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Il caffè al bar arriva a 1,50 euro. La colazione fuori casa diventa un lusso?

Le quotazioni del caffè sono cresciute dell'81% nel 2021, quelle del latte del 60%, quelle di zucchero e cacao del 30%. Maggiori costi in capo agli esercenti che sono obbligati a rivalersi sui clienti. Cursano (Vicepresidente Fipe): A rischio c'è l'intero modello in tutta Italia, perchè con queste prerogative non riusciremo a rimanere sul mercato a lungo

15 gennaio 2022 | 10:50
Colazione al bar. ormai un lusso La colazione fuori diventa un lusso: il caffè al bar arriva a 1,50 euro
Colazione al bar. ormai un lusso La colazione fuori diventa un lusso: il caffè al bar arriva a 1,50 euro

Il caffè al bar arriva a 1,50 euro. La colazione fuori casa diventa un lusso?

Le quotazioni del caffè sono cresciute dell'81% nel 2021, quelle del latte del 60%, quelle di zucchero e cacao del 30%. Maggiori costi in capo agli esercenti che sono obbligati a rivalersi sui clienti. Cursano (Vicepresidente Fipe): A rischio c'è l'intero modello in tutta Italia, perchè con queste prerogative non riusciremo a rimanere sul mercato a lungo

15 gennaio 2022 | 10:50
 

Prima o poi, la bolla doveva scoppiare e questo è il momento: il costo delle materie prime schizzato alle stelle si ripercuote ora non solo su ogni singolo imprenditore della filiera, ma anche sui consumatori. Si è chiuso il cerchio di un circolo vizioso destinato a rappresentare un altro durissimo colpo per l'economia italiana, ristorazione in primis.

Rincari su materie prime e costi dell'energia La colazione fuori diventa un lusso: il caffè al bar arriva a 1,50 euro

Rincari su materie prime e costi dell'energia

Caffè fino a 1,50 euro

L'ultimo dato allarmante è quello che arriva da Assoutenti il quale annuncia che il costo del caffè al bar è arrivato ormai, su alcuni banconi, a costare 1,50 euro. Un prezzo spropositato se confrontato con l'euro classico che serviva per iniziare bene la giornata o per ricaricarsi prima di tornare in ufficio, magari col giornale sottobraccio.

Il caro è stato definito "caro-colazione", perchè i costi sono aumentati a dismisura non solo per quello che riguarda il caffè, ma anche il cappuccino, i cornetti e tutte quelle coccole che gli italiani amano farsi dopo essersi svegliati.

La misura dei rincari generali

Assoutenti segnala che le quotazioni del caffè sono cresciute dell'81% nel 2021, quelle del latte del 60%, quelle di zucchero e cacao del 30%. Maggiori costi in capo agli esercenti che, inevitabilmente, vengono scaricati sui consumatori finali, e stanno dando vita al fenomeno del "caro-colazione" in tutta Italia. A questo vanno aggiunti gli annunciati aumenti delle bollette per luce e gas. Così il caffè in alcuni casi arriva a 1,50 euro la tazzina con un rincaro del 37,6%.

La bolla è scoppiata dopo che già a novembre aveva iniziato a gonfiarsi proprio a causa del rincaro delle materie prime che gli imprenditori erano riusciti a calmierare e a non portare sugli scontrini, ma l'impresa ora è impossibile: o si alza lo scontrino o si chiude, non per decreto, ma per fallimento. Ma come si può pensare di andare avanti con i prezzi che salgono e i consumi che crollano?

 

Cursano (Fipe): A rischio il modello italiano

«Impensabile - spiega Aldo Cursano, nelle vesti di imprenditore di alcuni locali storici di Firenze e di vice presidente vicario della Federazione italiana pubblici esercizi - perchè per tutto ciò che la pandemia ha portato con sè i consumi sono a picco e noi ristoratori non possiamo più evitare di ritoccare i prezzi all'insù. Ma è chiaro che con questa tendenza non abbiamo lunga vita, a rischio c'è un intero sistema che offre all'Italia notevole ricchezza e dunque a rischio c'è anche tutto il nostro Paese. A Firenze il caffè è aumentato di 10 centesimi, siamo passati da 1,10 euro a 1,20 ma non è questo che mi preoccupa: è il complesso dei rincari che parte dalla luce e dal gas e passa per ogni singola componente e materia prima che sono fondamentali per un bar o un ristorante. Questo significa che molti sono a rischio chiusura, che chiusure portano ad uno svuotamento delle città, i turisti non cercheranno più l'Italia e il modello di società italiano andrebbe alla deriva: risollevarlo, poi, sarà molto complesso».

 

A Milano decolla ancora lo smart working

Le conferme di una tendenza pericolosa arrivano anche dal bar Principe di Milano che ha riscontrato un «netto aumento dei costi di tutto, dal caffè al latte allo zucchero, a tutto ciò che contribuisce a preparare una colazione». Stimare di quanto si alzino i costi è cosa difficile perchè dall'inizio dell'anno, praticamente ogni giorno i prezzi vanno aggiornati, ritoccati, rialzati, coi cliente che se ne accorgono e, sempre di più, preferiscono non entrare e prepararsi qualcosa a casa. Anche perchè lo smart working è tornato a dilagare e la socialità è sempre di più un lontano ricordo di un modello italiano che fu e che, probabilmente, non sarà più.

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Di Marco