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Su il sipario sul nuovo Eataly di Bari

di Michelangelo Romano
 
21 maggio 2019 | 11:03

Su il sipario sul nuovo Eataly di Bari

di Michelangelo Romano
21 maggio 2019 | 11:03
 

Francesco Farinetti, il giovane amministratore delegato di Eataly, figlio di Oscar, fondatore del Gruppo, ha presentato le novità e la nuova filosofia del negozio Eataly di Bari.

Per Eataly, dopo l'inaugurazione del 2013, si è trattato dunque di una seconda festosa partenza nella città di Bari, con alla base l'idea di proporre una ristorazione in cui il cliente diventi sempre "più protagonista" e di fornire un'offerta di prodotti alimentari marcatamente "più barese", portando, ogni giorno, sul mercato quanto di meglio offrono i nostri pescatori e agricoltori.

(Su il sipario sul nuovo Eataly di Bari)

Novità anche alla direzione del negozio, affidata a Davide Ucchino, che ha raccolto l'eredità di Michele Montemurro, passato a dirigere Eataly Monaco di Baviera, «con la speranza - ha detto - che Eataly Bari diventi un punto di riferimento e un orgoglio per tutti i baresi».

(Su il sipario sul nuovo Eataly di Bari)

Francesco Farinetti ha subito chiarito che si è voluto, inoltre, concentrare l’offerta gastronomica su un unico piano per rispondere all’esigenza di fare la spesa in modo più veloce ed efficace scegliendo tra prodotti che, più di prima, rappresentano i gusti esigenti dei baresi, essendo il buono e il tipico già stato attentamente selezionato a monte.
«Il valore del capitale gustativo - ha aggiunto per sottolineare come Eataly Bari resti un tassello importante nella storia e nello sviluppo del suo Gruppo e un avamposto delle eccellenze del Sud Italia - si esprime nella collezione di prodotti e quindi di produttori che la Puglia in modo straordinario continua a proporre attraverso Eataly Bari. Circa un migliaio di prodotti pugliesi sono stati selezionati anche per il circuito Eataly Italia e per quello di Eataly Mondo, composto in totale da 39 store. Lo store barese diventa quindi il fulcro di internazionalizzazione di persone, know how e prodotti pugliesi».

(Su il sipario sul nuovo Eataly di Bari)

Nei rinnovati e più accoglienti spazi, la nuova formula - ha spiegato ancora Farinetti - prevede prezzi più accessibili e offre ora due terrazze fronte mare vivibili tutto l’anno, con un nuovo ristorante dedicato al pesce e, per raccontare meglio anche la viticoltura pugliese, un'ampliata cantina con oltre 600 etichette nazionali ed estere e più di 100 etichette di rosati. Ovviamente trova sempre conferma la vocazione di Eataly di essere "il luogo" dove, vivendo esperienze gastronomiche gratificanti, è possibile nello stesso tempo fare la spesa e fare colazione, sostare per l’aperitivo, fermarsi a pranzo o a cena e seguire un corso di cucina.

Inoltre i prezzi di mercato e ristorazione sono oggi più pop: ad esempio, 2 € per un panzerotto fritto al momento, 4.50 € per la pizza Margherita Eataly (il cui lancio della nuova ricetta è previsto con un evento esclusivo di “giro pizza” fino ad esaurimento posti il 28 maggio), 12 € per il fritto di calamari e gamberi firmato "Gagang". Così si chiama sia la rinnovata pescheria che il ristorante di pesce - non è altro che Michele Carofiglio, proprietario di numerosi punti di vendita a Bari e dintorni e con lo pseudonimo di Gagang un nome molto noto ai baresi golosi di mare.
E dopo Torino, arrivano a Eataly Bari pure le cosiddette Cucine del Mercato, con la formula “dal banco alla tavola”: si fa la spesa di carne o di pesce (o altro) e poi, seduti al tavolo, si gusta il piatto che il cuoco ha preparato seduta stante utilizzando eventualmente, in abbinamento, altri prodotti da acquistare o che abbiamo già acquistato (pasta, salumi, formaggi, ortaggi). Viene dato spazio anche alla tradizione del “fornello” pugliese, che Eataly Bari vuole valorizzare nel rispetto della sicurezza e igiene alimentare.

Si ricorda, infine, che proprio a Eataly Bari (uno dei 39 store disseminati dal Gruppo nel mondo con la mission di valorizzare il cibo italiano di qualità) è nato il progetto Porta del Sud, che offre una comoda vetrina per decine di piccole e meritevoli aziende del Mezzogiorno e vede direttamente coinvolti alcuni produttori, i quali sono chiamati ad affiancare gli operatori di Eataly dietro i banchi del fresco e partecipano a un calendario di eventi a carattere divulgativo. Ad avvantaggiarsene in primis è proprio il territorio pugliese con un'importante presenza di prodotti artigianali locali, come focacce e pani tradizionali, ortaggi, cereali, legumi, salumi, formaggi e dolci tipici. E non poteva di certo sfuggirci, durante il gustoso giro fra i banchi in compagnia di Farinetti e Ucchino, la presenza dell'antica Pasticceria Casoli di Troia (Fg) con il suo dolce di punta: la soave e ineffabile Passionata "alle 3 ricotte".

In attesa di altre novità e proposte, auspichiamo - questa è una nostra finale considerazione - che, intorno a Eataly, anche la Fiera del Levante possa avere una intelligente ripartenza: aperta tutto l'anno come un luogo della Città sempre "abitato" dai baresi e frequentato dai turisti, perché il grande quartiere fieristico, indipendentemente dalle singole manifestazioni ospitate, potrebbe essere ripensato e riconvertito, diventando per Bari, una capitale del Sud, ciò che per Vienna è il Prater.

Foto di Rocco Lamparelli

Per informazioni: www.eataly.net

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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