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Bererosa a Palazzo Brancaccio 200 etichette in degustazione

 
25 giugno 2019 | 10:42

Bererosa a Palazzo Brancaccio 200 etichette in degustazione

25 giugno 2019 | 10:42
 

Le aziende che porteranno i loro vini rosati a Roma il 2 luglio saranno 70 e arriveranno da tutte le regioni d'Italia; in testa Puglia, Abruzzo, Lombardia e Veneto.

Bererosa è l'appuntamento targato Cucina & Vini giunto ormai all'8° anno consecutivo nella capitale. Si riproporrà una sorta di vie en rose dell'universo enoico dell'Italia colorata di rosa.

Un primo piano di due bottiglie di vino rosa in degustazione a Roma (Bererosa a Palazzo Brancaccio 200 etichette in degustazione)
Un primo piano di due bottiglie di vino rosa in degustazione a Roma

Come detto, 70 le aziende schierate nei banchi d'assaggio, e oltre 200 le bottiglie di vino rosato tra fermi e mossi. Immancabile chiaramente la Puglia con un team forte della presenza del Movimento Turismo del Vino della Regione; l'Abruzzo conterà svariate aziende parte del Consorzio Tutela Vini Abruzzo mentre la Lombardia e il Veneto saranno forti delle due denominazioni Valtènesi e Bardolino, tra gli altri. Un'occasione per toccare con mano le migliori espressioni vinicole rappresentate da un colore tanto vecchio quanto nuovo (per il significato a livello vitivinicolo e italiano che porta con sé).

«Otto anni fa - ha spiegato Francesco D’Agostino, direttore responsabile di Cucina & Vini - abbiamo ideato questo evento poiché avevamo intercettato il potenziale interesse e l’utilità che poteva riscontrare un appuntamento interamente dedicato alla promozione del bere rosa. In quel periodo, infatti, a livello statistico questo tipo di produzione nel Paese cresceva come mai in precedenza, fino a raggiungere il picco di oltre 5 milioni di ettolitri nel 2010, ben oltre il 10% di tutto il vino prodotto in quell’anno. Un boom che ha coinciso con l’escalation oltreconfine dell’Italia, che si afferma come primo esportatore mondiale di vini rosa con più di 4 milioni di ettolitri, coprendo circa il 25% del mercato mondiale. A seguire è però iniziata la decrescita produttiva, che ci ha portato a posizionarci oggi poco sopra i 2 milioni di ettolitri l’anno, per metà esportati, su un mercato globale che si avvicina alla soglia dei 25 milioni di ettolitri. Quindi un processo dove l’Italia ha perso molto più spazio in termini di quantità, concentrando la produzione sull’aspetto qualitativo, per la maggioranza su vini Doc o Igt. E proprio la qualità sarà ancora una volta il tratto distintivo dell’edizione 2019, che si preannuncia imperdibile, visto l’entusiasmo crescente dei consumatori e l’interesse sempre più marcato di ristoratori ed enotecari».

E se il vino sarà la star dell'evento capitolino, non mancherà nemmeno l'attenzione alla parte enogastronomica. Dal Maritozzo rosso di Edoardo Fraioli ai crudi, le ostriche e i piatti cotti di Meglio Fresco Pescheria, dalla Bottega dell'oliva ascolana direttamente da Ascoli Piceno ai taglieri di salumi e formaggi firmati Optymum. E per finire, la partnership con Diam Bouchage (tappi di sughero) e Fratelli Milano Italian Coffee.

L'ingresso per gli addetti ai lavori sarà alle 15.00, mentre per il pubblico alle 16.00. Il costo del biglietto (inclusi calice e sacca porta calice) è di 15 euro, ridotto per i sommelier in possesso di tessera associativa a 10 euro.

Per informazioni: www.cucinaevini.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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