Il viaggio è uno dei piaceri a cui è difficile rinunciare, ce ne siamo resi conto soprattutto nei mesi di isolamento domestico a causa del coronavirus. E se tanta è la voglia di camminare all’aperto respirando aria pura tra la natura rigenerante, l’Hotel Muchele di Postal vicino a Merano (Bz) a partire dal 19 giugno promette un piacevole soggiorno in piena e sicura libertà. La struttura 4 stelle Superior, che fa parte del gruppo Vinum Hotels, è la passione della famiglia Ganthaler che sin dal 1952 conduce l’albergo. Vivacità e cordialità, ma con la giusta “distanza”, traspaiono dalle tre sorelle, impegnate oggi in prima linea nella gestione delle attività: Martina, la creativa della famiglia, ha studiato design; Priska, sommelier, si occupa degli ottimi vini e del cibo; Anna, esperta in benessere, gestisce la “sua” Anna Spa. Il tutto sotto la supervisione di papà Hansjörg e mamma Franziska che, tra l’altro, trascorre alcuni mesi all’anno a Morro d’Alba nelle Marche a curare l’azienda vinicola di famiglia.
Suite Veranda
Tante le coccole che le tre graziose sorelle sono pronte ad offrirci. Oltre all’accurata pulizia (di cui la proprietà va fiera) e all’osservanza scrupolosa delle norme igieniche, gli ambienti saranno sanificati con prodotti certificati. L’edificio e gli interni sono stati realizzati con materiali del territorio: legno di castagno e porfido (proveniente da una cava inattiva di proprietà della famiglia), con l’aggiunta di vetro e ferro. Linee morbide, colori ben accostati e dettagli eleganti per le ampie e luminose suite come la Penthouse Moroso con ampia terrazza dotata di vasca idromassaggio. I mobili sono realizzati a mano da abili artigiani di un’azienda friulana mentre i quadri di Erich Stecher, artista della Val Venosta, accendono le pareti. Originali le tende di pizzo che decorano gli ambienti con disegni che traggono ispirazione dagli ornamenti rurali e dal numero 3 come le sorelle Ganthaler. Nella sala da pranzo la luce entra copiosa dalle ampie vetrate, dalle quali si accede direttamente alla grande terrazza con vista sulle montagne. Il vasto giardino soleggiato permette nella bella stagione di rilassarsi - la distanza fisica tra una postazione e l’altra è assicurata - sdraiati su comodi divanetti o lettini in legno di cimbro.
La piscina da 21 metri
Nell’Anna Spa non tutti i servizi saranno accessibili: via libera alla piscina lunga 21 metri (un tutt’uno tra vasca interna ed esterna) con accurata disinfezione con l’ozono, adatto anche alle pelli più sensibili, ma per ora stop all’area dedicata alle saune. I massaggi e i trattamenti, a cura di Anna e della zia, avverranno nella massima sicurezza con la mascherina indossata sia dall’operatrice sia dal cliente. La carta trattamenti spazia dagli anti-age ai rilassanti, dagli energetici a quelli a base di vino come il Trattavino, che sfrutta le virtù benefiche del vino e di altri prodotti naturali ottenuti dai vigneti di famiglia. Prima un bagno al vino rilassante e delicato, poi un massaggio per eliminare le tossine. L’olio di semi d’uva, rigorosamente spremuto a freddo, rende la pelle elastica mentre i polifenoli contenuti nel vino contrastano l’invecchiamento precoce della pelle. Per combattere gli inestetismi della cellulite e ridurre le smagliature la caffeina è certamente un valido alleato e il trattamento Miracolo Kuntrawant ne è la prova. Drena i liquidi in eccesso, migliora la circolazione e rende la pelle morbida ed elastica. Schiena intensa, una particolare forma di massaggio praticata con gli avambracci e con la coppetta, favorisce la piena mobilità della colonna vertebrale e del capo. Per sciogliere le tensioni e ritrovare il giusto equilibrio, suggerito il massaggio ayurvedico Kerala che stimola e rivitalizza il metabolismo e dona serenità al corpo e allo spirito. Naturali e privi di conservanti i prodotti della linea cosmetica firmati “Anna Care” come la crema nutriente e un siero che lascia la pelle morbida ed elastica.
La giovane e vivace brigata di cucina, capitanata dalla cuoca Evelin Frank, propone piatti dal tocco altoatesino, preparati con materie prime di qualità e, preferibilmente, del territorio. Morbidi i canederli ai finferli con erbette di montagna, da abbinare con un Verdicchio Superiore della Tenuta di Fra’. Delizioso il carciofo di alta montagna ripieno con pane tipico e speck tirolese da gustare magari con un bicchiere di Vernatsch vecchie viti della cantina di Girlan. Per finire in dolcezza il “classico” strudel qui declinato al rabarbaro, servito con yogurt prodotto con latte di fieno e accompagnato da un Gewürztraminer passito, di Franz Haas. All’hotel Muchele il vino ha un ruolo da protagonista: nell’enoteca in argilla - chiamata l’ufficio del capo - sono custodite più di 600 etichette e la “degustazione sui generis” è l’evento più atteso della settimana. Vale la pena indugiare alla prima colazione per gustare con tranquillità le marmellate fatte in casa, il burro di malga, le uova delle galline felici, lo speck del macellaio locale, ma soprattutto per sorseggiare una o più tazze di caffè filtrato a mano dall’aroma inebriante.
Vista l’emergenza pandemica la famiglia Ganthaler adotta nuove politiche di cancellazione: il soggiorno può essere annullato senza penalità sino a pochi giorni prima della partenza, e la data di prenotazione può essere cambiata in qualsiasi momento.
Per informazioni:
www.muchele.com