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Cascina Lautier, sapori piemontesi tra storia, passione e innovazione

di Claudio Zeni
 
21 febbraio 2019 | 11:25

Cascina Lautier, sapori piemontesi tra storia, passione e innovazione

di Claudio Zeni
21 febbraio 2019 | 11:25
 

Nel variegato panorama dell’ospitalità piemontese vi è Cascina Lautier, ristorante ubicato in una cascina adiacente a una villa, su una collina che si affaccia sulla valle di Chieri.

Passata di mano tra nobili e possidenti chieresi nei secoli, questa villa, di cui si hanno tracce fin dal 1500, era a fine Ottocento di proprietà di una famiglia di impresari edili franco-piemontesi, i Lautier, fino ad arrivare all’attuale gestione e alla conseguente trasformazione in una piacevole meta gourmet.

(Cascina Lautier, sapori piemontesi tra storia, passione e innovazione)

Frutto di un’accurata ristrutturazione affidata a professionisti del settore, il ristorante Cascina Lautier si sviluppa su un’ampia sala con tavoli eleganti e punti luce perfetti, al cui interno sembra ancora di respirare la cortesia cavalleresca dei gentiluomini piemontesi, nobili sia per antica progenie che per le buone azioni compiute in difesa del prossimo. Alla grande sala del ristorante si affianca un dehors luogo ideale per cene all'aperto. La passione per la buona tavola, la sensibilità per le tradizioni e l'arte dell'accoglienza sono i must dello staff di Cascina Lautier, mentre l'energia positiva che l’intera struttura esprime nella sua interezza ispirano, giorno per giorno, il suo stile culinario e dell’ospitalità.

(Cascina Lautier, sapori piemontesi tra storia, passione e innovazione)

Ad accogliere i clienti ci sono sorridenti cameriere, mentre ai fornelli c’è Davide Cristaldi, giovane chef emergente nel panorama nazionale dotato di grande passione, dedizione e professionalità. «La tradizione culinaria italiana è per me un enorme bagaglio culturale che mi serve per elaborare ricette che possano soddisfare le esigenze del cliente - dice Davide - l’umiltà mi spinge a imparare dal nostro passato, mentre la passione per la cucina mi muove a cercare sempre nuove elaborazioni. In ogni caso, che un piatto sia classico o innovativo, è fondamentale la giusta scelta degli ingredienti. Scelta alla quale dedico molto tempo nella ricerca di alimenti tipici, genuini e di ottima qualità».

Non a caso ogni piatto in carta viene attentamente valutato e commentato da una ‘piccola commissione’ interna, la cui approvazione in ‘carta’ è frutto di una maggioranza dei membri della stessa commissione e non ‘blindata’ da uno dei proponenti.

La cucina, che può contare anche dei prodotti del proprio orto, traduce sempre nel linguaggio di questo splendido paesaggio piemontese anche nuove tentazioni, nuovi accostamenti alla riscoperta di sapori autentici, come si evince assaggiando il goloso Uovo cotto e ricotto, crema di patate e tartufo bianco d’Alba; il Raviolo al nero di seppia, gorgonzola, pere e topinambur; lo Gnocco di patate, ricciola, carciofi, vin cotto e Gran Piemunt o il Filetto di maialino, cavolo romanesco e cavolini di Bruxelles. Due i menu degustazione di 8 portate a 80 euro e di 12 portate a 110 euro. Delizie del convivio, all'insegna di tradizione ed innovazione.

A riprova di un’innegabile capacità imprenditoriale, sostenuta da una ferrea volontà e da tanto ardore, i titolari e tutto lo staff di Cascina Lautier volgono lo sguardo verso le nuove frontiere dell’ospitalità, considerata uno degli elementi trainanti per la ripresa economica del Paese.

Per informazioni: www.cascinalautier.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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