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I vent’anni del Ristorante Osaka Quando Milano conobbe il ramen

di Emanuela T. Cavalca
 
28 maggio 2019 | 11:36

I vent’anni del Ristorante Osaka Quando Milano conobbe il ramen

di Emanuela T. Cavalca
28 maggio 2019 | 11:36
 

Una folla di persone ha festeggiato il 20° compleanno di Osaka: nel 1999 Naoko Aoki - che per l’occasione si è presentata in Kimono - ha inaugurato a Milano il primo ristorante giapponese di ramen.

Una vera imprenditrice, che non si era mai occupata di menu o di cucina, perché si era sempre occupata di moda, facendo la spola tra Tokio, Milano e Parigi. Allora a Milano la cucina orientale era lontana dalle abitudini, mentre oggi il panorama è diverso.

(I vent’anni del Ristorante Osaka Quando Milano conobbe il sushi)
Una veduta del ristorante

Termini come “sushi”, “sashimi” e “ramen” sono entrati a far parte del nostro mondo, mentre vent’anni fa non si conosceva nemmeno il sake. Non è stato semplice per lei entrare a far parte di un mondo tutto maschile, ma Naoko ci è riuscita. All’epoca era anche molto complicato reperire sul mercato italiano alcuni prodotti tipici giapponesi, ma grazie al sostegno da parte del proprietario del Ristorante Osaka di Parigi e di altri due locali di successo, Naoko ha raggiunto il successo.

Ha sempre puntato fin dall’inizio alla qualità delle materie prime e al servizio curato, in questo modo il ristorante Osaka ha raggiunto anno dopo anno la notorietà meritata. Parte del successo è dovuta alla presenza in cucina dello chef Ikeda, che da diciotto anni propone alla clientela la cucina giapponese. Il menu cambia due volte l’anno, perché è fondamentale legare le proposte alla stagionalità. Il ristorante Osaka ha contribuito alla diffusione della raffinata cultura giapponese, ma è anche socio cofondatore di Airg, Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi. Cosa c’è nel futuro di Naoko? Non desidera aprire altri locali, ma consolidare ciò che ha realizzato in vent’anni.

(I vent’anni del Ristorante Osaka Quando Milano conobbe il sushi)
Sashimi misto

La passione per la moda non l’ha mai abbandonata, tanto è vero che nel 2007 al numero 81 di corso Garibaldi ha aperto un negozio dove si mescolano oggettistica giapponese e abbigliamento italiano. L’ha chiamato “G81”, ampliando la sua offerta: per avvicinare la clientela alla cultura giapponese, propone corsi di Ikebana (composizione floreale), Origami e Kintsugi (antica arte di riparare oggetti di ceramica con polvere d’oro).

Per informazioni: www.milanoosaka.com

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