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All’Antica Cascina San Zago la cucina segue il ritmo delle stagioni

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
08 marzo 2018 | 09:22

All’Antica Cascina San Zago la cucina segue il ritmo delle stagioni

di Gabriele Ancona
vicedirettore
08 marzo 2018 | 09:22
 

È un uomo che sa guardare lontano, pur rimanendo ancorato alla sua Lombardia, anzi, al suo lago. È “lacustre” Carlo Bresciani, nato quasi 60 anni fa a Gavardo, a due passi da Salò, sponda bresciana del Garda.

A Salò guida dal 2004 l’Antica Cascina San Zago, un convento del 1600 trasformato in luogo dell’accoglienza gastronomica. Affiancato in sala dalla moglie Beatrice e in cucina dal figlio Alberto (pasticcere), Bresciani è uno chef patron di navigata esperienza. «Ho frequentato la scuola alberghiera - racconta - per poi specializzarmi nelle cucine di alberghi di lusso, Villa d’Este compreso, dove nel 1989 ho ricoperto la carica di chef di partita».

Carlo Bresciani (All’Antica Cascina San Zago la cucina segue il ritmo delle stagioni)
Carlo Bresciani

Poi una decina di anni a Sirmione e la maturità conquistata sul campo per volare da solo. Nel vero senso della parola, perché Carlo Bresciani è stato in Giappone più di 20 volte per insegnare la cucina lombarda ai cuochi giapponesi. «Trasferte - sottolinea - che mi hanno anche permesso di frequentare corsi di cucina giapponese. A San Zago inserisco a rotazione in menu 7-8 ricette. Sushi e sashimi sono infatti due varianti fondamentali della mia linea gastronomica». Una cucina che Bresciani definisce - a ragione - contemporanea, con utilizzo del prodotto locale come l’olio extravergine di oliva varietà Casalina, il pesce o lo zafferano del Garda.

Un menu che si modifica in base al susseguirsi delle stagioni, ma con alcuni punti fermi. Come l’utilizzo dei prodotti della linea Cirio Alta Cucina. «Sono ingredienti che ritengo di gran lusso - fa notare Bresciani - e che mi agevolano nel completare piatti per me particolarmente importanti. Per fare alcuni esempi, la Passata, i Pelati e i Ciliegini donano valore aggiunto al risotto con crema di pomodoro, al baccalà con la pappa di pomodoro e al coregone, capperi e pomodoro».

(All’Antica Cascina San Zago la cucina segue il ritmo delle stagioni)
Cappellacci di ricotta di capra su passata di pomodoro Cirio e latte di capra

«Le referenze della gamma Cirio Alta Cucina - prosegue - si miscelano alla perfezione nell’elaborazione delle ricette: mantengono la loro spiccata identità senza sovrapporsi al sapore degli altri ingredienti. Praticità, disponibilità e sicurezza a livello igienico sono gli altri elementi che fanno la differenza». Non a caso, la Federazione italiana cuochi, di cui Carlo Bresciani è presidente vicario, annovera tra i suoi partner Cirio Alta Cucina.

Per informazioni: www.anticacascinasanzago.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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