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Orgoglio ligure al Nove Ristorante

 
31 luglio 2019 | 18:24

Orgoglio ligure al Nove Ristorante

31 luglio 2019 | 18:24
 

Ad Alassio, in provincia di Savona, tra i magnifici giardini di Villa della Pergola, amanti della buona Cucina italiana possono conoscere la freschezza e l'innovazione dei piatti firmati Giorgio Servetto.

Giorgio, nato a Savona nel 1975 e con un lungo curriculum alle spalle, è da marzo 2016 l'executive chef dell'historical suite relais Villa della Pergola. Da una parte la freschezza e l'innovazione che caratterizzano la filosofia in cucina del cuoco ligure, dall'altra l'intramontabile eleganza del relais: questi elementi, mixati tra loro, han dato vita al Nove.

Un'oasi naturale protegge l'atmosfera di pace del Nove Ristorante (Orgoglio ligure al Nove Ristorante)
Un'oasi naturale protegge l'atmosfera di pace del Nove Ristorante

Il Nove si racconta come luogo nel quale la qualità è messa al primo posto: i prodotti sono quelli autentici del territorio, la stagionalità nella realizzazione dei piatti è seguita meticolosamente. Da questi presupposti fondamentali Servetto si muove, combina le materie prime che natura e territorio gli porgono, ricombinandole così da raccontare una storia, la sua storia, un richiamo ad un infanzia trascorsa tra il mare e le montagne, una tradizione ben radicata ma allo stesso tempo "contagiata" da influenze piemontesi e francesi. Il tutto chiaramente rivisitato in chiave tanto moderna quanto personale. Per non dimenticare un tratto distintivo, anzi, sarebbe bene dire unico: Giorgio Servetto e la sua brigata, per i piatti del Nove, hanno la possibilità di attingere dai Giardini di Villa della Pergona, cogliendo agrumi, erbe aromatiche e fiori eduli.

Giorgio Servetto in cucina (Orgoglio ligure al Nove Ristorante)
Giorgio Servetto in cucina

Tutto questo si cela dietro un semplice numero: il 9. Dal latino nòvem/novus, significa "numero giovane, nuovo", come nuovo e rivoluzionario allo stesso tempo è questo progetto che, tra l'altro, si trova proprio in via privata Montagu numero 9. Altri riferimenti, più celati, possono nascondersi dietro a questa scelta: 9, ad esempio, sono i mesi di gestazione che portano alla nascita di una nuova vita.

Al Nove, quindi, i menu di Giorgio Servetto. Tutti basati sulla stagionalità, quindi diversi durante l'anno, tutti incentrati sulla ricerca dei prodotti dai produttori migliori. Che pochi non sono: la Liguria e il basso Piemonte sono ricchi di materie prime di qualità, molte di queste anche presìdi Slow Food, dall'Aglio di Vessalico all'Asparago violetto di Albenga, dai Fagioli di Pigna ai Ceci di Nucetto. A questi si uniscono, come detto, le eccellenze genuine raccolte direttamente dai Giardini della Vita - c'è anche un piccolo orto dove sono coltivati per di più insalate, pomodori e vegetali in genere, e un'azienda agricola adiacente, di proprietà, con un piccolo pollaio.

Ricci nell'uovo (Orgoglio ligure al Nove Ristorante)
Ricci nell'uovo

«Il ristorante - ha dichiarato Francesca Ricci, manager del ristorante Nove - l'abbiamo voluto fortemente già prima dell'arrivo dello chef nel 2016. Volevamo qualcosa che ci rappresentasse e sapesse allo stesso tempo di Liguria. Poi l'incontro con Giorgio, è stato subito amore a prima vista. Anche la volontà era la stessa: aprire un ristorante che parlasse della nostra Regione, una cosa che secondo noi mancava nel panorama gastronomico. Abbiamo allora iniziato a costruirgli una vera e propria identità».

Il logo del ristorante l'ha disegnato proprio lei: ricorda le Arcate della Villa principale, «sono quattro lettere come quattro sono le arcate dell'ingresso del ristorante».

Tornando al territorio, «Ad oggi siamo orgogliosi di poter dire che il 95% dei prodotti utilizzati in cucina sono liguri. I pochi altri sono per la maggior parte italiani, tutti selezionati per la loro indubbia qualità. Abbiamo a questo proposito creato un menu degustazione [tra i tre che sono offerti] che rappresenta proprio questa nostra filosofia, un menu nel quale abbiamo voluto inserire tutti i nostri produttori più importanti. È Orgoglio Ligure. Perché per noi i nostri produttori sono motivo di orgoglio, vogliamo che tutti li conoscano e li stimino esattamente come facciamo noi».


«Un'esperienza a dir poco strepitosa - ha dichiarato Enrico Derflingher, presidente Euro-Toques Italia, associazione di cui Giorgio Servetto è socio - uno dei posti più belli che io abbia visto in questa splendida regione. Una terrazza amena, tra le più belle d'Italia, con una vista mozzafiato direttamente sul mare. Il servizio è attento e preciso, la cucina di alto livello. Una cucina pulita, tre o quattro ingredienti per piatto, poche salse, ricerca notevole della materia prima, profumi liguri, il pesce trattato al meglio per preservarne il gusto. Certamente da stella Michelin».

Giorgio Servetto
Nasce a Savona nel 1975 da famiglia lugire. Passa la sua infanza tra Albissola e Palo di Sassello. Già da bambino inizia ad avvincinarsi al mondo della cucina, grazie soprattutto al padre che gli permette di conoscere i sapori e i prodotti autentici e genuini della sua terra. Nei pressi del confine con il Piemonte, la sua idea di cucina è influenzata da entrambe le tradizioni regionali. Nel '95 si diploma all'alberghiero Elio Miretti di Finale Ligure; durante gli anni di formazione comincia a intraprendere la strada della ristorazione, da semplice garzone in pizzeria a ruoli sempre più di rilievo. È la dedizione al lavoro a spingerlo, la passione, la stessa passione che dalla metà degli anni '90 lo porterà ad una ricerca autonoma tra prodotti, tecniche e stili, frequentando parallelamente corsi di cucina e ristorazione. Tra questi anche quello tenuto da Gianluigi Strobino, sous chef del Louis XV di Alain Ducasse a Parigi - ecco la terza influenza, quella francese.

Giorgio Servetto (Orgoglio ligure al Nove Ristorante)
Giorgio Servetto

Nell'aprile del 2005 apre il suo primo ristorante ad Alassio, proponendo piatti classici di cucina ligure affiancati da ricette creative, tutto sempre basato sulla qualità delle materie prime. Chiude nel 2010 e inizia un itinerario fitto tra le grandi insegne della sua regione. Nel 2012 diviene chef de La Locanda dell'Asino ad Alassio, ottenendo buoni risultati tra le Guide di settore. Nel 2013 entra all'Antica Osteria del ponte, poi nel 2015 frequenta per diverse settimane le cucine del Devero, allora regno dell'oggi pluristellato Enrico Bartolini.

Villa della Pergola
L'historical suites relais Villa della Pergola offre ai suoi ospiti 15 suites diffuse tra la Villa, il Villino, Casa del Sole e Casa Wisteria. Le stanze sono differenti per stile, atmosfera, tonalità di colori e complementi d'arredo: ognuna è unica, ognuna è dedicata ai numerosi personaggi che in passato hanno soggiornato in questa villa.

La vista mozzafiato da Villa della Pergola (Orgoglio ligure al Nove Ristorante)
La vista mozzafiato da Villa della Pergola

A Villa della Pergola la storia passata, quella della colonia inglese di Alassio, il lusso moderno e la natura dei Giardini si fondono per diventare una cosa sola. Qui si respira pace e serenità lontani dai frastuoni della Riviera. C'è insomma l'idea di casa con però i più alti standard di ospitalità. E con un giardino unico nel suo stile. Tutto merito di Silvia e Antonio Ricci, che insieme ad una cordata di amici, nel 2006 acquistano l'intera proprietà salvandola da un'importante speculazione edilizia e avviando un accurato restauro del parco, che oggi può dirsi ritornato agli antichi fasti dei Dalrymple e degli Hanbury, storici proprietari della Villa.

Per informazioni:
www.noveristorante.it
www.villadellapergola.com
www.giardinidivilladellapergola.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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