Miyabi raddoppia e apre a Milano Un'altra originale sushi experience

Il sushi come forma d'arte, questa la filosofia del Miyabi, ristorante di cucina giapponese rivisitata in chiave occidentale, che dopo il successo di Bergamo sbarca anche a Milano nel cuore di San Babila.

Il Miyabi Bergamo ormai conta sei anni di storia; accanto a questo primo spazio bergamasco in via San Francesco d'Assisi, la cucina giappo-occidentale conta anche il Kura di via Paglia.

Ora però l'apertura in un mercato decisamente più vasto, e se si vuole, anche più rischioso. A controbilanciare c'è la mano esperta di Hiko Ochai: Chef Hiko è un maestro di sushi con alle spalle esperienze importanti presso quotati ristoranti in Giappone, come ad esempio il Rappongi Sushi Suzuki, il Sushi Kikuchi e il Nishiazabu Gonpachi.



Il suo arrivo in Italia però segna cambia la sua filosofia tra i fornelli, che si evolve e si contestualizza: il risultato è una cucina fusion, una tendenza ad occidentalizzare la blasonata cucina sushi giapponese, mixata con elementi tipici del Made in Italy d'eccellenza: ingredienti «come la mozzarella di bufala o l'aceto balsamico», o tipologie di cotture, attraverso le quali un piatto che il cliente si aspetterebbe freddo arriva in tavola tiepido.

Non una cucina scontata, né per il mercato bergamasco né per quello milanese, che ruota attorno a due pilastri fondamentali: «Mi concentro sulla materia prima e sul gusto. Ormai sono sei anni che abbiamo aperto a Bergamo, piano piano ho imparato a scoprire e a fare mio il gusto italiano». Chef Hiko, questo gusto, l'ha scoperto sì in cucina, ma anche a monte della filiera, vale a dire facendo la spesa: «Tutte le mattine io vado al mercato di pesce a Bergamo, o a quello ittico a Milano, e scelgo i prodotti migliori».



Quindi, selezione del pescato quotidiano, poi cura ed attenzione alle operazioni di taglio e lavorazione della materia prima impiegata. Ma non solo per il pesce: Hiko prepara home made le delicate salse della tradizione, individua le migliori qualità di riso, utilizza le migliori alghe per esaltare la freschezza del sushi. E, last but non least, ogni piatto viene preparato in maniera espressa.

A completare la cornice di una ristorazione d'eccellenza c'è la moglie Noriko Ikeda, che insegna presso l'Abc Cooking Studio; poi la figlia, che “fa la sua parte” dando il nome al locale (Miyabi, appunto); infine Ivan Donelli, amico e socio d'affari che di questa cornice e di questo stile in cucina ne ha subito colte le potenzialità.



Ora si rimane in attesa, aspettando il giudizio del pubblico milanese. Ma Chef Hiko non è preoccupato, anzi, si affida completamente al parere dei suoi ospiti, tanto che, non appena gli viene chiesto di trovare per il suo stile una definizione (asian, fusion, locale orientale etc...), lui convinto non risponde, saranno i clienti a dover comprendere la sua cucina e giudicarla di conseguenza.

Per informazioni: www.miyabimilano.it