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Fiore, a Roma una “Spa alimentare”

di Sabino Cirulli
 
01 luglio 2019 | 12:11

Fiore, a Roma una “Spa alimentare”

di Sabino Cirulli
01 luglio 2019 | 12:11
 

Il ristorante, aperto da poco a due passi da via Veneto, prova a conciliare materie prime naturali, tecniche di preparazione ricercate, cucina italiana e suggestioni fusion.

Flexiteriana, ovvero la combinazione di flexible e vegetarian. Questa la filosofia che sottende Fiore, ristorante nel cuore di Roma, in quella che veniva definita a fine ottocento "passeggiata umbertina".

La terrazza del ristorante Fiore di Roma (Fiore, a Roma una Spa alimentare)
La terrazza del ristorante Fiore di Roma

Siamo nei pressi di via Veneto, per scoprire la nuova drink list ispirata alla Green & Spicy Mixology da gustare in una splendida terrazza dove, all'ombra di imponenti alberi ed eleganti palazzi nobiliari, trovare rifugio dalla opprimente calura estiva. «Con l'apertura di questo luogo - spiega il direttore Matteo Panzini - abbiamo voluto offrire alla clientela romana ed internazionale la possibilità di provare, in questa oasi di tranquillità, oltre ai classici della nostra cucina improntata ad uno stile nutrizionale sano ma non ossessivamente rigido, la nostra offerta di cocktail speciali caratterizzati da estratti ed essenze botaniche dell'orto. Rosmarino, timo, menta romana e spezie più esotiche per ricreare la suggestione di un fiore per ogni drink. È il modo migliore per accompagnare le nostre proposte culinarie che privilegiano certo verdura e frutta, con una attenzione per il crudismo, ma senza maniacalità assoluta. Nel menu infatti compaiono anche proteine animali seppure in quantità moderata. Fondamentali sono le tecniche di cottura, il vapore in primis, che riescono a donare leggerezza e freschezza ad ogni preparazione. Diciamo che nel nostro genere siamo gli unici in Italia e tra i pochissimi in Europa. Forse solo a Barcellona è possibile trovare un ristorante analogo. Da noi possono andare d’accordo carnivori e vegetariani senza alcun conflitto. Vogliamo porci come una sorta di “Spa alimentare” che coniuga materie prime naturali, tecniche di preparazione ricercate, cucina italiana e suggestioni fusion. Tra i nostri best seller che interpretano al meglio questo stile, un piatto che abbiamo messo in carta nel roof garden: la Tartare di Avocado con ravanelli, uvetta e crackers di mandorla».

Grande attenzione anche ai cocktail (Fiore, a Roma una Spa alimentare)
Grande attenzione anche ai cocktail

I nuovi signature drink sono creazioni esclusive di Nico Sacco e Luca Moroni. Come spiegano i due bar manager, «abbiamo studiato il panorama floreale per riproporlo nelle nostre creazioni privilegiando l'aspetto squisitamente cromatico. Punto di partenza l'eccellente qualità della materia prima con il diniego di sciroppi o preparazioni industriali. Tanto per dirne una, il ginger beer è fatto in casa con estrazione dallo zenzero. È davvero tutta un’altra cosa. Idem per gli infusi».

«La salubrità delle nostre portate - proseguono - si rispecchia anche nel bere. Nascono così Amaranto, l'unico fiore che non appassisce, combinazione virtuosa di bitter, vermouth rosso, rum count gay black barrel e note di cioccolato amaro, o il profumatissimo Non ti scordar di me, vodka all'aroma di vetiver, nota principe della profumeria artistica, alga spirulina blu, sale di persia ed essenza di bergamotto, o Fior di Loto, un Margarita sui generis con sakè di yuzu, pepe e sali affumicati, ispirato al fiore simbolo dell'immortalità. Perfetto per l'estate, l’Ibisco, dedicato al fiore che dura una sola giornata con pisco peruviano al sentore di rosa canina, hibiscus, limone di Sorrento e gocce di albume pastorizzato. Per chi ama il secco da non perdere il Narciso, botanist gin, vermut extra dry alle nostre erbe e olio extravergine di oliva. Tra quelli a cui sono più affezionato, Dea Flora, Er gin, Mastiha Root, Succo di Lime, Rosmarino, Passion Fruit, Polvere di Matcha e albume d'uovo pastorizzato».

Nella drink list anche una selezione di cocktails a bassa gradazione alcolica, i mocktails, tra cui Orchidea con uno shrub all'arancio rosso di Sicilia e un aroma intenso di zenzero, Red Flower con frutti rossi, succo di lime, menta e latte di cocco, Hawaiian Mule, giunger bere artigianale con Falernum.

Il Fiore Spritz, tra le specialità della casa (Fiore, a Roma una Spa alimentare)
Il Fiore Spritz, tra le specialità della casa

«Tra le prossime novità - spiega Panzini - puntiamo sui cocktail alla spina. Alcune nostre creazioni potranno essere riprodotte ovunque, in maniera omogenea e con la stessa qualità, indipendentemente dall'esecutore. Anche senza essere dei barman di alto livello si potranno servire cocktail in modo ineccepibile, nel gusto e nella qualità. Per ora la nostra attenzione è puntata sul Garden Fizz, un gin che utilizza le botaniche presenti nel nostro giardino ed il Fiore Spritz, un blend di aperitivi italiani, prosecco di Valdobbiadene e acqua minerale. In un futuro non lontano magari potranno essere presenti in ristoranti o alberghi della Capitale».

Per esaltare i sapori e i colori dei drink non mancano piatti studiati ad hoc. Finger food e non solo. Oltre alla già citata Tartare di avocado, Spaghetti di zucchine con pesto di pistacchi, sindachino, basilico e datterini, Ravioli di riso al vapore ripieni di pollo speziato all'orientale, riso basmati, asparagi e bieta, Mozzarelline in carrozza con n'duja e cornflakes o degli originali sfilacci di pollo croccante al panko con paprika e sesamo serviti con maionese allo zenzero e salsa di peperoni. A Roma, nei cocktail e nella cucina, una proposta salutista ma (per fortuna) non estremista.

Per informazioni: www.fiore.roma.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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