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Roma, Festival del carciofo romanesco dal 28 al 31 marzo al Portico d'Ottavia

In 18 ristoranti il carciofo romanesco verrà proposto in numerosi primi, abbinati alla pasta o al riso, come fettuccine tradizionali e bombolotti, sino alla pasta fresca ripiena

di Mariella Morosi
 
23 marzo 2023 | 11:39

Roma, Festival del carciofo romanesco dal 28 al 31 marzo al Portico d'Ottavia

In 18 ristoranti il carciofo romanesco verrà proposto in numerosi primi, abbinati alla pasta o al riso, come fettuccine tradizionali e bombolotti, sino alla pasta fresca ripiena

di Mariella Morosi
23 marzo 2023 | 11:39
 

Sarà un viaggio nel gusto lungo quattro giorni quello che proporrà la seconda edizione del Festival del carciofo romanesco che si svolgerà a Roma dal 28 al 31 marzo. Il cuore della manifestazione sarà il Portico d'Ottavia, il quartiere ebraico della Capitale, scelto non solo per la sua bellezza, tanto ricco di maestosi reperti della romanità,  ma anche per l'atmosfera di convivialità e di accoglienza per la presenza di tanti ristoranti che della cucina giudaico-romanesca fanno la loro bandiera. «Il valore aggiunto dell'iniziativa è nel luogo stesso dove si svolge - ha detto Angelo di Porto vicepresidente Assoturismo Roma-  perchè  le ricette del carciofo 'alla romana' e alla 'giudia' qui sono nate e si conservano attraverso tradizioni secolari tramandate di generazione in generazione».

Roma Festival del carciofo romanesco dal 28 al 31 marzo al Portico d'Ottavia

La locandina

La presentazione del Festival, all'insegna del "Semo romani, ma romaneschi di più" che certifica il carciofo come punto di riferimento del territorio, si è svolta è nella sede dell’Università Mercatorum di Palazzo Costaguti, a Piazza Mattei, alla presenza delle istituzioni accademiche, cittadine e laziali. Nel dibattito moderato dal giornalista Daniel Della Seta di Radio Rai e autore delle rubriche “L’Italia Che Va…” e "In punta di Forchetta", sono intervenuti Valter Giammaria, presidente Confesercenti Roma e Lazio, Angelo Rossi, consigliere del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Giancarlo Righini, assessore Regionale Agricoltura Regione Lazio; Alessandra Sermoneta, vicepresidente I Municipio Roma Capitale; Carlo Hausmann, Direttore di AgroCamera; David Granieri, Presidente Coldiretti Lazio; Giovanni Cannata, Rettore dell’Università Mercatorum; Alessandro Onorato, assessore Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Roma Capitale; Claudio Pica, presidente FIEPET e Anna Maria Palma, titolare della scuola di cucina Tu Chef.

Roma Festival del carciofo romanesco dal 28 al 31 marzo al Portico d'Ottavia

La presentazione del Festival del carciofo romanesco

Il carciofo cimarolo o mammola

Il carciofo romanesco, noto anche come cimarolo o mammola, squisito "fiore" dell'orticoltura, vanta sua identità rispetto alle altre varietà sia a livello gustativo che nutrizionale ma anche con l'orgoglio di essere stato il primo prodotto italiano ad essere tutelato a livello europeo dal marchio IGP. Era apprezzatissimo fin dall'antichità, come mostrano gli affreschi della necropoli di Tarquinia, e per i romani è una vera passione stagionale perchè il suo periodo migliore per la raccolta va dai primi di marzo a fine aprile.  Si gusta tradizionalmente in molte versioni ma le più ricercate sono "alla giudia", fritti croccanti che nel piatto sembrano rose, e con aglio e mentuccia. E' più grande del normale, ha i capolini violacei e ha un sapore deciso e caratteristico, oltre ad essere un prezioso serbatoio di vitamine di sodio, potassio, fosforo, calcio e le vitamine C e K. In più favorisce la digestione, stimolando anche la funzione epatica e biliare.

Roma Festival del carciofo romanesco dal 28 al 31 marzo al Portico d'Ottavia

Una colonna di carciofi


Pablo Neruda lo descrisse così nella sua ode:  "Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero, ispida edificò una piccola cupola,si mantenne all’asciutto sotto le sue squame".

Protagonisti 18 ristoranti

Nei 18 ristoranti del Portico d'Ottavia che hanno aderito al Festival il carciofo romanesco verrà proposto in numerosi primi, abbinati alla pasta o al riso, come fettuccine tradizionali e bombolotti, sino alla pasta fresca ripiena. Molti anche i secondi a tema, con abbacchio e carni varie,  e anche come contorno, cucinati fritti o stufati oppure crudi affettati sottilmente e conditi semplicemente con olio e limone.  Accanto alle ricette tradizionali non mancheranno rivisitazioni moderne, anche in contaminazioni con il dolce, come gelato gastronomico al carciofo. Già nella scorsa edizione del Festival aveva conquistato tutti e nei quattro giorni della manifestazione che segue la Giornata Europea del Gelato del 24 marzo, sarà presente una delegazione dell'Associazione Italiana Gelatieri con maestri e professionisti, guidati dal campione del mondo Eugenio Morrone.

 


Tra gli obiettivi della kermesse gastronomica c'è  anche un rilancio del turismo di qualità attraverso la valorizzazione del territorio e delle tradizioni culinarie locali, a partire proprio da questo squisito ortaggio. Secondo il presidente di Confesercenti Roma e Lazio, Valter Giammaria, «Valorizzare le eccellenze del territorio e proporre ai consumatori prodotti di qualità consente anche di mostrare la professionalità degli chef e di tutti gli operatori della filiera». Inoltre come ha sottolineato Claudio Pica, presidente FIEPET, un evento come questo può evidenziare  il forte legame che esiste tra cibo e cultura identitaria di un popolo.


Il taglio nel nastro, tra un tripudio di freschissimi carciofi appena colti, è previsto martedì 28 marzo alle 11 a via del Portico d’Ottavia. La novità di questa edizione è l'allargamento della festa anche ad altri quartieri e rioni storici come Campo de’ Fiori e Piazza Navona. Gli stand di Coldiretti e del CAR, il Centro Agroalimentare Romano,  daranno il benvenuto ai visitatori all’ingresso di Largo 16 ottobre.

Festival del Carciofo Romanesco
www.confesercenti.it

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