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La tradizione alla Locanda del Viandante Sapori semplici, frutto di antiche ricette

All’interno del Parco dei Monti Rognosi si trova “La Locanda del Viandante”, con al piano terra “L’Osteria del Viandante”, abilmente gestita dalla famiglia Manfroni che dell’arte culinaria ha fatto un suo stile di vita

di Claudio Zeni
 
19 agosto 2015 | 16:03

La tradizione alla Locanda del Viandante Sapori semplici, frutto di antiche ricette

All’interno del Parco dei Monti Rognosi si trova “La Locanda del Viandante”, con al piano terra “L’Osteria del Viandante”, abilmente gestita dalla famiglia Manfroni che dell’arte culinaria ha fatto un suo stile di vita

di Claudio Zeni
19 agosto 2015 | 16:03
 

C'è un pugno di rocce che affiora in mezzo alle colline sopra il paese di Anghiari (Ar). Un pugno scuro, rocce d'ombra alte come monti, che affiorano dai campi di fieno, dai papaveri e dagli olivi staccandosi dalla dolcezza toscana. Sono i Monti Rognosi: aspri in superficie e delicati negli anfratti. Nudi scogli pieni di mistero che da lontano incutono timore, ma avvicinandosi e osservandoli bene il pugno si apre e offre le sue gemme, le “ofioliti”, ovvero le “pietre dei serpenti”, preziosi minerali dai colori stupefacenti che cambiano al sole, alla pioggia e al chiaro di luna. Il Parco dei Monti Rognosi costituisce un tassello importante del progetto “I Parchi della Valtiberina Toscana”, che promosso dall'Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana prevede la “messa a sistema” di tutte le aree protette, delle risorse storico-culturali, archeologiche, ambientali e paesaggistiche del territorio.



All’interno del Parco dei Monti Rognosi e della Valle del Sovara si trova nell’antico casolare di Cerreto “La Locanda del Viandante” (sei camere) alla quale è annessa al piano terra “L’Osteria del Viandante”, quest’ultima abilmente gestita da una famiglia che dell’arte culinaria ha fatto un suo “stile di vita”: i Manfroni, Pierluigi, Santina e il figlio Lorenzo. La cucina dell’Osteria è quella della tradizione, reinterpretata con tocchi contemporanei. «Qui da noi è tutto fatto in casa a cominciare dal pane - esordisce Pierluigi Manfroni, che dopo la sua lunga esperienza al ristorante “Il Bersaglio” di Città di Castello (Pg) ha iniziato da quest’anno questa nuova avventura - la pasta è fatta con poche uova come tradizione vuole, impastata e tirata a mano con abilità, perché qui i bringoli, immancabile piatto anghiarese, li facciamo noi. Così come i dolci, sia secchi che al cucchiaio, sono goloserie che nascono nella nostra cucina».



«Sapori semplici, frutto di antichi saperi - continua la moglie Santina Manfroni, vera anima della cucina - proposte che cambiano nel rispetto dell’avvicendarsi delle stagioni, in continua ricerca di prodotti autenticamente del territorio, perché un semplice piatto, oltre a soddisfare il palato, può raccontare da solo la cultura di un territorio». Il menu dell’osteria, dove non mancano mai funghi e tartufi, si compone di quattro antipasti, quattro primi e quattro secondi a scelta, accompagnati sempre da piatti anche per vegetariani e piatti del giorno, preparati seguendo la stagionalità del momento, perché qui gli ortaggi, quali fiori di zucca, legumi, fave, piselli, pomodori, cavolo, patate, cetrioli, melanzane, carote, prezzemolo e buona parte dell’olio sono prodotti da Santina, che con passione poi li trasforma per gli ospiti.



«Per gli altri prodotti ci riforniamo da produttori locali della Valtiberina Toscana, dell'Alta Valle del Tevere e del Casentino - ricorda Pierluigi - prodotti Igp e Dop come il vitellone bianco dell'Appennino Centrale e il marrone di Caprese Michelangelo e presìdi Slow Food come il mazzafegato dell'Alta Valle del Tevere e il prosciutto di Grigio del Casentino, mentre tra le carni nazionali offriamo piatti preparati con la marchigiana, la chianina e la fassona piemontese». Anche gli animali da cortile vengono direttamente allevati da Santina ed è possibile gustarli, oltre che all’Osteria anche a casa propria, visto che su prenotazione è disponibile la loro vendita. Come ogni Locanda che si rispetti la cantina dell’Osteria offre una vasta scelta di vini, in modo da accompagnare al meglio ogni piatto, conservando comunque lo spirito del luogo, la territorialità.

«Abbiamo cercato di selezionare soprattutto vini delle terre di Arezzo, zona che ha sempre prodotto buone etichette, la cui qualità è notevolmente migliorata negli ultimi anni, e della Toscana con i suoi SuperTuscan - conclude Pierluigi - offriamo, inoltre, vini biologici e biodinamici, ottenuti seguendo la natura e tenendo conto delle antiche conoscenze contadine, dove fondamentale è la posizione della pianta, il tipo di terreno, le fasi lunari, un ristabilito equilibrio fra cosmo e Terra». L’Osteria è aperta dal giovedì al sabato e prefestivi la sera, domenica e festivi pranzo e cena, mentre dal lunedì al mercoledì organizza corsi di cucina. È gradita la prenotazione.


Locanda del Viandante
Località Cerreto, Ponte alla Piera, 11 - 52031 Anghiari (Ar)
Tel 0575 723016 - 334 3622898
www.locandadelviandante.toscana.it

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