Cinque giorni, fino al 18 gennaio, per celebrare Pietro Querini, colui che nel 1400 introdusse il baccalà nella cucina italiana. L’idea è del ristorante Røst di Milano, che fino a sabato prossimo dedica un menu al nobiluomo veneziano che nel 1432, dopo molti mesi di naufragio, terminò il viaggio che lo portò superstite ad arrivare nell'isola di Røst nelle Lofoten, dove scoprì i sistemi di conservazione ed essiccazione del merluzzo, riportandolo a Venezia al proprio ritorno. Quasi sei secoli anni dopo, il ristorante Røst - che con il suo nome ha scelto di rievocare proprio questa straordinaria epopea - celebra l’impatto che tale avventura ha avuto nel panorama gastronomico del Mediterraneo.
La sala del ristorante Røst di Milano
Testimoni e ambasciatori di questa storia sono tre piatti a base di baccalà che resteranno in carta a pranzo e cena fino al 18 gennaio:
- Insalata di baccalà, cavolfiore, cipolla, capperi delle Tremiti
- Crocchette di baccalà e patate, maionese bianca
- Baccalà mantecato, rapa, finocchietto
«Si tratta di tre proposte che, pur con tecniche differenti, hanno in comune la capacità di preservare il sapore e le caratteristiche della materia prima, così da restituire nel piatto l’essenza autentica del baccalà. In ciascuna possiamo inoltre rintracciare le evocazioni di diverse tradizioni gastronomiche che appartengono alla radice profonda delle culture territoriali italiane» spiega la cuoca del locale
Lucia Gaspari.
Per informazioni:
www.rostmilano.com