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Devero, l’hotel lungo l’A4 inaugura il “Dehors dinner”

di Guido Gabaldi
 
28 maggio 2019 | 12:47

Devero, l’hotel lungo l’A4 inaugura il “Dehors dinner”

di Guido Gabaldi
28 maggio 2019 | 12:47
 

Chi percorre l'autostrada A4 tra Bergamo e Milano potrà notare un cilindrone tutto cemento e vetrate non lontano dalla carreggiata, nei pressi di Cavenago Brianza: è la torre del Devero Hotel.

Si tratta di un quattro stelle situato in posizione strategica tra Orio al Serio e Linate, attrezzato in particolare per la clientela business (meeting e congressi) ma dotato anche di sauna, hammam, calidarium, idromassaggio e sala relax.  Gli affari e il benessere tutti in un posto, insomma.  

Il ristorante del Devero Hotel (Devero, l’hotel lungo l’A4 inaugura il Dehors dinner)
Il ristorante del Devero Hotel

E siccome Cavenago è poco distante da Milano, una delle nuove capitali del cibo, la ristorazione di qualità non può mancare: tra i servizi, il Lounge Bar con un’esclusiva selezione di drink e cocktail, il Bistrot Dodici24 aperto dalle 12 alle 24, con un menu informale che varia mensilmente e che omaggia di volta in volta una regione italiana con piatti dedicati, e infine il ristorante gastronomico Devero.

Guidato dal trentanovenne chef Moreno Ungaretti, è impostato sulla ricerca dei migliori ingredienti e preparazioni ed è frequentato anche dalla clientela non residente. Il lucchese Ungaretti ha cominciato prestissimo a spignattare; e a diciotto anni è già capo partita nel ristorante “Da Paolino” a Follonica. Decisiva, per il suo percorso, anche l’esperienza di quattro anni al Bistrot di Forte dei Marmi, proprio nel periodo in cui arriva la prima stella Michelin.

L’approdo a Milano serve allo chef ad ampliare i suoi orizzonti proprio nell’ambito della hôtellerie, fino ad assumere l’incarico di executive all’Hotel Galles, in cui si crea una brigata di collaboratori che ancora oggi sono con lui. L’incontro con Antonio Mussini, Food&Beverage Manager del Devero Hotel, è l’occasione per prendersi, a partire dal 2017, la responsabilità di succedere ad Enrico Bartolini.

Il risotto proposto da Moreno Ungaretti (Devero, l’hotel lungo l’A4 inaugura il Dehors dinner)
Il risotto proposto da Moreno Ungaretti

Ed è proprio da una eredità così impegnativa che partiamo: si sente ancora, tra le stanze del Devero, la presenza in spirito del grande Bartolini? «No, non si sente - risponde Ungaretti senza pensarci due volte - Si tratta senz’altro di un grande professionista, ma quello che motiva me e la mia brigata è la soddisfazione e la sorpresa che leggiamo in faccia ai clienti del ristorante, tutti i giorni. Quando presentiamo un primo come ‘Quasi una pappa al pomodoro’, un risotto con Carnaroli, pomodoro datterino, cipolla e crema di basilico, chi lo assaggia si rende subito conto della complessità della preparazione, della ricerca che c’è dietro: è in pratica un tentativo di armonizzare l’aroma del pane tostato con tutti gli altri ingredienti».

Il risotto è in degustazione in occasione dell’Opening Dehors Dinner, e il richiamo alla pappa al pomodoro rimane assolutamente sullo sfondo, perché la creazione dello chef ha autonomia e originalità da vendere. Ungaretti, lei pensa di andare avanti con questa linea tosco-lombarda, magari presentando qualche prodotto tipico della Garfagnana, sconosciuto qui a Cavenago Brianza? «Quella sarebbe l’intenzione, perché la terra d’origine non si scorda mai, e ci sono delle eccellenze che aspettano solo di essere scoperte: come il Biroldo della Garfagnana (insaccato cremoso fatto di testa, polmoni, cuore e lingua del maiale), che potrebbe essere una delle prossime sfide, e che naturalmente andrò ad interpretare alla mia maniera».

Moreno Ungaretti (Devero, l’hotel lungo l’A4 inaugura il Dehors dinner)
Moreno Ungaretti

Cosa abbinare alle visioni ad occhi aperti di questo intraprendente toscano, adottato dai brianzoli? Ci vorrebbe un vino che lasci il segno, che si faccia ricordare. Noi lo abbiamo trovato nel Rosso Le Mojole Riserva 2015, che al classico uvaggio Cabernet Sauvignon + Merlot aggiunge una piccola percentuale di Syrah. A dire il vero più che in parallelo era a coronamento della cena, perché andava bene anche come vino da meditazione, e l’intensità persistente della boccata non avrebbe potuto conciliarsi con il vitello con fagioli al fiasco e foie gras, terza portata dell’Opening Dehors Dinner.
La serata è servita a capire che al Devero Hotel, oltre ad affari e benessere, è in prima linea la ristorazione, e quindi un’offerta di servizi completa e all’altezza delle aspettative di turisti e viaggiatori che a Milano, nuova capitale del cibo, chiedono quel tocco di classe in più.

Per informazioni: www.deverohotel.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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