolo di studio elevato. L’attenzione al marchio Dop o Igp è più forte tra i “salutisti” e chi ha figli piccoli in casa.
 
Per Nomisma, due italiani su dieci comprano alimenti Dop e Igp abitualmente. Questa propensione all’acquisto e la sensibilità nei confronti di questi marchi sono maggiori nelle grandi città e in generale nel centro Italia. Alcune tipologie familiari, inoltre, risultano più attente alla qualità dei prodotti alimentari: si tratta di nuclei con figli conviventi in cui il responsabile degli acquisti è donna, over 45 anni e con titolo di studio elevato.

(Consumatori attenti all’acquisto di qualità Nove su dieci comprano olio d’oliva)
Il taglio del nastro della fiera Sol & Agrifood

 «L’idea di chiedere a Nomisma una ricerca sul consumatore di prodotti agroalimentari di qualità - ha spiegato Barbara Blasevich, consigliere di amministrazione di Veronafiere - è stata dettata dalla volontà di dare un approfondimento ai nostri espositori per aiutarli a leggere correttamente le tendenze e a impostare strategie per essere vincenti sui mercati. Questo, nell’ottica di essere una fiera di servizi, capace di dare strumenti che aiutino gli espositori ad aumentare il proprio business».

«Qui a Sol&Agrifood c’è l’agroalimentare di eccellenza - ha dichiarato la sottosegretaria alle Politiche agricole, Alessandra Pesce - nei confronti del quale abbiamo un duplice impegno: promuoverlo e tutelarlo dalle contraffazioni, da una parte, e portarlo nel mondo aprendo nuovi mercati».

La ricerca ha preso in considerazione anche il consumatore di birra, differenziato tra chi beve birra e chi preferisce la birra artigianale: la prima è la preferita da Generation X e Baby Boomers (rispettivamente 39-54 e 55-73 anni), mentre la seconda attira maggiormente i Millennial più eruditi delle grandi città.
 
La percezione del made in Italy nel mondo. Secondo le ultime indagini multi-country di Nomisma, sia negli Emirati Arabi, che in Regno Unito ma anche in Cina, circa 4 consumatori su 10 affermano che il nostro cibo e il nostro vino siano in assoluto i prodotti più rappresentativi del made in Italy, prima ancora di moda, auto e arredamento. All’estero, il food&beverage italiano richiama innanzitutto il concetto di “qualità” per circa un quarto dei consumatori stranieri, che, pensando al nostro cibo evocano anche immagini come “tradizione/cultura”, “salute” e “stile”. I prodotti della nostra cultura gastronomica che più attraggono i consumatori stranieri sono pasta e olio extravergine di oliva, ovviamente dopo la pizza: non plus ultra del made in Italy per diffusione e notorietà

Per informazioni: www.solagrifood.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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