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“Pesciolino” Sottomarino nel cuore di Roma

di Mariella Morosi
 
25 luglio 2019 | 14:56

“Pesciolino” Sottomarino nel cuore di Roma

di Mariella Morosi
25 luglio 2019 | 14:56
 

Al di là della porta del ristorante c'è il mare nelle sfumature del blu e dell'oro, nei pesci disegnati sulle pareti e nei profumi dei piatti che escono dalle mani dello chef Fabio Pecelli.

Il soffitto ad arco e lo spazio in lunghezza, con 34 coperti, dà l'impressione di essere in un sottomarino. Il legame con il mare è alla base del concept gastronomico virtuale e reale in cui il patron de locale, Dario Asara, ha messo al centro la stagionalità e la freschezza del pescato mediterraneo. “Pesciolino” non è solo ristorante ma anche fish bar, con un bancone di mixology dove si può dare appuntamento agli amici per l’aperitivo, con un food pairing tra cocktail e sfizi di pesce, dalle ostriche alle più familiari alici fritte. Il locale è stato pensato come una piccola oasi della cucina marinara, ma con tutto il rispetto che impone l'idea di pesca sostenibile e stagionale, rispettosa dell'ecosistema marino.

Una sala del Pesciolino (Pesciolino Sottomarino nel cuore di Roma)
Una sala del Pesciolino

«Siamo abituati a trovare in ogni periodo dell’anno qualsiasi prodotto - racconta Asara - non rendendoci più conto di come le stagioni siano invece la sorgente di vita di vegetali, ortaggi, frutta e pesce. Il gusto arriva dal sole, dalla terra, dalla pioggia e per tutto c'è un momento in cui esprime il meglio di sé. Seguire la stagionalità del pesce significa rispettarne i tempi di riproduzione, per non doverci trovare, un giorno, in un mondo con un mare senza vita».

Questa scelta etica applicata anche negli altri suoi locali romani, i due “Ginger Sapori e Salute” è stata pienamente condivisa da Fabio Pecelli, già chef di Pastificio San Lorenzo e di Caffè Propaganda, che sa come interpretare al meglio il pescato di filiera certa e sostenibile. «Qui - ha detto - abbiamo voluto ricreare il ristorante di pesce della nostra memoria ma rendendolo contemporaneo, divertente e a volte inaspettato. I miei piatti sono sempre riconoscibili ma sanno portare lontano chi li assaggia. E danno dipendenza: chi potrà resistere troppo a lungo lontano dal mio Spaghetto aio, ojo e pescato o dalla mia Seppia alla Luciana?».

Dario Asara e Fabio Pecelli (Pesciolino Sottomarino nel cuore di Roma)
Dario Asara e Fabio Pecelli

Qui si può fare una puntata al “mare” anche per una breve sosta, magari per un cocktail e uno snack con le chips di alici e salsa alioi, oppure con un crudo. La cucina diventa slow per il pranzo e per la cena, anche se con proposte differenti. Dalle 12.30 alle 15.30 la carta prevede l’Impepata di cozze e le insalate come la Misticanza di tonno e quella di gamberi. Tra i primi, da provare le Linguine “ajo, ojo mare nostrum”, con alici affumicate, polvere di olive, capperi e peperone crusco e “L’Intruso”, mezzi paccheri con pecorino romano Dop e pepe nero.

Si prosegue con la “Milanese di tonno”, con tataki rosso o bianco fritto dorato con panatura, erbette e maionese alla lattuga di mare e il “Filetto di baccalà alla puttanesca”, con salsa di pomodoro, olive, aglio e origano. Tra i dolci c'è l’irresistibile “Ovomisù” un tiramisù in un guscio di meringa. Elemento tecnico di spicco è il forno alimentato con brace di legna, dove è possibile cuocere pesce e verdure proprio come un barbecue, donando aromi particolari al prodotto con erbe, alghe e spezie.

L’aperitivo e la cena vengono proposti dalle 18.30 alle 24 con “Aspettando l’alta marea”, piccoli sfizi come il Cartoccetto di calamaretti fritti e guacamole, la Bruschetta di sgombro sashimi alla puttanesca o le Ostriche con mela, sedano e zenzero. Tra gli antipasti, il Cannolo di mare ripieno di baccalà mantecato, zucchine alla scapece ed erbe spontanee, le Seppie alla Luciana con salsa di pomodoro, cipolla, olive, capperi e patate e, unico piatto non mediterraneo, il Ceviche con petali di ricciola marinati, cipolla, pomodoro e avocado.Tra i primi da provare Bottoni con burrata e impepata di cozze e le Linguine di kamut bio all’astice con pomodoro e dragoncello. A seguire, Porchetta di tonno rosso affumicato con crema di pinoli ed erbe spontanee e il filetto di pescato del giorno al cartoccio.

Uno dei cocktail serviti nel locale (Pesciolino Sottomarino nel cuore di Roma)
Uno dei cocktail serviti nel locale

Conclusione golosa con il Lollypop, lecca-lecca di yogurt greco con glassa di cioccolato e cocco oppure con il Finto Yogurt, con camomilla, limone, cereali tostati e frutti rossi. «La mia - dice ancora lo chef - è una cucina di pancia che vuole emozionare con i sapori ma anche stupire con la presentazione dei piatti. Mi baso sulle radici della mia conoscenza culinaria, sulle ricette tradizionali e sui miei ricordi». La carta dei vini ha interessanti referenze soprattutto di bianchi e bollicine. Alcune etichette sono di produzione della famiglia Asara e provengono dalla cantina Le Masciare: le Docg Fiano di Avellino e Greco di Tufo, poi Taurasi e Aglianico. Non mancano vini regionali naturali e biologici. Scelta anche di cocktails, a cura della barlady Marta Nafra, tra classici e signature che spesso compone sui desideri del cliente al momento. Si va ad esempio da un semplice whisky sour, accompagnandolo con delle ostriche, alla rivisitazione del Moscow Mule (ribattezzato Pesciolino Mule), aggiungendo una polvere di lattuga di mare. O ancora lo Czarine, grande classico dimenticato ma che ben si abbina con alcuni dessert. Curato il servizio e ottimo il rapporto qualità prezzo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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