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Osteria Antichi Maestri di Milano Un progetto di reintegrazione sociale

Aprirà ufficialmente il 6 luglio, ma è già operativa l'osteria che in centro Milano dà lavoro ai detenuti della seconda casa di reclusione di Bollate. Il ristorante offre dalla colazione a menu degustazione e alla carta

di Clara Mennella
vicedirettore
 
29 giugno 2016 | 15:11

Osteria Antichi Maestri di Milano Un progetto di reintegrazione sociale

Aprirà ufficialmente il 6 luglio, ma è già operativa l'osteria che in centro Milano dà lavoro ai detenuti della seconda casa di reclusione di Bollate. Il ristorante offre dalla colazione a menu degustazione e alla carta

di Clara Mennella
vicedirettore
29 giugno 2016 | 15:11
 

Di questa nuova apertura racconterò con particolare emozione, curiosità e interesse, perché l’Osteria Antichi Maestri che aprirà ufficialmente a Milano il prossimo 6 luglio, ma è già operativa con qualche giorno di anticipo, giusto per fare un po’ di rodaggio, racchiude un progetto sociale di quelli che non possono lasciare indifferenti. Il ristorante infatti darà occupazione ad ex detenuti e persone ancora in carcere, beneficiarie dell’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario, che consente di lavorare all’esterno.



In pratica sono state selezione alcune persone che sono in esecuzione penale e che hanno i requisiti di salute e di responsabilità per poter affrontare un percorso di uscita dalle mura carcerarie per alcune ore al giorno, idonee ad una occupazione vera e propria, infatti sono tutte regolarmente assunte e producono reddito. Un’iniziativa volta alla reintegrazione sociale di soggetti deboli, per i quali il lavoro costituisce un importante elemento di contrasto alla recidiva che è stato promosso dalla cooperativa sociale Progetto Onesimo presieduta da Nicola Garofalo, affiancato da uno chef executive che terrà anche corsi di formazione professionali per giovani allievi.

Massimo Parisi

Massimo Parisi

Garofalo si occupa da vent’anni di volontariato e ci racconta: «Dopo alcune esperienze all’esterno che hanno visto i detenuti impegnati nella partecipazione a sagre e mercatini, ci sentivamo pronti per affrontare la grande sfida di poter gestire un locale vero e proprio, così abbiamo rilevato questo bel ristorante e lo abbiamo ristrutturato completamente. Con l’executive chef abbiamo voluto dare un’impronta di cucina di alta qualità e nulla è stato lasciato al caso. Visto che il cibo è anche cultura, abbiamo deciso di offrire tutto quello che fa parte della tradizione gastronomica lombarda, anche i piatti dimenticati o poco conosciuti. Le materie prime saranno acquistate da produttori territoriali garantiti. In tutto questo, un aiuto fondamentale ci è stato dato dalla direzione del seconda casa di reclusione di Milano-Bollate e dalla polizia».



Il direttore in questione è Massimo Parisi (nella foto). «La nostra mission da sempre - dichiara il direttore della casa di reclusione - è proprio quella di mettere alla prova le persone in esecuzione, facendo in modo che possano confrontarsi con la vita reale, anche se non è tutto facile perché chi lavora all’esterno è un soggetto che deve essere monitorato e sostenuto, perché il fatto di fare dentro e fuori non crei scompensi. Finora i riscontri sono stati positivi e quello che ci ha colpito è stato l’interesse manifestato dai primi clienti verso il personale, un momento di arricchimento umano importante per tutti».



Ha detto la sua anche Roberto Brivio (nella foto sotto), attore, comico, cantante e una delle anime storiche del gruppo “I Gufi” che da anni è sensibile ai temi sociali: «Ho vissuto alcune esperienze nelle carceri con il teatro e confermo che il volontariato e le iniziative come questa sono umanamente straordinarie». Il locale si avvale della collaborazione di sei addetti, tra cucina, sala e dehors, delle quattro persone in art. 21, due sono assunte dalla cooperativa e altrettante usufruiscono di borse lavoro; al loro fianco, altre due non detenute.

Roberto Brivio
Roberto Brivio

«Tra coloro che lavorano in questo ristorante - puntualizza Parisi - alcuni hanno fatto delle esperienze all'interno dell'istituto, mentre altri hanno pregressi professionali che consentono loro di lavorare in una cucina. Chiaramente si spera che quest'esperienza iniziale si consolidi ulteriormente sul campo».



All’inizio l’Osteria sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle 7.00 alle 14.30. Fino alle 10.00 si offriranno colazioni a base di brioches preparate dai cuochi con farciture originali, dalle 11.00, via libera al servizio di “Schiscetteria”: panini farciti con prodotti di norcineria di produzione propria, gnocco fritto con salumi ispirati a ricette di conservazione delle carni di manzo, suine e oca, serviti in prevalenza nel dehors, oltre a piatti take away anche su prenotazione. Sempre a partire dalle 11.00, si potrà pranzare all’interno dell’Osteria, sia con la formula della degustazione, sia alla carta. Capitolo prezzi: i panini costeranno tra i 6 gli 8 euro. Le degustazioni tra i 15 e i 18 euro (due primi e due secondi a volontà). Le pietanze alla carta tra i 25 e i 35 euro.


Osteria Antichi Maestri
piazza Vesuvio 15 - 20144 Milano

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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