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Fuoriporta House a Bergamo Alta Slow food e accoglienza da boutique hotel

di Roberto Vitali
 
14 maggio 2018 | 17:38

Fuoriporta House a Bergamo Alta Slow food e accoglienza da boutique hotel

di Roberto Vitali
14 maggio 2018 | 17:38
 

Compie un anno la gestione del Fuoriporta House, locale pubblico, elegante edificio Liberty, appena fuori Porta Sant’Alessandro, accanto alla stazione inferiore della funicolare che sale a San Vigilio, a Bergamo Alta.

I due titolari - la franco-bergamasca Danielle Marinoni e il piemontese Roberto Falcioni - amano chiamarlo, con un neologismo, “boutique hotel”, per dire che offre poche camere ma di qualità. Per la classificazione della Regione Lombardia è una “Locanda”, cui si aggiunge un bistrot per la somministrazione di cibi e bevande, con attenzione tutta particolare alle indicazioni sane e gustose del movimento Slow Food. Molta attenzione per la colazione a buffet, sia per gli ospiti dell’hotel che per i clienti di passaggio, con ampia scelta di prodotti freschi e biologici.

(Fuoriporta House a Bergamo Alta Slow food e accoglienza da boutique hotel)

In sostanza, dalle 7.00 del mattino fino a mezzanotte, qui è sempre aperto e di traffico ce n’è parecchio. Le sei camere, distribuite sui due piani superiori, sono tutte diverse tra loro e presentano un binomio pietra-parquet di grande fascino. I bagni sono ricchi di specchi e cristalli, con sanitari d’avanguardia. Un ascensore collega tutti i quattro piani dell’edificio, quindi anche per i disabili non ci sono problemi.

«Il lavoro non manca - commenta Falcioni, con alle spalle un lungo servizio come direttore d’albergo per le catene Novotel e Sofitel - e spesso lamentiamo di non avere qualche camera in più per accontentare le richieste. La nostra clientela è fatta per il 90% da stranieri del Nord Europa».

Roberto Falcioni e Danielle Marinoni (Fuoriporta House a Bergamo Alta Slow food e accoglienza da boutique hotel)
Roberto Falcioni e Danielle Marinoni

L’attenzione di Danielle Marinoni è tutta rivolta alla gestione del food and beverage, ispirata costantemente ai buoni propositi del movimento di Slow Food, movimento al quale Danielle da anni dà il suo contributo di idee e azione. Grande attenzione quindi ai prodotti di nicchia, al chilometro zero, al “buono, pulito e giusto”, a vini e cibi biologici. I taglieri del Fuoriporta non presentano salumi e formaggi dozzinali, ma piccole produzioni doc di contadini-eroi che continuano ad amare la terra e a produrre bene.

Nel menu si dà spazio ovviamente ai casoncelli alla bergamasca ma anche al pesce d’acqua dolce (la trota leggermente affumicata) o anche a un pezzo di storia: incuriosisce il piatto dedicato a Bartolomeo Colleoni: tre polpette di carne piemontese cotte a bassa temperatura (il numero tre ricorda lo stemma del condottiero) con salsa al pomodoro e champignons.

(Fuoriporta House a Bergamo Alta Slow food e accoglienza da boutique hotel)

Un capitolo a sé meritano la caffetteria (tutta Illy), la vasta scelta di tè e tisane, la varietà di birre anche bergamasche, il buon assortimento di vini di qualità. Per i cocktails entra in campo l’abilità dei due bartender: oltre a quelli classici internazionali, qui sono presenti quattro cocktails “della Casa” intitolati alle quattro porte di Bergamo Alta.

Per l’arco dell’intera giornata sono proposti snack sfiziosi. La struttura è disponibile per feste private di compleanno, laurea, o qualsiasi tipo d’evento “su misura” per esaudire ogni desiderio. Vi è anche la possibilità di affittare l’intera struttura (bistrot e sei camere) per una o più giornate.

Per informazioni: www.fuoriportahouse.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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