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Ristoratori delle Terre Vulcaniche Menu dedicati all’uva Garganega

 
11 ottobre 2018 | 10:28

Ristoratori delle Terre Vulcaniche Menu dedicati all’uva Garganega

11 ottobre 2018 | 10:28
 

L’uva Garganega, uno dei prodotti più rinomati del territorio compreso tra Gambellara e Montebello Vicentino, sarà protagonista nel menu di quattro ristoranti della zona che vogliono valorizzare questa eccellenza.

L’iniziativa è de I Ristoratori delle Terre Vulcaniche, gruppo di locali ambasciatori del territorio composto da La Fracanzana, Giulietta e Romeo, La Marescialla e Antica Osteria Al Castello.

Maurizio Nori e Elio Bertoldo (Ristoratori delle Terre Vulcaniche Menu dedicati all’uva Garganega)
Maurizio Nori e Elio Bertoldo

Utilizzata per produrre i classici vini del territorio, come il Gambellara o il Recioto, la Garganega diventa l’ingrediente principe di alcuni piatti grazie alla fantasia dei cuochi che ne sfruttano gli aromi per originali abbinamenti, a cominciare dalle caratteristiche note minerali provenienti dalla coltivazione in piena area vulcanica. Non a caso l’idea nasce in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini Doc Gambellara e si concretizza in questi giorni tramite il coordinamento di Fipe-Confcommercio Vicenza.

Nel menu gli ospiti troveranno ad esempio Fiori di zucchine in crosta croccante di riso, farciti con mousse di fegatini d'anitra e mostarda di uva garganega, Petto di faraona farcito con uva garganega confit e zenzero, Ravioli con zucca e uva garganega, Filetto di trota della Val Chiampo con uva garganega e limone. Oppure, Panino cimbro con uva garganega, speck di Asiago e battuta di sorana, Tortelli di pasta integrale con porcini, crema di Asiago, guanciale e uva garganega, Saor espresso di alici dell'alto adriatico con uva garganega e Dolce maccafame con uva garganega.

Maurizio Nori, uno dei promotori della proposta, sottolinea come l’iniziativa «parta da una riscoperta di antichi sapori - con l’uva garganega che veniva utilizzata un tempo soprattutto nei dolci - per creare oggi qualcosa di nuovo: studiandone i sapori, abbiamo infatti portato quest’uva a diventare un ingrediente a tutto tondo, proponendola in antipasti, primi e secondi piatti». Sulla stessa linea d’onda Elio Bertoldo: «Quest’uva ti dà davvero tantissime possibilità di abbinamento: noi l’abbiamo sperimentata sia direttamente in cottura, sia creando una mostarda da abbinare ai vari piatti; in tutti i casi i risultati sono ottimi».

L’orgoglio di Franco Cavallon, direttore del Consorzio Tutela Vini Doc Gambellara: «Siamo felici che i ristoratori della zona abbiano deciso di valorizzare un vitigno autoctono da secoli, lanciando questa iniziativa proprio nel momento in cui stiamo vendemmiando l’uva migliore, quella di collina. L’abbinamento ai vini delle aziende del territorio è poi una straordinaria opportunità per accrescere la conoscenza del patrimonio vitivinicolo espresso dal nostro territorio».

Per informazioni: www.ristoratoridivicenza.it

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