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Il Bistrot di Forte dei Marmi Storia di famiglia tra tradizione e futuro

di Claudio Zeni
 
10 novembre 2018 | 11:30

Il Bistrot di Forte dei Marmi Storia di famiglia tra tradizione e futuro

di Claudio Zeni
10 novembre 2018 | 11:30
 

Una meritatissima stella Michelin splende nel cielo sopra il Bistrot, l’accogliente ristorante sul lungomare di Forte dei Marmi (Lu) alla cui guida vi è la famiglia Vaiani, icona della ristorazione in Versilia.

Nel 1971, infatti, Piero Vaiani entra a lavorare nel ristorante "Tre Stelle" a pochi a passi dal Forte Lorenese, la cui proposta culinaria è a base di piatti semplici della più schietta tradizione versiliese. Qui Piero conosce e sposa Nadia, la figlia dei proprietari del locale, dalla cui unione nascono i figli David e Marco.

(Il Bistrot di Forte dei Marmi Storia di famiglia tra tradizione e futuro)

La voglia di cambiare, di distinguersi e proporre una cucina di maggior livello, li porta a rilevare il "Bistrot", uno dei locali storici del Forte, come viene chiamata abitualmente la cittadina toscana. In breve tempo, grazie alla passione per la buona tavola, la sensibilità per le tradizioni unita ad una filosofia culinaria sempre più ricercata ed arte per l'accoglienza, il "Bistrot" diventa uno dei sancta sanctorum della ristorazione in terra di Versilia.

Il ristorante, alla cui guida vi è oggi il figlio maggiore David, si articola in tre ambienti principali: due sale divise da archi con soffitto a travi elegantemente arredate in stile coloniale ed un ampio e fresco dehor esterno. Nella sala interna più grande, dietro ad un bancone, due forni a legna che contribuiscono ad impreziosire i piatti di pesce e carne preparati nell’adiacente cucina a vista. 

Emanuela Vitale e Davide Venturini (Il Bistrot di Forte dei Marmi Storia di famiglia tra tradizione e futuro)
Emanuela Vitale e Davide Venturini

Al piano inferiore ci sono due tavoli e la possibilità di vedere attraverso la parete in vetro il caveau di pietra della cantina, dove è custodita una qualificata selezione di etichette nazionali ed internazionali curate personalmente dalla sommelier Ais Emanuela Vitale.

Protagonista del buon vivere a tavola è il giovane chef emergente Nicola Gronchi, con un diploma da ragioniere alle spalle prima di “perdere la testa” per la cucina. Esperienze a "La Parolina" a Trevinano, nelle Langhe a la  "Locanda del Pilone” e stage a fianco di celebri Maestri come Enrico Crippa ed Enrico Bartolini, anticipano l’arrivo al "Bistrot" di Nicola, chiamato pochi anni fa direttamente da David Vaiani.

Stefano Perta e Matteo Bonugli (Il Bistrot di Forte dei Marmi Storia di famiglia tra tradizione e futuro)
Stefano Perta e Matteo Bonugli

Ad influenzare i suoi piatti è stato, comunque, lo chef giapponese della "Locanda del Pilone", Masayulki Kondo.  «Mi ha insegnato a valorizzare al massimo la materia prima tralasciando il superfluo - sottolinea Nicola - per me la semplicità e la qualità dei prodotti sono le carte vincenti per conquistare il palato prima degli occhi».

Da provare il menu degustazione "Emozioni", un susseguirsi di deliziose proposte dove troviamo anche la "Ventresca alla vaccinara", piatto che quest'anno ha vinto il concorso "La Rotta del Vino e dell'Olio" al porto turistico Marina Cala de' Medici di Rosignano Marittimo.

Il team del "Bistrot", oltre a Nicola, è composto dal sous chef Luca Anedda, il pastry chef Andrea Pedroni, lo chef de rang Morello Allegri e il comis Pasquale Cagnazzo, mentre in sala operano il maître Stefano Perta insieme a Davide Venturini e Matteo Bonugli.

Una squadra super affiatata dove professionalità e cortesia accompagnano il cliente ad un'indimenticabile sosta culinaria.

Per informazioni: www.bistrotforte.it

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