In attesa dell’apertura del suo secondo progetto milanese, Ritu Dalmia annuncia la partecipazione di Viviana Varese, una stella Michelin, nella squadra di Spica.
Non un concept ma una “questione di cuore”, attraverso i cibi selezionati dai luoghi del mondo più amati dalle due chef, una storia d’amore per il viaggio, la scoperta, la condivisione. Accanto al viaggio non mancheranno le origini di Ritu e Viviana, un cuore indiano e uno italiano, cucine che alimenteranno un menù in continuo cambiamento, risultato di nuovi viaggi e nuove scoperte culinarie. Racconta
Viviana Varese: «Amo i tacos, ne ho mangiati di eccellenti in Messico, mentre qui in Italia non sono mai all’altezza. Così ho trovato tre ragazzi messicani che in Umbria li realizzano lavorando il mais con la calce, il risultato è un sapore è fantastico».
Ritu Dalmia e Viviana Varese
Sarà uno dei piatti che si potranno gustare da Spica che sarà un giro del mondo gastronomico mediato dall'esperienza di Ritu Dalmia e da Viviana Varese che parteciperà attivamente alla formazione della squadra di cucina dove sarà sempre presente quando Ritu viaggerà per il suo mondo culinario. Un binomio che arricchirà il menu: spazio agli aromi unendo le origini di Ritu e Viviana, un cuore indiano e uno italiano.
Il progetto creato da Ritu Dalmia e Viviana Varese è in grado di coniugare l’arte della mixology a quella di una visione molto cosmopolita della gastronomia. Sarà un locale conviviale, moderno, divertente, dedicato alla condivisione; ai suoi tavoli si potrà compiere un vero viaggio culinario attraverso un atlante di sapori che rispecchierà in pieno lo spirito globale, internazionale e inclusivo della celebre chef indiana che, insieme alla creatività e alla profonda esperienza di Viviana Varese, darà vita ad una proposta gastronomica che si preannuncia imperdibile, unica nella sua formula per il mondo della ristorazione del nostro Paese.
Il grande spazio che sta sorgendo in via Melzo (probabilmente inaugurato verso metà giugno) sarà realizzato dallo studio di architettura Vudafieri-Saverino Partners e stupirà per il mix tra suggestioni indiane e richiami ai maestri del design meneghino del XX secolo.
Il locale sarà molto informale, conviviale, «colorato, divertente. Una commistioni di stili, di design: molto Albini e un po’ Sotsass», racconta l'architetto
Tiziano Vudafieri (noto come socio di Andrea Berton), che sta curando la ristrutturazione degli spazi, in una ex officina meccanica. L'area è la parte più a Sud-Est di via Melzo, meno caotica di quella verso Buenos Aires. Aspettiamo con ansia l’opening.