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Terra, tradizione e amore nella cucina di Luigi Incrocci

di Claudio Zeni
 
12 agosto 2019 | 09:10

Terra, tradizione e amore nella cucina di Luigi Incrocci

di Claudio Zeni
12 agosto 2019 | 09:10
 

È lui, mugellano doc, il nuovo chef de Il Giardino, il ristorante del boutique Sina Villa Medici di Firenze, Autograph Collection Hotels.

Luigi Incrocci vanta esperienze acquisite in un lungo e prestigioso viaggio iniziato con maestri come Roger Vergé e Gualtiero Marchesi e consolidato alla guida di alcune fra le più importanti cucine italiane.

Fabio Chieca, Federico Fametti e Luigi Incrocci (Terra, tradizione e amore nella cucina di Luigi Incrocci)
Fabio Chieca, Federico Fametti e Luigi Incrocci

«Il mio obiettivo è quello di stupire con semplicità - esordisce Luigi - da buon toscano amo la genuinità vera, quella che corrisponde alla qualità, al rispetto degli alimenti, alla stagionalità. Nel mio lavoro spesso punto alla rielaborazione di ricette tradizionali, ponendomi l’obiettivo di esaltarne i sapori e le peculiarità nascoste. Sicuramente, da toscano sanguigno, non disdegno giocare con gli abbinamenti, ma sempre nel rispetto della qualità».

Nonostante la globalizzazione per Luigi Incrocci è fondamentale non perdere di vista tre punti fermi della sua cucina, racchiusi in queste tre  parole: tradizione, territorio, amore.

I tortelli di patate del Mugello con ragù di cortile olive nere e noci (Terra, tradizione e amore nella cucina di Luigi Incrocci)
I tortelli di patate del Mugello con ragù di cortile olive nere e noci

«La tradizione è il punto di partenza della mia proposta culinaria. Non a caso nel menu de Il Giardino proponiamo i Tortelli di patate del Mugello con ragù di cortile olive nere e noci, un piatto che ha fatto la storia culinaria mugellana, tra l'altro molto apprezzato dalla nostra clientela. Tradizione si unisce a territorio come si evince anche da altre proposte nella nostra carta, a partire dal Galletto ruspante al mattone marinato al finocchietto o dall'immancabile Bistecca Giglio Fiorentino al carbone, ovviamente minimo 1 kg. È scontato che, senza amore per la cucina, la tradizione e il territorio non verrebbero davvero esaltati nelle mie ricette. Senza amore, come nella vita, non esiste cucina».

Il sigaro che ricorda il tiramisù (Terra, tradizione e amore nella cucina di Luigi Incrocci)
Il sigaro che ricorda il tiramisù

Una cucina, quella di Luigi, che non si limita a parlare della sua terra toscana, ma volge lo sguardo verso altre deliziose proposte, a cominciare dal Baccalà sfogliato, patate all’olio e pomodoro confit o dal Risotto carnaroli aglio e olio, tartare di gamberoni, frutto della passione.

Ad affiancare Luigi Incrocci al Sina Hotel Villa Medici una giovane brigata con l’emergente pastry chef Fabio Chieca e i suoi indimenticabili Noce di cocco in giardino e Il sigaro che ricorda il tiramisù, mentre i sala coordina il dinamico e competente sommelier Federico Fametti.

Per informazioni: www.sinahotels.com/it/h/sina-villa-medici-firenze

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