Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 20 aprile 2024  | aggiornato alle 05:34 | 104705 articoli pubblicati

Casa Virginia Cucina, vini e accoglienza lodevoli

di Roberto Vitali
 
08 novembre 2018 | 13:01

Casa Virginia Cucina, vini e accoglienza lodevoli

di Roberto Vitali
08 novembre 2018 | 13:01
 

Provo difficoltà a scrivere di Casa Virginia e del patron Antonio Lecchi che con la sorella Patrizia e la moglie Floriana forma un trio d’eccellenza nell’accontentare i buongustai che amano il buono e il bello.

Sì, perché a Casa Virginia (il nome del ristorante, cantina, location per eventi è dedicato al ricordo di mamma Lecchi Curnis), sulle prime alture del Parco dei Colli, a pochissimi chilometri dal centro di Bergamo, siete catapultati in un ovattato mondo fatto di cose buone e belle. La mia difficoltà nasce solo dal fatto che per descrivere tutto quello che ho visto e assaporato ci vorrebbero pagine e pagine.

(Casa Virginia Cucina, vini e accoglienza lodevoli)

Riassumere quattro ore di visita e degustazioni non è facile, perché - se non lo conoscete, ve lo dico io - Antonio è un pozzo di scienza e non ha smesso un attimo di parlare, senza stancare, facendo esplodere tutto l’amore che ha sempre avuto per il mondo della ristorazione, dell’enologia e dell’estetica. Amore che si vede in ogni angolo della struttura, che ha cominciato a funzionare a fine ottobre, dopo che la famiglia Lecchi ha lasciato la gestione trentennale dello storico ristorante “Al Rustico-Villa Patrizia” di Sorisole per concentrarsi su questa polivalente Casa Virginia a Bruntino di Villa d’Almè (Bg).

Antonio Lecchi, classe 1962, bergamasco doc, si definisce “cuoco-contadino” ma è anche “enologo autodidatta”. Cuoco lo è da appena finita la terza media, quando - invece di andare in vacanza - entrò per la prima volta, come aiuto, nella cucina di un ristorante. Diplomato all’Alberghiero di San Pellegrino, l’esperienza più lunga è stata al Papillon di Torre Boldone (Bg) prima di arrivare al Rustico-Villa Patrizia di Sorisole (dal 1988 sino all’ottobre 2018).

Antonio Lecchi (Casa Virginia Cucina, vini e accoglienza lodevoli)
Antonio Lecchi

Nel frattempo, anno 2002, aveva adocchiato una vecchia cascina solitaria in una valletta, soleggiata da est a ovest, un palmo sopra la pianura (altezza tra i 303 e i 454 metri sul livello del mare), quel tanto che basta per avere sottosuolo e clima ideali per piantare filari di viti, la sua altra grande passione. Così fu, ma insieme alla cantina nacquero sale da ristorante, dehors, pergolati, terrazzi, parcheggi. Il tutto in perfetta armonia con il bucolico ambiente circostante.
Adesso devo stringere.

Ristorante. Funziona regolarmente, mezzogiorno e sera, chiuso il lunedì e martedì. La cucina è definita “tradizionale e innovativa al tempo stesso”. Il principio fondamentale è l’uso di materie prime le più genuine possibili e del territorio. Per questo Antonio (oltre a un orto tutto suo) ha fornitori di fiducia che lavorano carni suine e bovine, farine, formaggi e tutto il resto come vuole lui. Sulla tavola arrivano carni e salumi di alta classe, stagionati il giusto, dal gusto che accontenta un palato maniacale. Quanto ai piatti in menu, rimando al sito che parla molto chiaro e dà abbondanti garanzie di tradizione, di novità, di bontà, di giusto prezzo. Casa Virginia fa parte di “InGruppo”, che riunisce i migliori ristoranti della Bergamasca.

(Casa Virginia Cucina, vini e accoglienza lodevoli)

Vini. La notizia è che dalla vendemmia 2018 Tenuta Virginia raddoppia gli ettari di vigneto e quindi la produzione: da 10mila si passa a 20mila bottiglie, grazie alla entrata in produzione di due nuovi ettari di vigneto in Comune di Ambivere, altra zona collinare sulla cui sommità è il santuario della Madonna del Castello. Qui sono in produzione Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Grigio e Chardonnay, vitigni già presenti anche a Casa Virginia, dove però, a completare l’offerta, si aggiungono i pregiati Manzoni bianco 6013, lo Shiraz, il Cabernet Franc, vitigni che qui hanno trovato, nella Marna di Bruntino, un terreno ideale.

La sperimentazione di Antonio Lecchi ha permesso di ottenere dalla Regione Lombardia l’autorizzazione alla coltivazione di Shiraz in terra bergamasca a partire dalla vendemmia 2011. Oltre allo Shiraz in purezza, le etichette sono sei: tre vini bianchi (Chardonnay e Manzoni Bianco in purezza, oltre al blend Chardonnay-Pinot grigio), tre rossi da Merlot e Cabernet (comunemente “taglio bordolese” ma che Antonio chiama “da uve bituriche”, quelle piantate dai Romani e citate da Plinio il Vecchio). Ogni anno, in base alla qualità delle uve, si decide la durata dell’affinamento in botticelle, con la massima espressione (nelle migliori annate soltanto) nel “Violino”, una “essenza” dedicata a papà Lino. Per acquistare le pregiate bottiglie vi è una certa attesa-prenotazione e anche quando Antonio cede alle richieste raccomanda di non aprirle subito: più aspettano più il vino guadagnerà in emozioni.

(Casa Virginia Cucina, vini e accoglienza lodevoli)

Gli eventi. Di questo si occupa la signora Floriana, che pensa a tutto, un aiuto importante per giovani sposi come per attempate “nozze d’oro” o feste di ogni tipo. Ad ogni evento viene riservato l’intero complesso con tutte le ampie scelte di addobbi e di movimenti all’interno e all’esterno della vasta struttura.

Per informazioni: www.tenutacasavirginia.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali



Prugne della California
Schar

Mulino Caputo
Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni