Tavolo che scegli, tovaglia che trovi. Anche se sarebbe meglio dire… “se la trovi”. La scelta, in un ristorante di Vicoforte (Cn), è del cliente che, al momento della prenotazione, può decidere se mangiare con o senza.
L’iniziativa è del ristorante Euthalia, che prova a lanciare una moda, quella di far scegliere ai suoi ospiti se pranzare o cenare con o senza tovaglia. D’altronde, ognuno ha i propri gusti e le proprie esigenze, che variano a seconda dell’età, dell’occasione o semplicemente dell’umore. E così il ristorante in questione dà la possibilità di una doppia scelta nei suoi sette tavoli: due angolari “romantici” con sedie in posizione laterale rigorosamente con tovaglia e con una rosa bianca stabilizzata come centrotavola, mentre i restanti cinque sono nude e senza tovaglia con il legno massiccio a vista.
La tovaglia è certo un simbolo di eleganza; ma se si dispone di un tavolo di pregio, in legno rustico o con uno stile molto moderno e di design, anche la scelta nude e minimalista sta trovando sempre più affermazione nelle tavole gourmet dei ristoranti italiani, non solo, come qualche anno a questa parte, dei bistrot.
«Solitamente le coppie giovani o gli appuntamenti di lavoro prediligono una tavola senza tovaglia, al contrario per i momenti romantici o per coppie mature una cena senza tovaglia è impensabile» racconta lo chef patron di Euthalia,
Gianmichele Galliano.
Certo, una domanda viene spontanea: chi sceglie di pasteggiare senza tovaglia (facendo risparmiare il ristoratore in lavatrici) avrà diritto almeno a uno sconto sul coperto?