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Sostenibilità e identità A Pantelleria va in scena Passitaly

 
23 settembre 2019 | 10:43

Sostenibilità e identità A Pantelleria va in scena Passitaly

23 settembre 2019 | 10:43
 

Quinta edizione della rassegna siciliana che per quest’anno ha come obiettivo primario la valorizzazione del passito naturale del posto, chiave di un rilancio turistico necessario.

Passitaly rimarrà sull’isola fino a sabato 28 settembre grazie alla consueta organizzazione dell’associazione “Passitaly in the World”, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Pantelleria e l’associazione dei Viticoltori “Pantelleria eroica”. «Un modello strategico-sistemico collettivo-imprenditoriale-politico - sostiene Giampietro Comolli, uno dei grandi nomi del giornalismo, dell’enologia e dell’economia vinicola nazionale presenti all’edizione 2019 - che deve andare oltre il livello di squadra o di rete o di consorzio. Pantelleria ha un ruolo assoluto nella produzione mondiale di un passito unico. Come Marsala lo ha per il suo vino liquoroso con i suoi vitigni e la sua terra. Sono peculiarità che hanno diverse distintività».

A Pantelleria una settimana di festa col vino locale protagonista (Sostenibilità e identità A Pantelleria va in scena Passitaly)
A Pantelleria una settimana di festa col vino locale protagonista

Comolli interverrà a Pantelleria il 27 settembre alle ore 17 al castello. Ma Passitaly non è solo vino, il Comune e Otr con il Sound Festival presenta tre giorni di musica live con grandi artisti, in scena al Porto di Scauri, di fronte a un mare unico, in cui lo spettacolo musicale sposa anche quella tradizione culturale legata al divertimento, all’attrazione turistica che è insita nella ospitalità pantesca. Pantelleria vuole salvaguardare le proprie peculiarità, come fanno tutti o tutti i territori Docg e Doc dovrebbero fare, in una cornice e in un palcoscenico dove la terra e il mare sono una cosa sola, dove essere contadini o pescatori è diverso , ma con un dna comune.

La parte musicale vede presenti Irene Grandi (26 settembre), Max Gazzè (27 settembre) e Carmen Consoli (28 settembre). Mentre di vino&vite si parlerà al Castello di Pantelleria (in totale sono 7 le conferenze tenute fino al 28 settembre) con l’obiettivo, anche questo molto chiaro e secondo noi molto giusto, di arrivare ad avere un brand identitario che caratterizzi Pantelleria. Dal passito alla sostenibilità, dalla tutela della viticoltura alla difesa dell’ambiente, dal sostegno dell’attività agricola alla “vitalità-vivibilità” sull’isola, come sostiene Giampietro Comolli, partendo proprio dalla diffusione delle prime ricettività turistiche già dedicate all’efficienza sostenibile a 360 gradi. Il 26 settembre, ore 17, si guarderà al modello della Doc Etna come spunto (esportabile?) per l’isola pantesca, grazie ai contributi di Vincenzo Cusumano, Giovanni Rizzo, Erik Klein, Monia Zanette e Rocco Lettieri.

Il 27 settembre, sempre con inizio alle ore 17 il clou di Passitaly2019, sempre al Castello, con la miglior menzione di “isola del tesoro”, dove il tesoro è il Passito, vede la presenza di Edy Bandiera, Dario Cartabellotta, Luigi Petrillo, Giuseppe Barbera, Carmelo D’Anzi, Giampietro Comolli e Diego Maggio. Il 28 settembre, ultimo appuntamento al Castello, con la presentazione della Carta di Pantelleria, con Aurelio Angelini, Caterina D’Ancona, Guido Stecchi, Vinicio Venturi, Saro Guiotta, Alfonso Pecoraro Scanio e Vincenzo Campo, sindaco di Pantelleria.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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