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Cucina gourmet all'Hotel Col Alto per palati esigenti ed internazionali

Dopo l'inizio della stagione all'insegna di un restyling innovativo dell'arredo, l'Hotel Col Alto rivoluziona l'offerta ristorativa. Più spazio al buffet, maggior qualità nel piatto. Clientela straniera in aumento

 
16 gennaio 2016 | 11:30

Cucina gourmet all'Hotel Col Alto per palati esigenti ed internazionali

Dopo l'inizio della stagione all'insegna di un restyling innovativo dell'arredo, l'Hotel Col Alto rivoluziona l'offerta ristorativa. Più spazio al buffet, maggior qualità nel piatto. Clientela straniera in aumento

16 gennaio 2016 | 11:30
 

La stagione invernale è entrata nel vivo e Hotel Col Alto a Corvara (Bz) è sempre più un punto di riferimento per tutti gli appassionati di montagna che vogliono godere dei panorami e delle offerte sciistiche dell’Alta Badia. Il restyling proposto quest’anno ha fatto sì che la struttura fosse soggetta ad un notevole salto di qualità, ravvisabile nelle soddisfazioni di tutti i clienti, italiani e internazionali.



Il proprietario di Col Alto Stefano Pezzein (nella foto) e la moglie, Lucia D’Achille (nella foto), raccontano le conquiste ottenute grazie alla ristrutturazione dell’Hotel, dalle camere alla zona di accoglienza dei clienti. «Siamo fieri del nuovo aspetto che abbiamo dato alla nostra struttura - spiega Stefano - abbiamo utilizzato il legno dei fienili della zona, regalando una nuova veste alle nostre stanze. Abbiamo rivisto e ammodernato sia quelle base che le suite dando sì importanza al territorio, attribuendo un tocco altoatesino a tutto l’arredo, ma, desiderando al contempo una veste più moderna, siamo stati in grado di cambiare l'“outfit” di Col Alto rendendolo tradizionale da una parte, giovanile dall'altra».

Il lusso e la freschezza ricercate si rispecchiano perfettamente nelle nuovissime suite Wellness e Sellaronda. «La Wellness è una camera di lusso di 60 metri quadrati con sauna privata - illustra il proprietario di Col Alto - che si affaccia direttamente sul Gruppo della Sella. È la nostra punta di diamante insieme alla sua gemella, la suite Stellaronda, dalla quale si può godere di un paesaggio mozzafiato sulle piste da sci».



Se a inizio stagione le camere e il nuovo stile dell’hotel erano già pronti ad accogliere i turisti, tocco di classe che sta crescendo è la diversificazione nell’offerta per quanto riguarda la ristorazione. «Abbiamo già ampliato il buffet per la colazione - racconta Lucia D'Achille, principale referente per la ristorazione di Col Alto - dando maggior spazio al salato, dalle uova fatte al momento a salumi di prima qualità. La strategia funziona, piace ai clienti, e su questa linea intendiamo rinnovare anche il servizio di cucina per pranzi e cene».

La qualità del servizio generale, dal comfort delle camere e delle nuove suite alla spettacolarità dell’affaccio di Col Alto sulle piste e sui panorami mozzafiato delle Dolomiti, trova un efficace raffronto nella raffinatezza che sempre di più è perno attorno al quale ruota tutta la cucina dello chef Andrea Corinaldesi.



«Stiamo proponendo menu legati al territorio - continua Lucia - ma in grado di esprimere la ricerca di un equilibrio fra tradizione e cucina gourmet: una chiara tendenza atta ad alzare il livello della nostra ristorazione, offrendo portate più ricercate, capaci di conquistare anche i palati più esigenti».

Quando un progetto del genere inizia a concretizzarsi i risultati appaiono subito evidenti, in particolar modo tra i turisti che decidono di passare qui le loro vacanze invernali. «Sta aumentando molto la clientela straniera - prosegue fiero Stefano Pezzein - l’Inghilterra è un mercato sempre più importante, e l’Est Europa, che da sempre apprezza le Dolomiti e le sue piste sciistiche, vede più di ieri in Col Alto un punto di riferimento sicuro e di qualità. È un nuovo mix di clienti per noi, che però ci regala molte soddisfazioni».

da sinistra: Stefano Pezzein e Lucia D'Achille
Nella foto, da sinistra: Stefano Pezzein e Lucia D'Achille

Tutto questo è stato possibile grazie all’ingegno, al coraggio e soprattutto alla creatività di Stefano e Lucia, ma sono loro stessi i primi a ricordare quanto l’Alto Adige abbia avuto prontezza e attenzione davvero notevoli nell’approfittare dei pochi momenti di freddo in quest’inverno per innevare artificialmente le piste, garantendo così una stagione proficua per le attività, alberghiere e non, di tutta la zona. «Quasi l’80% delle piste sono state rese agibili - conclude Stefano - l’Alto Adige dev’essere fiero di questa strategia di mercato. Nell’arco alpino le Dolomiti si riconfermano uno dei luoghi migliori dove sciare».


Hotel Col Alto
Strada Col Alt 9 - 39033 Corvara in Badia (Bz)
Tel 0471 831100
www.colalto.it
info@colalto.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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