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“Carpaccio” a Roma, la carne nella sua più alta espressione

Un locale tutto dedicato alla carne nella sua più alta e internazionale espressione, che presto andrà alla conquista di altre capitali. Artefici del progetto Germano Bertollini e Angelo Di Nicola

di Mariella Morosi
 
27 giugno 2021 | 11:30

“Carpaccio” a Roma, la carne nella sua più alta espressione

Un locale tutto dedicato alla carne nella sua più alta e internazionale espressione, che presto andrà alla conquista di altre capitali. Artefici del progetto Germano Bertollini e Angelo Di Nicola

di Mariella Morosi
27 giugno 2021 | 11:30
 

La carne, in tutte le sue interpretazioni, è al centro del menu del ristorante “Carpaccio”, un locale appena aperto in via Ennio Quirino Visconti, in Prati, un quartiere sempre più riferimento di buona gastronomia. La scelta in menu è ampia e parte da una materia prima certificata e di origine controllata proveniente dai migliori allevamenti del mondo. Ma è un omaggio alla creatività italiana il nome scelto per questo nuovo format dai titolari, Germano Bertollini e Angelo Di Nicola, esperti selezionatori di carni. Fu infatti Giuseppe Cipriani dell’Harry’s Bar di Venezia, nel 1950, a creare per la nobildonna e amica Amalia Nani Mocenigo un piatto di filetto crudo tagliato sottilmente. Il colore ricordava al celebre patron la pittura di Vittorio Carpaccio ammirata nella mostra allora in corso mentre era al Palazzo Ducale.

“Carpaccio” a Roma, la carne nella sua più alta espressione



«Abbiamo scelto di rendere protagonista il carpaccio - dicono i titolari - mettendolo al centro di un format italiano dedicato alla carne scegliendo le selezioni migliori e fondendole con sapori e cucina internazionale, perché questo piatto è per il mondo».

Il progetto di un locale tutto dedicato alla carne nella sua più alta e internazionale espressione sarà presto esteso ad altre capitali grazie al supporto di una solida esperienza: Bertollini appartiene ad una storica famiglia attiva nel mondo delle carni dal 1893 ed ha realizzato vari format nel mondo della ristorazione (a Shanghai ha creato un grande centro alimentare italiano di 3mila mq); mentre Di Nicola, uomo di sala e di vino, ha all’attivo varie iniziative di successo nella ristorazione romana.

“Carpaccio” a Roma, la carne nella sua più alta espressione
Germano Bertollini e Angelo Di Nicola


Il locale si sviluppa su 170 mq tra interno ed esterno, per un totale di 100 posti. L’arredamento, un gioco di equilibri tra tonalità calde e fredde, crea una dimensione elegante ma informale dominata dalle cornici dorate dalle varie dimensioni e forme con i ritratti di Carpaccio e dei suoi artisti contemporanei.

La proposta prevede varie tipologie di carpacci, come il Cipriani con lemon dressing, germogli e Parmigiano in scaglie; Kaffir con foglie di lime, mayo allo zenzero, lemon grass, spicy dressing; Cacciatora con vinaigrette alla cacciatora, timo, rosmarino, pimienton, olive, capperi; Truffle con scaglie di tartufo, pane crunchy, burro nocciola.

“Carpaccio” a Roma, la carne nella sua più alta espressione


La griglia è l’altra grande protagonista dell’offerta e il metodo di cottura esalta le carni piemontesi, danesi, spagnole e l’Angus americana, australiana, argentina e uruguaiana disponibili nei tagli T-bone, Fiorentina, Costata e New York Steak. Da evidenziare gli “Special”, una selezione di carni pregiate internazionali che variano a seconda della disponibilità e della giusta frollatura. I sapori dal mondo avanzano nella sezione “Beef Boys” con intriganti percorsi di gusto come i Ravioli al vapore ripieni di beef pork verdure e ginger; i Bao buns pulled pork con pulled pork, coleslaw, bbq sauce; i Chicken popcorn degli sfiziosi crunchy chicken popcorn e ancora il Pollo yakitori in wok di verdure e lamelle di mandorle. La carne cruda è protagonista anche nella Tartare disponibile nella versione francese con senape di Digione, salsa Worcester, fiori di cappero, lemon dressing, e in quella italiana con olive, fiori di cappero, mandorle, erbe fini, lemon dressing. Non mancano gli hamburger disponibili nella versione US Burger e Rossini Burger.

Ad accompagnare i piatti ci sono una quantità di contorni serviti in speciali tegamini: verdure di stagione, cicoria romana saltata con olio, aglio e peperoncino, oppure in wok fino al Pak choi al vapore, con soia e zenzero. Immancabili le paste della tradizione romana, dallo Spaghettone alla carbonara, la Mezza manica all’amatriciana e il Tonnarello cacio e pepe, proposte anche in mezza porzione per chi non vuole rinunciarvi pur prevedendo un robusto successivo appuntamento con le carni.

“Carpaccio” a Roma, la carne nella sua più alta espressione


La carta dei vini, o meglio, la “collezione” dei 100 vini, ne esalta i sapori. Si tratta di una raccolta che partendo dalla produzione d’Oltralpe percorre tutto il territorio nazionale fino alle pendici dell’Etna, passando per le colline abruzzesi che offrono alcuni tra i migliori vini naturali. Vi figurano anche le più classiche e blasonate etichette italiane come Sassicaia o Tignanello. Una gestione attenta e la scelta di professionisti dell’accoglienza completa l’esperienza di livello. Il locale è aperto tutti i giorni (12.30-15.30; 19.00-23.00).

Per informazioni: www.carpacciorestaurant.it


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