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Pizza contro la violenza sulle donne Così ordinare diventa una protesta

In occasione della Giornata internazionale del 25 novembre, la campagna ActionAid promuove il sostegno ai centri antiviolenza. Grazie a una margherita acquistata in nove pizzerie d'Italia. Ricordando una donna che per denunciare il marito chiamò la polizia fingendo di parlare col ristorante.

di Giulia Mengolini
 
25 novembre 2020 | 08:30

Pizza contro la violenza sulle donne Così ordinare diventa una protesta

In occasione della Giornata internazionale del 25 novembre, la campagna ActionAid promuove il sostegno ai centri antiviolenza. Grazie a una margherita acquistata in nove pizzerie d'Italia. Ricordando una donna che per denunciare il marito chiamò la polizia fingendo di parlare col ristorante.

di Giulia Mengolini
25 novembre 2020 | 08:30
 

In Italia la violenza sulle donne è un'emergenza: i femminicidi del 2020 fino al 19 novembre sono stati 96, e nei mesi di lockdown sono triplicati, con una donna uccisa ogni 48 ore. Per le vittime di abusi è diventato quasi impossibile denunciare o chiamare la polizia, perché chiuse in casa con il loro carnefice.

Ad agosto una di loro, per chiedere aiuto senza farsi scoprire dal compagno violento, ha contattato la polizia fingendo di ordinare una pizza. L'agente che ha risposto alle telefonata ha capito la necessità delle vittima e l'uomo è stato arrestato.

Grazie a questa storia, dal 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, al 2 dicembre 2020 la pizza diventa uno strumento di protesta per chiedere strumenti più efficaci per il contrasto agli abusi: grazie alla collaborazione con alcune pizzerie di Milano, Bologna, Roma, Napoli, ordinando una margherita sarà possibile partecipare alla campagna Call4Margherita promossa da ActionAid (se abitate in altre città e volete aiutare con un gesto concreto potete donare online sul sito actionaid.it).


Una pizza contro la violenza sulle donne - Pizza contro la violenza sulle donne Così ordinare diventa una protesta
Una pizza contro la violenza sulle donne

Per ogni pizza acquistata, un euro sarà devoluto
Gli obiettivi sono sensibilizzare l'opinione pubblica su un'emergenza resa ancor più nascosta e dimenticata a causa della pandemia e sostenere con un aiuto concreto i centri antiviolenza: per ogni pizza acquistata, un euro verrà devoluto.

La pizza sarà consegnata a casa con un cartone rosso, realizzato appositamente. Sopra si legge: «Margherita, 35 anni, ha finto di ordinare questa pizza per salvarsi dal compagno violento. E come lei molte altre donne. Ma finché i centri antiviolenza rischieranno di chiudere per mancanza di fondi e servizi sociali, forze dell’ordine, tribunali e gli ospedali non avranno personale formato per rispondere alle richieste di aiuto, non ci saranno strumenti migliori per combattere la violenza».

Le donne imprenditrici di Fipe: «Più sicurezza nei locali»
Anche Valentina Picca Bianchi, presidente delle donne imprenditrici di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, ha voluto mandare il suo messaggio in occasione del 25 novembre, ricordando che «è ora di spezzare il collegamento ideale che ancora troppi fanno tra locali notturni, alcol, droga e violenza, in particolare quella sulle donne. I dati ci dicono che gli abusi avvengono in larga maggioranza in famiglia, ma i casi di cronaca raccontano di troppi episodi di violenza iniziati all’interno dei locali e poi degenerati all’esterno».

Una situazione che non può essere più accetatta: «I luoghi dell’intrattenimento e della socialità devono diventare sinonimo di sicurezza per tutti. Sia per le donne che li frequentano sia per le donne che ci lavorano. È un tema che mi sta particolarmente a cuore e che intendo portare all’attenzione dell’Assemblea annuale delle donne imprenditrici di Fipe-Confcommercio, in programma il 2 dicembre».

Poi ha aggiunto come sia «del tutto evidente che la responsabilità degli atti di violenza è sempre e solo di chi li compie, ma è nostro dovere creare le condizioni affinché le ragazze che frequentano i nostri locali si sentano in diritto di svagarsi serenamente, senza dover tenere sempre alta la guardia. Devono sapere che ci siamo noi a vigilare sulla loro sicurezza. Ecco perché nel 2021, quando potremo riappropriarci del diritto alla socialità, come Fipe lanceremo una grande campagna sui locali sicuri». 

Da ActionAid un appello al governo e al parlamento
Elisa Visconti, responsabile programmi di ActionAid, ha invece sottolineato le carenze italiane: «Se ancora oggi una donna deve inventarsi lo stratagemma di fingere di ordinare una pizza per salvarsi dalla violenza significa che il sistema attuale non funziona. Con questa campagna vogliamo lanciare un messaggio forte perché fermare la violenza sulle donne diventi una priorità di tutte le componenti del governo e del parlamento, non solo in occasione del 25 novembre, ma tutto l’anno. Il nostro Paese ha bisogno di un sistema antiviolenza funzionante e duraturo. Solo così le donne potranno finalmente esercitare il loro diritto a vivere una vita senza violenza».

Le pizzerie che aderiscono alla campagna
Roma

  • Remo a Testaccio - 3208287458 - 06 5746270 - panfol@icloud.com - Piazza di Santa Maria Liberatrice, 44 - apertura serale 19-22
  • Bonci Pizzarium - 06 39745416 - salvatore@bonci.it - Via Trionfale, 36 - Chiamare panificio 06 39734457
  • Giacomelli - 06 372 5910 - +39 392 551 7961 - giacomelli.andrea80@gmail.com - Via Emilio Faà di Bruno, 25
Milano
  • Due Lire - 3201478922 - serendipitygastropizza@gmail.com - Viale Caterina da Forlì, 28
  • Pop Up - 3470431156 - edoardopizzi3@gmail.com - Via Cagnola, 9
Bologna
  • Pizzeria Nicolas - 051 232502 - nicola.nappo@libero.it - Piazza San Martino, 9
  • Pizzeria Tizio Caio e San Petronio - 051 041 1231 - 3356882084 - annamariaguanti@libero.it - Via Don Luigi Sturzo, 33/DE
  • Portapazienza.bo.it - 0512194455 - 3489130709 - michele@laformicascs.it - Via Pirandello, 6 - int. Circolo La Fattoria
Napoli
  • Pizzeria Carminiello - 0817540037 - vdelucia69@yahoo.it - Corso Secondigliano, 350

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